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Valutazione periodica e finale nella scuola primaria: giudizi descrittivi e criteri di valutazione

Valutazione periodica e finale nella scuola primaria: giudizi descrittivi e criteri di valutazione

La valutazione degli alunni alle elementari ha subito un’importante trasformazione, passando dai tradizionali voti a una metodologia più orientata verso giudizi descrittivi.

Tale innovazione mira a fornire una visione più completa delle abilità degli studenti, andando oltre il semplice risultato numerico. Nei seguenti paragrafi, esploreremo i criteri di valutazione e la formulazione dei giudizi nella scuola primaria, focalizzandoci su quattro dimensioni chiave.

Criteri di valutazione: autonomia nell’apprendimento

Uno dei parametri principali è l’autonomia nell’apprendimento, che misura il grado in cui gli studenti sono in grado di raggiungere gli obiettivi senza un intervento diretto degli insegnanti. Questa dimensione valutativa è fondamentale per comprendere la capacità di apprendimento autodiretto degli alunni, evidenziando il loro percorso individuale verso il conseguimento degli obiettivi.

Tipologia di situazione: nota e non nota

La valutazione si articola anche sulla tipologia di situazione, distinguendo tra situazioni note e non note. Nelle situazioni note, gli studenti affrontano argomenti e esercizi già presentati dagli insegnanti, mentre nelle situazioni non note si confrontano con attività completamente nuove.

Questo criterio valutativo mette in luce la capacità degli alunni di applicare le loro conoscenze in contesti sia familiari che inesplorati.

Risorse utilizzate nell’apprendimento

Un altro aspetto cruciale è rappresentato dalle risorse utilizzate durante il processo di apprendimento. Questa dimensione analitica esamina se gli studenti dipendono principalmente dalle risorse fornite dagli insegnanti o se sono in grado di reperire autonomamente strumenti e informazioni per facilitare il loro apprendimento. Questo criterio promuove la consapevolezza della capacità degli alunni di gestire le proprie risorse educative.

Continuità nell’apprendimento

La continuità nell’apprendimento è un parametro che misura la capacità degli alunni di mantenere una costante progressione nel loro percorso educativo. Questo aspetto valutativo considera la coerenza degli sforzi degli studenti nel tempo, evidenziando la loro dedizione e impegno nell’apprendimento continuo.

Tempistiche delle pagelle

Le pagelle, ormai svincolate dai tradizionali voti, vengono stilate alla fine di ciascun quadrimestre, contribuendo a fornire una valutazione più dettagliata e accurata. Il primo quadrimestre si estende da settembre a gennaio, mentre il secondo va da febbraio a giugno. Le date di rilascio possono variare da istituto a istituto, ma in generale, la pagella del primo trimestre è disponibile verso la metà di febbraio, mentre quella del secondo è pubblicata alla fine dell’anno scolastico.

Quindi si può dire che la valutazione nella scuola primaria si evolve verso un approccio più descrittivo e completo, incentrato su criteri che vanno oltre il semplice risultato numerico.

 L’analisi dell’autonomia nell’apprendimento, della gestione delle diverse situazioni, delle risorse utilizzate e della continuità nell’apprendimento fornisce una visione più approfondita delle competenze degli studenti. Questo nuovo approccio mira a promuovere una valutazione più equa e adatta a cogliere la complessità del percorso educativo dei bambini.

Cura dell’aspetto psicologico: un imperativo per insegnanti e genitori

La valutazione scolastica, sebbene essenziale per monitorare il progresso degli studenti, deve essere accompagnata da una consapevole attenzione all’aspetto psicologico dei bambini. Insegnanti e genitori svolgono un ruolo cruciale nel plasmare la percezione che gli studenti hanno di sé stessi in relazione ai voti. Il rischio di una percezione di svalutazione può influire negativamente sulla fiducia e sull’autostima dei bambini. Pertanto, è imperativo che gli insegnanti formino un ambiente in cui il valore di ogni studente sia riconosciuto indipendentemente dai risultati numerici. Similmente, i genitori devono incoraggiare un dialogo aperto con i propri figli, focalizzandosi sulle sfide e sui successi, anziché esclusivamente sui voti. Curare l’aspetto psicologico contribuisce a sviluppare una mentalità positiva nei confronti dell’apprendimento, promuovendo una crescita armoniosa e sana durante il percorso educativo.

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