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Autostima e bambini: l’importanza dell’esplorazione.

Autostima e bambini: l’importanza dell’esplorazione.

AUTOSTIMA COME PROCESSO

L’autostima si potrebbe definire come valutazione positiva di se stessi e delle proprie capacità, fiducia espressa nelle proprie emozioni e sensazioni. Insomma, un valore positivo autopercepito. Alla base di una buona autostima vi è la convinzione di potersi fidare di se stessi. Come afferma l’APA, una componente fondamentale per stare bene psicologicamente, avere buone relazioni sociali e per il raggiungimento dei propri obiettivi.

Lo sviluppo dell’autostima è un processo dinamico che si evolve per tutto il corso della vita ed è fortemente determinato dall’interazione della persona con l’ambiente esterno. Nello specifico, per il bambino lo sviluppo di una buona autostima è influenzato dalle sue relazioni primarie, ovvero dalle prime relazioni con i genitori e/o con le figure importanti della propria infanzia. Pertanto, esperienze positive nei primi anni di vita possono favorire lo sviluppo di un’autostima funzionale ed efficace.

AUTOSTIMA E ESPLORAZIONE

Ad esempio, l’esplorazione è fondamentale per la crescita del bambino e lo stimola verso uno sviluppo sano. Attraverso la guida che riceve dal suo caregiver può imparare a conoscere sia se stesso sia il mondo esterno, sviluppando quindi fiducia nel suo istinto esplorativo ed evitando di produrre ansia eccessiva verso l’ambiente esterno considerandolo estremamente pericoloso.

Un modo per far sì che questo avvenga è guidare il bambino verso ciò che può fare e/o toccare, evitando di evidenziare soltanto le cose che il bambino “non” deve fare perché questo atteggiamento lo limiterebbe nella sua conoscenza del mondo esterno. Soffermarsi soltanto su ciò che non si può fare potrebbe indurre il bambino a sviluppare il pensiero che tutto ciò che fa è sbagliato e che quindi non può fidarsi di se stesso e del suo istinto. Pertanto, è fondamentale che i genitori riescano a cogliere le mille opportunità che l’ambiente offre per pilotare i bambini a fare esperienze esplorative positive, per cogliere gli stimoli che potrebbero essere gradevoli, piuttosto che rilevare solo i pericoli.

Affinché le indicazioni del genitore siano efficaci è importante che la guida sia data sia verbalmente, quindi attraverso indicazioni chiare e specifiche, ma anche di tipo comportamentale. Di fatti, i bambini imparano tramite schemi di comportamento che apprendono per imitazione; pertanto, se il caregiver attuerà una serie di “codici di comportamento” adatti alle varie situazioni e magari ne spiegherà anche i motivi, il bambino imparerà a fare lo stesso. Con l’esperienza il bambino imparerà a distinguere attività, luoghi o cose più o meno pericolose e, una volta appreso il modello genitoriale, sarà capace di ripetere uno schema comportamentale “sicuro” da solo, soprattutto nei contesti a lui familiari e senza una continua ripetizione di avvertimento.

L’IPERPROTETTIVITÀ GENITORIALE

Tuttavia, è normale pensare che un genitore potrebbe essere travolto o quantomeno apprensivo rispetto alle ipotetiche insidie che l’ambiente circostante potrebbe nascondere e che quindi a volte si lasci sopraffare dalle paure che l’esplorazione, se non rigidamente controllata, possa recare dei danni fisici al bambino. Essere protettivi è un normale aspetto genitoriale; tuttavia, l’iperprotettività potrebbe avere un effetto negativo instillando ansia nel bambino, a volte del tutto ingiustificata, verso il mondo esterno.

Pertanto, è molto importante che i genitori lavorino proprio su questo aspetto, cercando di costruire e mantenere un proprio equilibrio emotivo in relazione alle paure e preoccupazioni rivolte ai propri figli in modo tale da consentire loro di fare adeguate esplorazioni dell’ambiente circostante evitando di alimentare in loro paure ed insicurezze inutili e controproducenti.

I genitori hanno un grande privilegio e responsabilità nelle proprie mani, una parte importante della vita del proprio figlio che non riguarda soltanto la crescita fisica del proprio figlio, ma soprattutto quella emozionale. Il genitore, ogni volta che si guarderà intorno, avvertirà sempre possibili pericoli in cui il proprio figlio potrebbe incorrere, ecco perché il genitore dovrebbe cercare di cambiare il modo di vedere le cose, l’ambiente circostante, per poter osservare le tante opportunità esplorative piuttosto che i rischi e pericoli: questo consentirà al genitore anche di esprimersi in maniera appropriata così da aiutare a coltivare autostima e sicurezza nel bambino e verso le proprie capacità.

LO SVILUPPO DI UNA BUONA AUTOSTIMA

In conclusione, l’esplorazione può essere considerata un aspetto fondamentale per una crescita sana e fa parte dell’istinto del bambino. Il modo migliore sarebbe dunque quello di guidare primariamente i bambini verso esperienze esplorative sensoriali positive, affinché possano svilupparsi pienamente e possano vedere l’ambiente esterno come un’opportunità in relazione alla propria crescita e non come un pericolo, questo contribuirà a porre le basi per una buona autostima.

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