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Guida e alcol endogeno: il caso dell’uomo assolto grazie alla sua produzione corporea

Guida e alcol endogeno: il caso dell’uomo assolto grazie alla sua produzione corporea

In Belgio un uomo ha recentemente vinto un caso giudiziario insolito: è stato assolto dall’accusa di guida in stato di ebbrezza perché affetto da una condizione medica estremamente rara nota come sindrome dell’autobrewery (ABS), o sindrome della fermentazione intestinale. Questa sindrome, che coinvolge la produzione di alcol all’interno del corpo, è stata confermata da tre medici indipendenti che hanno esaminato il caso. L’avvocato difensore, Anse Ghesquiere, ha sottolineato che, sebbene possa sembrare una coincidenza sfortunata che il suo cliente lavori in una fabbrica di birra, la condizione medica è stata chiaramente identificata come causa dell’alcol nel suo sistema, liberandolo dall’accusa di guida in stato di ebbrezza.

La decisione del Tribunale

Il tribunale di Bruges ha emesso una sentenza sorprendente, assolvendo un uomo belga dall’accusa di guida in stato di ebbrezza. La decisione si basava sul fatto che l’imputato, il cui nome è rimasto anonimo, non presentava sintomi evidenti di ebbrezza. Nonostante la sua occupazione in una fabbrica di birra, tre medici indipendenti hanno confermato che soffriva di sindrome dell’autobrewery (ABS). Una condizione rara che porta il corpo a produrre alcol internamente.

Secondo Lisa Florin, biologa clinica presso l’ospedale belga AZ Sint-Lucas, le persone affette da ABS producono lo stesso tipo di alcol presente nelle bevande alcoliche, ma spesso ne avvertono meno gli effetti.

Quando il corpo diventa una fabbrica di alcol: la sindrome dell’autobrewery

La sindrome dell’autobrewery (ABS) è una condizione rara che non si manifesta sin dalla nascita ma può svilupparsi in individui che già soffrono di disturbi intestinali. I sintomi ricorrenti includono mal di stomaco, vertigini, bocca secca, postumi dell’ubriachezza, disorientamento e altri disturbi gastrointestinali. Questi effetti possono influire negativamente sulla salute mentale e sulla produttività lavorativa, causando depressione, ansia e affaticamento cronico. La difficoltà nel riconoscere la condizione può ostacolare il trattamento adeguato e rendere complesso il quotidiano.

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