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Quando si sviluppa la vista nei neonati

Quando si sviluppa la vista nei neonati

Nei neonati, la vista è ancora in fase di sviluppo e risulta molto approssimativa rispetto all’udito. Sebbene il neonato riesca a vedere, la sua capacità visiva è limitata e indistinta. Può percepire i cambiamenti di luce, ma non è in grado di mettere a fuoco gli oggetti o le persone a meno che non siano molto vicini. È comune osservare che il suo sguardo sembri perdersi nel vuoto e i suoi occhi, incapaci di concentrarsi su qualcosa, tendano a incrociarsi, fenomeno noto come “strabismo“.

Nonostante queste limitazioni, il neonato è in grado di cogliere i contorni del viso di chi lo tiene in braccio e riconosce il seno materno che gli fornisce nutrimento.

Qual è lo sviluppo della vista nei bambini?

Con il passare dei giorni, l’efficienza dell’apparato visivo del bambino migliora progressivamente, permettendogli di vedere con maggior chiarezza, precisione e a distanze maggiori. Osserva oggetti in movimento, gli occhi della mamma e altri dettagli. Tuttavia, è importante distinguere tra il semplice “vedere” e la capacità di “interpretare ciò che si vede“.

Parallelamente al miglioramento della vista, si sviluppano anche i circuiti cerebrali che consentono al bambino di attribuire un significato a ciò che osserva. Piano piano impara a riconoscere la figura materna o paterna, ad associare gli sguardi e i sorrisi ai sentimenti di affetto e sicurezza. Inizialmente, il sorriso del bambino è una reazione istintiva legata al benessere fisico, ma col tempo diventa volontario e diventa il suo modo di comunicare gioia e felicità in risposta alle espressioni affettuose dei genitori.

Sebbene tutti i sensi siano importanti per il legame del bambino con il mondo circostante, la vista, nonostante le sue limitazioni iniziali, svolge un ruolo cruciale nello sviluppo e nell’apprendimento del neonato.

Quali sono le prime esperienze visive del bambino durante i primi mesi di vita?

Durante i primi mesi di vita, i progressi nella funzione visiva del bambino sono graduale ma costanti. Inizialmente, il bambino percepisce principalmente volumi grandi e contrasti intensi, come ad esempio i contrasti tra luci e ombre. Tuttavia, con il passare del tempo, diventa sempre più abile nel distinguere i dettagli degli oggetti e delle persone.

Con il tempo, il bambino inizia a distinguere le sfumature di colore, il che gli permette di identificare e differenziare meglio i volti e gli oggetti. Inoltre, l’abilità nel percepire le distanze e le dimensioni degli oggetti migliora progressivamente.

Verso i tre mesi di età, il bambino è in grado di seguire il movimento di un oggetto o di un volto senza dover girare la testa.

Verso i 4 mesi di età, grazie ai miglioramenti nella vista e al maggior controllo dei movimenti, il bambino diventa sempre più abile nel raggiungere e afferrare giocattoli come sonaglini o oggetti della giostrina, che prima cercava con gesti incerti.

I progressi visivi proseguono e, intorno ai 6 mesi, grazie alla maturazione della vista e alla capacità di distinguere i colori, il bambino è in grado di mettere a fuoco particolari e oggetti sempre più piccoli. Questo gli consente di manipolarli ed esplorarli con maggiore precisione, grazie alla crescente coordinazione tra la vista e i movimenti delle mani.

Verso gli 8-9 mesi, il processo di maturazione della vista del bambino è quasi completo. Ora è in grado di riconoscere oggetti e persone anche a distanza e persino quando non ci sono realmente presenti. Tuttavia, in questa fase siamo oltre la mera percezione visiva. Il bambino entra nella fase del “vedo non vedo”. In altre parole, anche se non riesce a vedere l’oggetto fisicamente presente, il bambino ha già sviluppato una consapevolezza dell’esistenza di ciò che osserva.

Quali segnali possono indicare che il bambino ha problemi di vista?

Nei paragrafi precedenti abbiamo esaminato le tappe medie dello sviluppo della vista, tuttavia è importante tenere presente che i tempi di sviluppo possono variare da un bambino all’altro.

