Il melanoma è diventato sempre più diffuso, ma la buona notizia è che le conseguenze fatali stanno diminuendo. Questo successo non è solo dovuto ai progressi nella medicina, ma anche al cambiamento di abitudini delle persone. L’autoesame dei nei a casa e la protezione solare sotto il sole sono diventati pratiche comuni, contribuendo a individuare precocemente eventuali segni di melanoma e a prevenirne lo sviluppo. Tuttavia, i dermatologi avvertono che c’è ancora molto lavoro da fare, e sottolineano l’importanza delle campagne di sensibilizzazione per educare il pubblico sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce del melanoma.
Nonostante sia uno dei tumori cutanei più temibili, grazie alle campagne di sensibilizzazione sull’autoscreening dei nei, si è assistito a un cambiamento significativo nella prognosi. Secondo i dati dell’Istituto Superiore della Sanità, l’80% dei tumori della pelle ha una prognosi favorevole cinque anni dopo la diagnosi. Questo progresso è stato possibile grazie alla diagnosi precoce, che consente di intervenire tempestivamente per bloccare la diffusione e l’aggressività della malattia.
Il Prof. Giuseppe Argenziano, esperto in dermatologia presso l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” e presidente di SIDeMaST (Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse), sottolinea l’importanza cruciale di queste iniziative preventive. Nonostante l’incidenza del melanoma sia in aumento, la diminuzione della mortalità è un segno tangibile dei benefici derivati dalla consapevolezza e dalla vigilanza sulle lesioni cutanee.
Argenziano sottolinea che, nonostante l’80% di sopravvivenza sia incoraggiante, il 20% di mortalità rimane una percentuale significativa, che richiede ulteriori sforzi per essere ridotta. L’individuazione precoce di un neo sospetto, che abbia cambiato forma o aspetto, può fare la differenza tra la vita e la morte. Pertanto, incoraggiare un atteggiamento proattivo verso l’autoscreening dei nei e l’adozione di pratiche di protezione solare rappresenta un passo cruciale nella lotta contro il melanoma e altri tumori cutanei.
Individuare il melanoma con la regola ABCDE
A: Asimmetria nella forma: Un neo benigno tende ad essere simmetrico, mentre un neo sospetto può mostrare una forma irregolare o asimmetrica.
B: Bordi irregolari e indistinti: I bordi di un neo melanocitico benigno sono generalmente regolari e ben definiti, mentre quelli di un neo sospetto possono essere irregolari, frastagliati o sfumati.
C: Colore variabile: I nei benigni solitamente hanno un colore uniforme, mentre un neo sospetto può presentare variazioni di colore all’interno dello stesso neo, con sfumature diverse o aree più scure.
D: Dimensioni in aumento: Se un neo inizia a crescere in larghezza o in spessore, potrebbe essere motivo di preoccupazione. Anche i melanomi con dimensioni relativamente piccole devono essere presi in considerazione.
E: Evoluzione del neo: Qualsiasi cambiamento nel neo, come l’aumento di dimensioni, la modifica di forma o colore, deve essere monitorato attentamente. Un’evoluzione rapida del neo è un segno di allarme.
Ricordando la sigla ABCDE, è possibile effettuare un autoesame dei nei per individuare eventuali segni di melanoma sospetto e consultare un dermatologo per una valutazione più approfondita in caso di dubbio o cambiamenti.
Le dimensioni dei nei: indicatore cruciale per l’autoesame
Il metodo ABCDE è un valido strumento per individuare un neo sospetto, ma l’attenzione alle dimensioni del neo è fondamentale. Secondo il prof. Argenziano, se un neo cresce di dimensioni nel giro di pochi mesi, è essenziale consultare tempestivamente un dermatologo. Mentre la maggior parte dei nei che compaiono durante la vita sono di piccole dimensioni e tendono a smettere di crescere, il melanoma continua a espandersi costantemente. Tuttavia, alcune eccezioni riguardano i nei congeniti, che possono essere grandi fin dalla nascita ma solitamente sono benigni. È importante consultare un medico per ricevere conferma sulla natura benigna di questi nei sin dall’infanzia.
