GUARDA I NOSTRI CORSI GRATUITI >>> ISCRIVITI SENZA IMPEGNO

Promuovere il work engagement per prevenire il burnout: fattori individuali e organizzativi

Promuovere il work engagement per prevenire il burnout: fattori individuali e organizzativi

L’epidemia di burnout tra i professionisti è stata oggetto di numerose ricerche, con l’obiettivo di comprendere le cause sottostanti e identificare strategie di prevenzione. Christina Maslach, psichiatra e psicologa sociale, è stata la pioniera nel definire il “Burnout Syndrome” nei lavoratori del settore socio-sanitario, identificando tre aspetti chiave: l’esaurimento emotivo, la depersonalizzazione e la ridotta realizzazione personale.

Fattori individuali e personalità

La psicologia del lavoro ha analizzato i fattori individuali che contribuiscono al burnout, tra cui i tratti di personalità. Gli individui con una personalità di tipo A, caratterizzata da uno stile di vita attivo e competitivo, sembrano essere più vulnerabili allo stress lavorativo. La percezione del controllo sugli eventi della vita gioca un ruolo significativo, con chi ha una visione esterna tendenzialmente più incline a ritirarsi di fronte allo stress.

Orientamenti professionali

L’orientamento verso la professione può influenzare il livello di stress. Chi enfatizza l’autonomia e le decisioni individuali (orientamento professionale) può reagire diversamente rispetto a chi pone l’accento sull’efficienza e la sottomissione all’autorità organizzativa (orientamento burocratico). Lo stress è spesso più elevato in coloro che combinano alti valori di entrambi gli orientamenti.

Esperienza precedente

L’esperienza lavorativa passata gioca un ruolo cruciale nella gestione dello stress attuale e futuro. Coloro che hanno acquisito esperienza tendono a sviluppare strategie migliori per affrontare le sfide, riducendo la probabilità di burnout.

Fattori organizzativi

La dissonanza tra risorse e richieste all’interno di un’organizzazione è fondamentale per comprendere il burnout. Quando le richieste superano le risorse disponibili, si crea uno squilibrio che può portare al burnout. La distribuzione del potere all’interno dell’organizzazione, con decisioni autonome, collettive o gerarchiche, influisce sullo sforzo del lavoratore nel raggiungere il successo psicologico.

Dal burnout al work engagement

Recentemente, l’attenzione si è spostata verso il benessere individuale, introducendo il concetto di work engagement come controparte del burnout. Il work engagement è caratterizzato da vigore, dedizione e assorbimento nel lavoro. A differenza del burnout, il work engagement rappresenta uno stato mentale positivo e persistente.

Strategie per favorire il work engagement

La promozione del work engagement richiede una rivisitazione delle dinamiche lavorative. Coinvolgere attivamente i lavoratori è cruciale, offrendo loro scelte autonome, riconoscendo i loro contributi e incoraggiandoli a prendere iniziative. La motivazione autonoma, intrinseca, si rivela più efficace nel mantenere uno stato mentale positivo.

Interventi collettivi per la prevenzione

Le strategie di intervento dovrebbero focalizzarsi sul gruppo piuttosto che sull’individuo, poiché il benessere collettivo è la base per il benessere individuale. Un clima lavorativo positivo promuove la motivazione e la produttività, beneficiando sia il singolo lavoratore che l’organizzazione nel suo complesso.

La prevenzione del burnout attraverso la promozione del work engagement richiede una comprensione approfondita dei fattori individuali e organizzativi. La creazione di ambienti di lavoro che favoriscono l’autonomia e il coinvolgimento attivo dei lavoratori emerge come una strategia chiave per garantire la salute mentale e la produttività a lungo termine.

Rivolgersi allo psicologo: una risorsa fondamentale per affrontare stress e ansia lavorativa

In situazioni di eccessivo stress e ansia legate al lavoro, rivolgersi a uno psicologo può essere una risorsa fondamentale. Lo psicologo, esperto nel comprendere le dinamiche psicologiche, può fornire sostegno personalizzato per affrontare il burnout e l’ansia professionale. Attraverso consulenze specializzate, si possono identificare strategie di coping, migliorare la gestione dello stress e promuovere il benessere mentale.

Accettare l’aiuto di uno psicologo non solo contribuisce al recupero individuale ma sottolinea l’importanza di prendersi cura della propria salute mentale, creando un ambiente lavorativo più consapevole e sostenibile.

Leggi anche:

Il disagio lavorativo e il burnout: impatti sulla salute mentale oltre gli uffici

Burnout: come riconoscerlo e superarlo