Il terzo lunedì di gennaio ricorre il cosiddetto “Blue Monday”, ossia il “giorno più triste dell’anno“. Andando a scavare un po’, si può scoprire che, in realtà, il Blue Monday è una trovata pubblicitaria, ideata nel 2005 da un’agenzia di viaggi per promuovere le vacanze invernali e non esisterebbe, quindi, un “giorno più triste dell’anno” comune a tutte le persone. Tuttavia, dietro all’idea che proprio a questa giornata sia associata una particolare tristezza e malinconia, c’è qualche fondamento.
Perché il Blue Monday siamo più tristi?
Secondo la teoria del Blue Monday, a rendere il terzo lunedì di gennaio il giorno più triste dell’anno sarebbe una particolare combinazione di fattori.
Innanzitutto, il clima freddo e grigio e la mancanza di luce che, secondo alcune ricerche, può avere effetti negativi sull’umore e aumentare la probabilità di sentirsi tristi o depressi. Se, infatti, durante il periodo natalizio questo effetto è in qualche modo affievolito dal via-vai di persone che affollano le strade e le piazze, dalle luminarie, dalle feste e dalla musica, con il passare delle settimane il clima invernale si fa più intenso e ingombrante.
In secondo luogo, attorno alla terza settimana del nuovo anno quella spinta motivazionale a fare del proprio meglio per raggiungere tutti i propri obiettivi inizia a vacillare, e cominciano le difficoltà a mantenere i propri buoni propositi, generando insoddisfazione e senso di inadeguatezza.
Infine, il Blue Monday segna ufficialmente il ritorno alla routine lavorativa dopo il periodo di festa: se, infatti, le prime settimane di gennaio possono ancora essere viste come un momento di lenta ripartenza, superata la metà del mese è tempo di rientrare nei ranghi e riprendere le attività ordinarie. Questo brusco ritorno alla realtà può essere fonte di stress e ansia, soprattutto se il carico di lavoro e di impegni accumulati durante le vacanze è particolarmente oneroso.
Come superare la tristezza?
Non esistono prove scientifiche sull’esistenza dell’effetto Blue Monday; tuttavia, può capitare che la concomitanza di fattori appena citata possa generare tristezza e sconforto nelle persone.
In questi casi, è possibile mettere in atto alcune strategie per superale il senso di malinconia.
- Prendersi cura di se stessi. Il primo modo per combattere l’effetto Blue Monday è prendersi cura di sé: seguire una dieta equilibrata, fare esercizio fisico regolare e dormire abbastanza. Tornare alla routine può sembrare qualcosa di negativo ma, in realtà, anche gli eccessi delle feste possono avere effetti collaterali per il nostro organismo. Dare al nostro corpo ciò di cui ha bisogno è il primo passo per uscire dalla tristezza e sentirci meglio.
- Connettersi con gli altri. Le relazioni positive sono fondamentali per il nostro benessere psicologico. Se esiste una “magia del Natale” è proprio quella di riuscire a riportare insieme persone che, per tutto l’anno, hanno poche o nessuna occasione di vedersi (parenti e amici lontani, persone che viaggiano spesso per lavoro, studenti fuori sede, ecc.). Mantenere questi contatti è un ottimo modo per combattere la tristezza.
- Sperimentare cose nuove. Provare qualcosa di nuovo ogni giorno o ogni settimana aiuta a spezzare la routine. Può essere un hobby, una ricetta, un film: l’importante è riuscire a integrare un momento speciale nella vita di tutti i giorni.
- Trovare la propria tecnica di gestione dello stress. Uno dei principali problemi del rientro dalle vacanze è lo stress del dover affrontare tutti gli impegni e le scadenze che sono lì ad attenderci. Un metodo per superarlo è trovare una strategia o una tecnica che ci aiuti a gestire lo stress in modo efficace, senza sentirci sopraffatti. Può trattarsi di una tecnica di rilassamento, di un sistema di gestione del tempo, di una pratica di mindfulness e consapevolezza, ecc. Non esiste una soluzione valida per tutti, quindi l’importante è prendersi del tempo per trovare la strategia giusta per se stessi.
Per approfondire: Blue Monday: perchè è il giorno più triste dell’anno
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