Il colore: un indizio chiave
Oltre alla grandezza, il colore è un elemento determinante nel valutare la natura di un neo. Secondo il prof. Argenziano, mentre i nei benigni sono generalmente di colore uniforme, come nero o marrone, il melanoma tende a essere multicolore. Questo significa che può presentare una combinazione di tonalità marroni e nere, oltre a zone più biancastre che prima non erano presenti. È pertanto cruciale monitorare attentamente i propri nei per riconoscere eventuali variazioni di colore, segno di un potenziale neo sospetto.
Inoltre, è importante osservare se il neo, originariamente piatto, diventa sollevato o se mostra segni di ulcerazione, come sanguinamento o comparsa di sintomi come prurito, bruciore o fastidi. Prestare attenzione a queste variazioni può essere determinante nel rilevare precocemente eventuali segnali di allarme associati a un possibile melanoma cutaneo.
Dov’è importante prestare attenzione
Il melanoma può manifestarsi in diverse parti del corpo, incluso il tronco, le spalle, la schiena, le gambe, ma anche sulla pancia, le cosce, le braccia e il volto. Secondo il prof. Argenziano, le sedi più frequenti sono quelle esposte alle scottature solari, come il tronco e le spalle. Tuttavia, è essenziale tenere presente che il melanoma può formarsi ovunque, persino sulle mucose orali e genitali.
Quanto spesso bisogna effettuare i controlli? «Due volte all’anno è una buona frequenza», consiglia il dermatologo. Anche se il melanoma non è noto per progredire rapidamente, è essenziale monitorare regolarmente i nei per rilevare eventuali cambiamenti. Tuttavia, Argenziano sottolinea l’importanza di non prendere l’autoesame alla leggera, ma di effettuarlo con regolarità e senza ansia eccessiva.
L’Impatto della protezione solare
Le campagne di sensibilizzazione sull’importanza del controllo dei nei e sull’uso quotidiano della protezione solare hanno avuto un impatto significativo sulle abitudini delle persone. Secondo il prof. Argenziano, i filtri SPF sono essenziali per proteggere la pelle dai danni causati dai raggi solari e per prevenire l’evoluzione dei nei, riducendo così il rischio di sviluppare il cancro della pelle.
Tuttavia, nonostante l’aumento della consapevolezza sull’importanza della protezione solare, un sondaggio condotto da Heliocare ha rivelato che solo il 55% degli italiani utilizza sempre la crema solare, e solo il 18% riapplica la protezione ogni due ore come raccomandato. Giovani e anziani tendono a sottovalutare i rischi associati all’esposizione al sole e ad utilizzare meno la crema solare rispetto alle persone di mezza età.
La diagnosi precoce del melanoma è cruciale, motivo per cui è fondamentale continuare ad educare il pubblico sull’importanza della protezione solare e del controllo regolare dei nei per prevenire questa malattia devastante.
“Cerca il tuo neo 2024”: il tour nazionale delle visite gratuite dei nei
Per promuovere la consapevolezza sui rischi legati alla mancata prevenzione del melanoma, Heliocare di Cantabria Labs Difa Cooper presenta la seconda edizione del tour nazionale di visite gratuite dei nei, denominato “Cerca il tuo neo 2024”.
A partire dal 28 aprile 2024, una clinica dermatologica mobile partirà per un viaggio attraverso l’intera Italia, offrendo screening gratuiti della pelle utilizzando la dermatoscopia.
Il progetto, realizzato in collaborazione con SIDeMaST (Società Italiana di Dermatologia), toccherà 18 città in 21 giorni, con l’obiettivo di effettuare oltre 1.500 visite.
Per maggiori informazioni, è possibile contattare il numero verde 800901757, attivo dalle 10:00 alle 18:00, sette giorni su sette, a partire dal 21 aprile (prenotazioni soggette a disponibilità limitata), oppure visitare il sito www.cantabrialabsdifacooper.it/heliocare.
LEGGI ANCHE:
La crema solare: un alleato indispensabile per una protezione solare efficace