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Come la convivenza con cani e gatti rallenta il declino cognitivo negli anziani: uno studio dell’università del Maryland

Come la convivenza con cani e gatti rallenta il declino cognitivo negli anziani: uno studio dell’università del Maryland

Un recente studio condotto dall’Università del Maryland e pubblicato sulla rivista Scientific Reports ha rivelato che la compagnia di cani e gatti può influenzare positivamente il declino cognitivo nelle persone anziane. Questo studio ha suscitato interesse poiché ha evidenziato che la convivenza con un animale domestico può contribuire a rallentare il deterioramento delle capacità cognitive, specialmente tra coloro che sono soliti portare a spasso i cani.

I benefici della convivenza con animali domestici

Secondo i dati raccolti su 637 partecipanti di età compresa tra 51 e 101 anni, l’analisi ha dimostrato che il declino cognitivo è meno pronunciato tra coloro che convivono con cani o gatti rispetto a chi non ha animali domestici. In particolare, il gruppo che porta regolarmente a spasso i cani ha registrato i maggiori benefici sulla salute cognitiva.

Il ruolo del movimento e dell’interazione sociale

Portare a spasso il cane è emerso come un fattore chiave nell’ottenere vantaggi cognitivi. Questa attività non solo favorisce l’attività fisica, ma può anche contribuire all’interazione sociale e al senso di benessere psicologico, tutti elementi importanti nel mantenimento delle funzioni cognitive.

Effetti positivi su diversi aspetti della funzione cognitiva

L’analisi dei dati ha rivelato che la convivenza con animali domestici, in particolare con cani, è associata a un rallentamento del declino cognitivo in diverse aree, tra cui memoria, funzione esecutiva, funzione linguistica, velocità psicomotoria e velocità di elaborazione. Questi risultati suggeriscono che l’interazione con gli animali domestici può avere un impatto positivo su una vasta gamma di funzioni cognitive.

Possibili meccanismi di beneficio

Gli effetti positivi della convivenza con animali domestici potrebbero essere attribuiti a diversi fattori. Uno di questi potrebbe essere il supporto sociale fornito dagli animali stessi, che può ridurre lo stress e migliorare il benessere generale. Inoltre, l’aumento dell’attività fisica derivante dalla necessità di portare a spasso il cane potrebbe contribuire ai benefici cognitivi osservati.

Implicazioni per le politiche di assistenza e la progettazione degli ambienti

Questi risultati suggeriscono che l’inclusione degli animali domestici nei piani di assistenza e la progettazione di ambienti favorevoli agli animali domestici potrebbero essere strategie utili per supportare la salute cognitiva degli anziani. Ciò potrebbe includere la promozione di passeggiate con i cani e lo sviluppo di programmi che incoraggiano la convivenza con animali domestici nelle comunità di anziani.

In sintesi, lo studio dell’Università del Maryland ha evidenziato che la convivenza con cani e gatti può contribuire a rallentare il declino cognitivo negli anziani. Questi risultati sottolineano l’importanza dell’interazione umana-animale e suggeriscono possibili approcci per migliorare la qualità della vita e la salute cognitiva nelle popolazioni anziane.

Inoltre come vedremo tra poco l’affetto degli animali può fare la differenza anche con le persone depresse.

Il ruolo della Pet Therapy nel trattamento della depressione

La ricerca sul legame tra la convivenza con animali domestici e il benessere mentale suggerisce che la pet therapy potrebbe essere un’opzione efficace per le persone depresse. Numerosi studi hanno evidenziato che l’interazione con gli animali può ridurre i sintomi della depressione e migliorare l’umore complessivo. La presenza di un animale domestico può fornire sostegno emotivo, ridurre l’isolamento sociale e promuovere la sensazione di calma e conforto.

Questi benefici possono essere particolarmente significativi per coloro che lottano con disturbi dell’umore, offrendo loro una fonte di compagnia amorevole e non giudicante.

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