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L’arte di coltivare lettori: consigli essenziali per avvicinare i bambini ai libri

L’arte di coltivare lettori: consigli essenziali per avvicinare i bambini ai libri

L’impatto dei libri va ben oltre il semplice intrattenimento; essi portano benefici significativi non solo ai bambini, ma anche agli adulti. La pratica della lettura non solo favorisce lo sviluppo cognitivo e emotivo dei più piccoli, ma contribuisce anche a creare un solido legame tra genitori e figli. Ma come possiamo coltivare il piacere della lettura nei nostri piccoli? Scopriamolo insieme, esplorando strategie pratiche e suggerimenti per avvicinare i bambini alla magia dei libri e creare una relazione duratura attraverso la condivisione di storie emozionanti e avventure senza fine.

Come la lettura facilita il legame tra genitori e figli

La lettura offre un tesoro di vantaggi che vanno ben oltre la mera crescita intellettuale ed emotiva dei bambini.

In essa risiede un potere magico, capace di cementare in modo indissolubile il legame tra genitori e figli: entrambi divengono protagonisti attivi, mentre il libro diviene il ponte verso mondi fantastici e conversazioni profonde.

Essere genitori è un viaggio di scoperta e crescita costante, e la lettura condivisa è una competenza da coltivare con cura. È un seme che, piantato con amore, germoglia nel tempo, portando frutti preziosi lungo tutto il percorso della vita.

In un’intervista esclusiva, abbiamo conversato con Rita Valentino Merletti, illustre esperta in letteratura per l’infanzia, autrice di saggi illuminanti come “Leggimi forte” e “Nati sotto il segno dei libri”, e presidente onoraria della giuria del prestigioso Premio Nazionale Nati per Leggere.

Il progetto “Nati per Leggere” e l’importanza della lettura fin dalla nascita

Promuovere la passione per la lettura coinvolgendo l’intera famiglia è uno degli obiettivi fondamentali del progetto Nati per Leggere, lanciato nel 1999 su tutto il territorio nazionale.

La vera rivoluzione di Nati per Leggere risiede nell’unione tra il mondo della salute e quello della letteratura. È il frutto del dialogo tra l’Associazione Culturale Pediatri e l’Associazione Italiana Biblioteche. Un’innovazione significativa, poiché unisce due mondi che fino ad allora non avevano mai interagito.

È la figura del pediatra stesso a suggerire di dedicare un momento quotidiano alla lettura con i bambini, diffondendo l’uso del libro anche durante le visite, come strumento utile per valutare lo sviluppo psicomotorio e rafforzare il legame tra genitore e figlio.

Oggi, Nati per Leggere si presenta come una realtà diversificata che si adatta ai bisogni di ogni territorio: alcune aree, come il Piemonte, sono particolarmente attive. Il Piemonte è stata infatti la prima regione a aderire al programma, creando una sinergia preziosa tra scuole, biblioteche e servizi sanitari. Nel 2009, la Regione Piemonte ha istituito il prestigioso Premio Nazionale Nati per Leggere, che quest’anno raggiunge la sua tredicesima edizione e i cui vincitori saranno annunciati durante una cerimonia dedicata il 23 maggio 2022 al Salone del Libro.

La magia della voce materna: la lettura già nella gravidanza

Nell’ambito delle iniziative promosse da Nati per Leggere, spiccano le proposte rivolte ai corsi pre-parto e ai centri nascita.

Leggere già durante la gravidanza non è solo utile per lo sviluppo cognitivo del bambino, ma anche per costruire una relazione che sta per prendere avvio. Dal quinto mese di gravidanza, l’apparato uditivo del feto è ben sviluppato: udire una voce che legge o canta è differente dall’ascolto di una voce parlata. La lettura ha un ritmo tutto suo, soprattutto quando si tratta di poesie o filastrocche.

Questa attività non solo offre ai genitori un’occasione per esercitare la voce nella lettura, ma permette anche al bambino, una volta nato, di riconoscere quelle voci familiari. Queste diventeranno un punto di riferimento fondamentale, in grado di calmare e rassicurare il neonato.

Scegliere le prime letture: guida pratica

La povertà linguistica rappresenta una sfida significativa nella nostra società contemporanea. Per questo motivo, avvicinare i bambini ai libri fin dalla più tenera età, e farlo con le opere giuste, è di vitale importanza. Ecco alcuni suggerimenti per scegliere le prime letture adatte ai bambini:

Per i piccoli dai 6 ai 18 mesi

    • Scegli libri con caratteristiche fisiche adatte alla loro età, come angoli arrotondati e immagini altamente leggibili.
    • Le immagini devono essere nitide e riconoscibili, con sfondi uniformi e privi di dettagli eccessivi.
    • Le parole associate al testo devono essere di uso comune e semplici, permettendo all’adulto di interagire con il bambino, creando storie e collegando le immagini alla sua esperienza quotidiana.

    Tra i 18 e i 36 mesi

      • I bambini iniziano a seguire brevi e semplici storie illustrate, ambientate in contesti familiari e riconoscibili come il giardino, la casa o la fattoria.
      • È fondamentale praticare la lettura dialogica, coinvolgendo attivamente il bambino durante la lettura.
      • Durante il giorno, favorisci la lettura interattiva con l’adulto, mentre la lettura prima della nanna può essere più rilassante e tranquilla.
      • Interagisci con il bambino, facendo domande che stimolano la sua partecipazione e rispondendo alle sue curiosità, incoraggiando così lo sviluppo del linguaggio e della comprensione.

      Per i bambini più grandicelli

      Esistono diversi fattori che possono incentivare la lettura nei bambini più grandi. Una biblioteca scolastica ben fornita con titoli di qualità può essere un’ottima fonte di ispirazione. Inoltre, la lettura ad alta voce in classe da parte dell’insegnante può essere un valido strumento per coinvolgere anche coloro che mostrano meno interesse per la lettura individuale.

      Oggi, anche per i bambini più grandi e gli adolescenti, le immagini rivestono un’importanza significativa. A volte, i genitori danno ai figli libri che hanno apprezzato da piccoli. Anche se questi romanzi possono essere molto validi, appartengono a un’epoca diversa. Il loro linguaggio potrebbe non essere contemporaneo e potrebbe non attrarre il giovane lettore.

      Non sempre proporre ciò che consideriamo dei classici è la scelta migliore. La mia generazione, per esempio, amava i romanzi di Salgari, che oggi potrebbero essere considerati troppo descrittivi. I ragazzi sono abituati alla velocità e alla rapidità d’azione; non vogliono trascorrere pomeriggi immersi nella noia come accadeva una volta.

      Per questo motivo, è importante proporre temi e storie che suscitino un vero interesse, magari accompagnati da illustrazioni accattivanti che catturino immediatamente la loro attenzione. Col tempo, saranno conquistati anche dalla bellezza delle parole.

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