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Le disuguaglianze nei quartieri svantaggiati: il rapporto di Save the Children

Le disuguaglianze nei quartieri svantaggiati: il rapporto di Save the Children

Save the Children ha pubblicato un nuovo rapporto intitolato “Fare spazio alla crescita” che rivela la difficile situazione di quasi 3 milioni e 800 mila bambini e adolescenti tra 0 e 19 anni in Italia, che vivono in quartieri svantaggiati e privi di spazi, stimoli ed opportunità per crescere.

Questo studio mette in luce le disuguaglianze socio-economiche che colpiscono le città metropolitane italiane e le carenze infrastrutturali nelle scuole che mettono a rischio il benessere e l’istruzione dei minori.

Disuguaglianze socio-economiche nelle città metropolitane:

Il rapporto evidenzia come le disuguaglianze socio-economiche si manifestino in modo acuto nelle città metropolitane italiane. Ad esempio, a Roma, il 38,8% dei cittadini appartiene a fasce di reddito basso, mentre a Venezia questa percentuale è del 36,9%.

Tra questi, molti minori vivono in condizioni abitative inadeguate, come abitazioni sovraffollate o danneggiate. Il 9,2% delle famiglie con almeno un figlio minore risiede in case danneggiate, il 13,7% in ambienti umidi e il 5,4% in luoghi scarsamente illuminati.

Inoltre, tra i circa 13 mila minori senza dimora fissa, ben due terzi risiedono nelle città metropolitane, dove si registrano il 45% dei provvedimenti di sfratto a livello nazionale.

Carenze infrastrutturali nelle scuole

La situazione scolastica all’interno delle città metropolitane è altrettanto preoccupante. Il 70% degli edifici scolastici manca di un certificato di agibilità, superando la media nazionale del 62,8%.

Inoltre, la presenza di spazi collettivi come mense, palestre e aule tecniche o informatiche è inferiore alla media nazionale. Una palestra manca in 3 scuole su 5 e aule tecniche e informatiche sono irrealizzabili per almeno la metà degli studenti minorenni.

Accesso all’istruzione

L’accesso all’istruzione a tempo pieno nelle scuole primarie di 8 città metropolitane è significativamente inferiore alla media nazionale del 38%, con alcune città, come Palermo (6,5%), Catania (9,5%) e Reggio Calabria (13,7%), che registrano punte minime.

Anche nelle scuole secondarie di I grado, 9 città rimangono al di sotto della media nazionale del 13,3%, con Bari, Bologna, Venezia, Roma e Napoli che non superano neppure il 5%.

La campagna “Qui Vivo” di Save the Children

In risposta a queste sfide, Save the Children ha lanciato la campagna di sensibilizzazione “Qui Vivo“. Questa campagna mira a porre al centro dell’attenzione i bambini, le bambine e gli adolescenti che vivono nelle periferie geografiche, sociali ed educative in Italia.

L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica sulle difficoltà che affrontano questi giovani e spingere per azioni concrete che migliorino le loro condizioni di vita e istruzione.

Chi è Save the Children

Save the Children è un’organizzazione non governativa internazionale che si impegna a migliorare la vita dei bambini e delle loro famiglie in tutto il mondo. Fondata nel Regno Unito nel 1919, questa organizzazione opera in oltre 100 paesi, compresa l’Italia, per affrontare le sfide che i bambini affrontano, come la povertà, la malnutrizione, l’istruzione limitata e molto altro.

In Italia, Save the Children è impegnata a garantire un futuro migliore per i bambini che vivono in condizioni svantaggiate e nelle periferie, affrontando le disuguaglianze e creando opportunità per una crescita sana e istruita.

In sintesi, il rapporto di Save the Children mette in luce le gravi disuguaglianze e le sfide che i bambini e gli adolescenti affrontano nelle città metropolitane italiane. La campagna Qui Vivo” è un appello all’azione per migliorare le loro condizioni di vita e istruzione, affrontando la privazione economica e le carenze infrastrutturali che minacciano il loro benessere.

Save the Children continua a lavorare instancabilmente per garantire un futuro migliore per i bambini in Italia e in tutto il mondo.

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