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Processo chimico dell’innamoramento: quando l’amore diventa tossico

Processo chimico dell’innamoramento: quando l’amore diventa tossico

Può sembrare che riducendo i nostri sentimenti al processo chimico dell’innamoramento si perda tutta la magia, ma la chimica dell’amore coinvolge un universo di reazioni elettriche e impulsi nervosi capaci di farci provare le emozioni più forti.

Cos’è l’innamoramento da un punto di vista chimico?

Tutta questa tempesta di sentimenti ha origine in una “cotta” chimica.

Quando ci innamoriamo, il nostro corpo inizia a rilasciare composti chimici in quantità industriali. Questi possono farci provare una scarica di energia, eccitazione e felicità o, al contrario, la caduta più assoluta e dolorosa. Queste risposte, infatti, sono molto simili a quelle prodotte da cocaina, oppiacei e disturbi ossessivo-compulsivi.


Per approfondire: CORSO ONLINE: Donne che amano troppo – La dipendenza affettiva e le relazioni tossiche

La chimica di una relazione tossica

Il meccanismo di rinforzo in una relazione tossica è quello della dipendenza fisiologica/chimica ad alcune sostanze. Ad esempio, all’inizio della relazione, quando tutto apparentemente va bene, vengono rilasciate grandissime quantità di dopamina, feniletilamina e ossitocina. Queste sostanze sono neurotrasmettitori, associati nel cervello al sistema di ricompensa, che creano legame e, talvolta, dipendenza affettiva.

Invece, quando avviene la separazione e bruscamente si interrompe la quantità dei neurotrasmettitori precedentemente citati, allora si rilasciano fortissime quantità di oppiacei endogeni che compensano la mancanza della ossitocina e dopamina e aiutano a sollevare un po’ il dolore.

Come accennato precedentemente, questi neurotrasmettitori sono associati a potenti sistemi di ricompensa ed è per questo che ci fanno sentire così bene. Il problema nasce se la relazione finisce, l’altra persona inizia ad allontanarsi o se le nostre aspettative non vengono soddisfatte.

In quel momento i livelli dei composti chimici dell’innamoramento possono precipitare, lasciandoci in uno stato molto profondo di frustrazione, angoscia e tristezza. Può anche succedere che tu ami ancora il tuo partner ma che tu senta che “non è più la stessa cosa“. E quando lo tsunami chimico scende, molte volte viene interpretato come una perdita d’amore.

In realtà, ciò che accade è che i recettori neurali si sono abituati allo schiacciamento chimico.


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Innamoramento o amore?

Ma bisogna saper distinguere tra innamoramento e amore. Mentre il prima non è né più né meno che una serie di reazioni chimiche, in amore entrano in gioco più fattori, come credenze e valori orientati all’impegno e alla stabilità nella coppia.

Piaccia o no, la chimica dell’amore domina gran parte delle nostre azioni. Ma anche se una persona ci fa esplodere tutto questo cocktail di sostanze chimiche, abbiamo ancora un certo controllo su di esso.

È importante esserne consapevoli e rompere con la convinzione che non si possa fare nulla quando ci si innamora. Molte relazioni tossiche vanno avanti perché “sono innamorati” ma possiamo sempre intervenire. Dopotutto, siamo esseri razionali e possiamo usare la ragione per scegliere ciò che è meglio per noi. Conoscere i segnali neuro-chimici, per quanto confusi, ci aiuta a gestire le nostre emozioni.


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