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Sedentarietà e demenza: il rischio nascosto nel nostro stile di vita

Sedentarietà e demenza: il rischio nascosto nel nostro stile di vita

Siamo spesso consapevoli dei rischi associati alla sedentarietà, come diabete, obesità e malattie cardiovascolari, ma uno studio recente pubblicato su Jama ha aggiunto un nuovo elemento preoccupante: il legame tra il tempo trascorso seduti e il rischio di sviluppare la demenza.

Nonostante l’attività fisica possa essere una componente importante della salute generale, sembra che non sia sufficiente per proteggere il nostro cervello dalla minaccia della sedentarietà.

Lo studio coinvolse quasi 50.000 persone di età pari o superiore ai 60 anni e monitorò attentamente il loro comportamento sedentario utilizzando sofisticati dispositivi di tracciamento dell’attività.

Risultati dello studio

I risultati sono stati sorprendenti. Coloro che trascorrevano più di 10 ore al giorno seduti avevano un rischio significativamente più elevato di sviluppare la demenza nei successivi sette anni. Addirittura, il rischio aumentava del 63% per coloro che passavano almeno 12 ore al giorno seduti.

Ciò che rende ancora più allarmante questo studio è che persino coloro che facevano regolarmente attività fisica non sembravano essere al riparo dal rischio. Anche se facevano esercizio, se rimanevano seduti per lunghe ore durante il resto della giornata, il loro rischio di demenza aumentava in modo significativo.

I ricercatori non possono stabilire una relazione causale diretta tra la sedentarietà e il declino cognitivo, ma hanno proposto alcune ipotesi interessanti. Hanno suggerito che stare seduti per lunghi periodi potrebbe influenzare negativamente il flusso sanguigno cerebrale, riducendo l’apporto di ossigeno e nutrienti al cervello.

Inoltre, la sedentarietà prolungata favorisce comportamenti dannosi per la salute, come cattive abitudini alimentari e spuntini poco salutari.

Questi risultati pongono una nuova enfasi sull’importanza di muoversi regolarmente durante la giornata, anche se si è fisicamente attivi. Praticare uno sport in modo strutturato è fondamentale, ma non può compensare il tempo trascorso inattivi.

È essenziale cercare modi per spezzare la routine sedentaria. Ciò può includere l’uso delle scale invece dell’ascensore, camminare mentre si parla al telefono, fare riunioni in piedi e trovare opportunità per alzarsi dalla sedia durante il giorno lavorativo

In definitiva per ridurre il rischio di demenza, è essenziale spezzare la routine sedentaria.

Ecco alcune attività che possono essere svolte in contro la sedentarietà

Per i giovani:

  • Giocare all’aperto: i bambini dovrebbero essere incoraggiati a giocare all’aperto, praticando sport come calcio, basket o ciclismo. Queste attività non solo promuovono la salute fisica, ma anche l’interazione sociale e lo sviluppo delle competenze motorie, rendendole ideali per i giovani.
  • Attività a scuola: le scuole possono introdurre pause attive, consentendo agli studenti di muoversi durante il giorno. Queste pause possono includere brevi esercizi di stretching o attività leggere, come ballare o fare ginnastica, per mantenerli attivi durante le lezioni.

Per gli adulti:

  • Camminare: una passeggiata veloce durante la pausa pranzo o dopo cena può fare la differenza. Camminare è un’attività a basso impatto adatta a tutte le età, ed è un ottimo modo per mantenere l’attività fisica nella vita quotidiana.
  • Esercizi di forza: l’allenamento di forza può essere svolto con pesi leggeri o elastici, anche a casa. Questo tipo di allenamento aiuta a mantenere la massa muscolare, migliorare la forza e sostenere la salute delle ossa, fondamentali per gli adulti che desiderano mantenersi attivi e in forma.

Per gli anziani:

  • Yoga e Tai Chi: queste pratiche favoriscono il rafforzamento muscolare e la flessibilità. Il yoga è particolarmente adatto agli anziani, poiché include posizioni e movimenti che possono essere adattati alle capacità individuali, migliorando l’equilibrio e la mobilità.
  • Passeggiate all’aria aperta: gli anziani possono trarre beneficio da piacevoli passeggiate nel quartiere o nei parchi. Camminare all’aria aperta non solo contribuisce all’attività fisica, ma offre anche una connessione con la natura e l’opportunità di socializzare con gli altri, migliorando così la salute mentale.

Importanza pause attive

Inoltre le pause attive, soprattutto sul luogo di lavoro, possono essere particolarmente benefiche. Si raccomanda una pausa attiva di 10 minuti ogni ora di lavoro continuativo o pause più brevi ogni mezz’ora.

Questo può includere esercizi di forza o movimenti ergonomici per ridurre la sedentarietà.

In sintesi, la sedentarietà rappresenta una minaccia per la salute del cervello, indipendentemente dall’attività fisica. Stare seduti per lunghi periodi può aumentare significativamente il rischio di demenza, anche per coloro che fanno esercizio.

Pertanto, è fondamentale impegnarsi a muoversi più spesso durante il giorno e adottare uno stile di vita attivo per preservare la salute del cervello e il benessere generale.

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