Già nei primi giorni di vita, il pediatra ospedaliero e successivamente il pediatra di famiglia eseguono una serie di controlli sul neonato, che includono la ricerca del riflesso rosso. Questo test è fondamentale per individuare precocemente rare anomalie congenite come la cataratta congenita e il retinoblastoma.

Durante i bilanci di salute del primo anno di vita, il pediatra ripeterà il test del riflesso rosso e altri controlli come lo Stereotest e il Test dell’Acuità Visiva che verranno eseguiti per individuare eventuali difetti visivi.

Tuttavia, il ruolo dei genitori è cruciale nell’identificare segnali che potrebbero indicare problemi nella vista del bambino e segnalarli al pediatra. Vediamo quali sono i segni di allarme ai quali prestare attenzione.

In qualunque età

  • Il bambino mostra segni di strabismo o occhio pigro?
  • Uno o entrambi gli occhi sembrano non seguire la direzione corretta?
  • Le pupille si muovono in modo anomalo o non riescono a rimanere ferme?
  • Si nota una pupilla bianca o un piccolo punto all’interno dell’occhio che non scompare quando il bambino sbatte le palpebre?
  • Gli occhi del bambino lacrimano frequentemente?
  • Il bambino sembra essere sensibile alla luce?

Durante il primo mese

  • Il bambino inizia a fissare il volto della mamma durante la poppata?

Verso i 3-4 mesi

  • Il bambino è in grado di seguire con gli occhi un viso o un oggetto in movimento?

Verso l’anno

  • Vi sembra che il bambino abbia una buona vista?
  • Si muove con sicurezza, sale e scende le scale senza problemi?
  • Avvicina gli oggetti molto vicino al viso?
  • Ha tic oculari?
  • Tiene la testa inclinata da un lato?

Verso i 4 anni

  • Ha sovente dei mal di testa?
  • Distingue nettamente i colori?

Verso i 6 anni

  • Riesce a vedere bene alla lavagna?
  • Riesce a vedere bene da lontano?

Promuovere lo sviluppo della vista del bambino

Oltre a monitorare attentamente il suo sviluppo, ecco come possiamo favorire lo sviluppo della vista del bambino e, di conseguenza, il suo sviluppo generale:

  • Alimentazione equilibrata: Assicuratevi che la mamma, durante la gravidanza e l’allattamento, e il bambino ricevano un’alimentazione bilanciata, ricca di frutta, verdura e pesce. Questi alimenti sono ricchi di antiossidanti, vitamine C ed E, zinco, acidi grassi omega-3 e luteina, tutti nutrienti essenziali per la salute degli occhi.
  • Contatto visivo: Guardate il bambino negli occhi mentre gli parlate, lo prendete in braccio, lo cambiate o gli fate il bagnetto. Questo aiuterà a promuovere una connessione emotiva e una comunicazione efficace attraverso lo sguardo.
  • Ambiente colorato: Decorate la camera del bambino con oggetti, quadri e colori allegri e vari, che offrono netti contrasti. Questo stimolerà la sua percezione visiva e la sua curiosità.
  • Giocattoli a portata di mano: Disponete giocattoli colorati e oggetti entro la distanza di messa a fuoco del bambino, che nei primi mesi è molto breve (circa 20-30 cm). Successivamente, posizionateli comunque entro il suo campo visivo.
  • Posizione prona: Durante il giorno, sotto la vostra supervisione, mettete il bambino a pancia in giù. Questo incoraggerà lo sviluppo della coordinazione occhio-mano e il sollevamento del capo.
  • Parlare e muoversi: Parlate al bambino mentre vi muovete per la stanza, incoraggiandolo a seguire i vostri movimenti con gli occhi. Questo stimola l’attenzione visiva e la percezione dello spazio.
  • Gioco interattivo: A partire dai 7-8 mesi, giocate con lui mostrandogli un oggetto colorato e mettendolo fuori dalla sua portata. Questo lo motiverà a muoversi e ad esplorare l’ambiente circostante.
  • Giocattoli interattivi: Regalategli giocattoli colorati e interattivi, che incoraggiano la manipolazione e l’esplorazione, stimolando così lo sviluppo della vista e delle capacità motorie.

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