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Quando alternare il paracetamolo e l’ibuprofene nei bambini

Quando alternare il paracetamolo e l’ibuprofene nei bambini

Quando un bambino si ammala e ha bisogno di abbassare la febbre o alleviare il dolore, il pediatra può consigliare ai genitori di utilizzare il paracetamolo o l’ibuprofene per alleviare i sintomi. Questi due farmaci sono i più raccomandati per il trattamento del dolore o della febbre nei bambini. Talvolta, alcuni pediatri consigliano di alternarli per potenziarne l’effetto.

Per approfondimenti:

Il Paracetamolo:

Il paracetamolo è un farmaco con proprietà antipiretiche e antidolorifiche. Viene utilizzato non solo per il trattamento della febbre, ma anche per il dolore, come ad esempio:

  • Mal di testa
  • Mal di denti
  • Mal d’orecchie
  • Mal di gola
  • Dolori da traumi muscolari
  • Dolori post-chirurgici

Dosaggio:

È disponibile in diverse formulazioni, tra cui sciroppo, compresse, bustine orosolubili, supposte e gocce. Per i bambini più piccoli (0-7 kg), si consigliano le gocce da assumere per via orale, mentre dai 7 kg in su si può somministrare il paracetamolo sotto forma di sciroppo. Per i bambini più grandi, solitamente dai 20 kg in su, si può scegliere tra bustine orosolubili e compresse.

Le supposte, invece, dovrebbero essere utilizzate solo quando la somministrazione orale non è consigliata, ad esempio in caso di vomito. Ciò è dovuto al fatto che gli svantaggi delle supposte superano i vantaggi.

Somministrazione:

Gli antipiretici per abbassare la temperatura corporea del bambino, come il paracetamolo, dovrebbero essere utilizzati solo quando il bambino ne ha veramente bisogno. Se non presenta altri sintomi e tollera la febbre senza problemi, non è necessario somministrare alcun farmaco. Inoltre, se i sintomi non migliorano entro 3 giorni dall’uso del paracetamolo, è consigliabile consultare un pediatra.

È consigliabile contattare un medico se si verificano i seguenti effetti collaterali dopo l’assunzione:

  • Arrossamento della pelle
  • Difficoltà respiratorie
  • Orticaria
  • Gonfiore del viso, lingua, labbra, mani e piedi
  • Colorazione giallastra della pelle

L’ibuprofene:

L’ibuprofene, invece, fa parte della categoria dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) e, a differenza del paracetamolo, ha anche un’azione antinfiammatoria, viene utilizzato per la febbre e per il trattamento del dolore.

Può essere utilizzato anche in caso di:

  • Mal di testa
  • Mal d’orecchie
  • Mal di gola
  • Dolori da traumi
  • Malattie infiammatorie croniche

Dosaggio:

Anche l’ibuprofene è un farmaco da banco, disponibile con diversi nomi commerciali e in diverse formulazioni, tra cui sciroppo, compresse, capsule masticabili e supposte. Il dosaggio dipende sempre dal peso corporeo del bambino, infatti, può essere utilizzato nei bambini a partire dai 3 mesi di età o in bambini con un peso superiore ai 5 kg.

In generale, l’effetto dell’ibuprofene dura più a lungo rispetto al paracetamolo, ma l’intervallo di tempo tra una somministrazione e l’altra è più ampio. È necessario aspettare 8 ore prima di somministrare una nuova dose di farmaco al bambino.

Somministrazione:

In caso di febbre senza altri sintomi, è meglio non somministrare farmaci al bambino e aspettare che segua il suo decorso naturale. L’ibuprofene, come tutti i FANS, può causare lesioni alla mucosa gastrointestinale, quindi è meglio assumerlo a stomaco pieno. In caso di sovraddosaggio o uso prolungato nel tempo, può causare:

  • Vomito
  • Diarrea
  • Tossicità renale
  • Crampi addominali
  • Emorragie gastrointestinali

Se il bambino sta assumendo altri farmaci, prima di somministrare l’ibuprofene (o il paracetamolo), è consigliabile leggere il foglietto illustrativo per verificare se ci sono controindicazioni. Se i sintomi non migliorano entro 3 giorni di utilizzo, si consiglia di consultare il pediatra.

Benefici dell’alternanza tra paracetamolo e ibuprofene:

L’alternanza per abbassare i sintomi della febbre, come indicato dalla letteratura scientifica, non porta alcun beneficio, anzi potrebbe causare solo più danni, ma la situazione è leggermente diversa quando si tratta di trattare il dolore. In questo caso, è possibile alternare i due farmaci, ma è importante tenere presente che il paracetamolo deve essere sempre la prima scelta per il dolore. Solo se il dolore persiste, il pediatra può valutare l’uso dell’ibuprofene. In ogni caso, è fondamentale prestare attenzione alle dosi e agli intervalli di somministrazione, assicurandosi che il bambino rimanga adeguatamente idratato per evitare il rischio di effetti tossici, seguendo le indicazioni del medico si potrà valutare l’associazione dei due principi attivi escludendo i potenziali effetti avversi:

  • Insufficienza renale acuta
  • Sanguinamento gastrointestinale
  • Danni epatici
  • Rischio di sovradosaggio di uno dei due farmaci