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Nuovi aumenti in arrivo: bollette e carburante

Nuovi aumenti in arrivo: bollette e carburante

All’inizio dell’anno si è concluso lo sconto sulle accise. Successivamente, abbiamo assistito ad aumenti nei prezzi dei carburanti, con incrementi che, a partire dall’inizio di agosto, stanno continuando anche verso la fine del mese. Adesso, si stanno prospettando anche aumenti nelle bollette energetiche, con previsioni di un incremento del 7-10% per la luce (a partire da ottobre, secondo Nomisma) e del 2% circa per il gas (già a partire da settembre). Questo scenario di aumento dei costi energetici arriva proprio mentre gran parte delle merci in Italia è trasportata su strada. A luglio, l’indice dei prezzi al consumo è rimasto quasi stabile, segnando un aumento del 10,4%, non seguendo la tendenza generale al ribasso dell’inflazione, che è scesa al 5,9%. In particolare, i prodotti alimentari e le bevande analcoliche hanno registrato l’aumento maggiore, con un aumento del 10,7%. Questa spirale di aumento dei prezzi sembra non avere intenzione di arrestarsi.

La prospettiva sui carburanti

Guardando all’andamento dal 2022, secondo le medie settimanali del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, la benzina in modalità self-service, considerando sia le strade ordinarie che le autostrade, ha registrato un aumento del 18,5% dalla fine dello scorso anno. Un litro di benzina super costa ora oltre 30 centesimi in più, equivalente a 15 euro e 18 centesimi per un pieno di 50 litri. Questo corrisponde a un aumento annuale di 346 euro per una famiglia che fa due pieni da 50 litri al mese. Per quanto riguarda il gasolio, anche qui in modalità self-service, l’aumento rispetto al 31 dicembre 2022 è stato di quasi 14 centesimi, pari all’8,2%, ovvero 6 euro e 98 centesimi in più per ogni rifornimento. Questo rappresenta un aumento annuo di 167 euro per una famiglia.

È importante notare che, nonostante i prezzi siano elevati, sono comunque più bassi (di 30 centesimi per la benzina e di 40 centesimi per il gasolio) rispetto al picco raggiunto a fine marzo 2022, quando il governo Draghi decise di ridurre le accise di 30 centesimi al litro. Tuttavia, il carico fiscale (accise + IVA) rappresenta ancora il 56% del prezzo finale della benzina e il 51,8% del prezzo del gasolio. Non sembra che il governo abbia intenzione di ridurre le accise. Gabriele Masini, direttore di Staffetta Quotidiana, spiega che secondo il Decreto Trasparenza non ci sono le condizioni per tagliare le imposte in base alla norma sull’accisa mobile. Per attivare l’accisa mobile, la norma richiede che la quotazione del Brent in euro aumenti, sulla media del bimestre precedente, rispetto al valore di riferimento indicato nel Def, che è appena inferiore a 90 euro al barile. Attualmente, il Brent ha chiuso poco sopra gli 85 dollari, che equivale a circa 78 euro al barile.

La prospettiva sulle bollette

Anche per quanto riguarda le bollette, si prevedono aumenti. Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori, afferma che ci si aspetta aumenti più significativi a partire da ottobre nei prezzi della luce e del gas. Oltre ai fattori stagionali legati all’avvio dei riscaldamenti, potrebbero intervenire variabili imprevedibili legate a eventi politici, come ad esempio la guerra in Ucraina. Il mercato del gas è caratterizzato da una natura speculativa e i rincari possono scattare improvvisamente. Per questo motivo, si chiede al governo di estendere anche per il quarto trimestre 2023 gli aiuti in bolletta, come l’Iva ridotta al 5% sul gas e il bonus sociale esteso alle famiglie con ISEE fino a 15.000 euro. Altrimenti, tali agevolazioni scadranno il prossimo 30 settembre.

Nel caso in cui le tariffe dovessero aumentare come previsto da Nomisma Energia (+2% per il gas e +7% per la luce), l’Unione Nazionale dei Consumatori calcola che per una famiglia tipo in regime di tutela ci sarebbe un aumento di 25 euro all’anno per il gas e di 45 euro per l’energia elettrica. È importante considerare che il governo sta pianificando di mantenere le risorse per prolungare anche nel terzo trimestre gli aiuti in bolletta, come l’Iva ridotta al 5% sul gas e il bonus sociale esteso alle famiglie con ISEE fino a 15.000 euro, agevolazioni che scadrebbero altrimenti il prossimo 30 settembre.

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