Il 20 novembre si celebra la Giornata Internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Questa data deve far riflettere sui diritti imprescindibili che ogni bambino deve avere, ma che ancora oggi in molti paesi si fanno fatica ad attuare, nonostante la convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza sia stata approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite già dal 20 novembre 1989 e ratificata dall’Italia il 27 maggio 1991 con la Legge n.176.
Ci sono dati importanti da considerare?
Purtroppo ci sono continue violazioni per quanto riguarda, ad esempio, il diritto allo studio. Come capita in Kenya, dove i bambini essendo vittime della povertà, non possono andare a scuola e, anche per questo, sono esposti allo sfruttamento.
O come succede in tutta l’Africa, dove ci sono più di 55.880 minori che subiscono violazioni come uccisioni, mutilazioni e violenze sessuali.
In India la situazione critica riguarda lo sfruttamento e il lavoro minorile che, anche se ufficialmente dichiarato illegale, ancora oggi colpisce milioni di bambini. Secondo l’indice globale della schiavitù (Global Slavery Index) ogni anno sono 35mila i bambini che finiscono nella rete dei trafficanti e centinaia di migliaia sono i bambini che vivono per strada.
Ci sono principi fondamentali a cui prestare particolare attenzione?
Sicuramente fra tutti gli articoli di evidente importanza in merito ai diritti dell’infanzia, ve ne sono quattro a cui prestare attenzione:
- NON DISCRIMINAZIONE: (art.2) i diritti sanciti dalla convenzione devono essere garantiti a tutti i minorenni, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinione del bambino/adolescente o dei genitori.
- SUPERIORE INTERESSE:(art.3) in ogni legge, provvedimento, iniziativa pubblica o privata e in ogni situazione problematica, l’interesse del bambino/adolescente deve avere priorità.
- DIRITTO ALLA VITA, ALLA SOPRAVVIVENZA E ALLO SVILUPPO DEL BAMBINO E DELL’ADOLESCENTE: (art.4) gli stati devono impegnare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini, anche tramite la cooperazione internazionale.
- ASCOLTO DELLE OPINIONI DEL MINORE: (art.12) prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano, e il corrispondente dovere, per gli adulti, di tenere in adeguata considerazione le loro opinioni.
Quali sono le associazioni che si occupano di diritti dell’infanzia?
Associazioni di rilievo sono Save the Children e Unicef. La prima, nata il 19 maggio del 1919, è una delle più grandi Organizzazioni internazionali indipendenti e opera in 125 paesi con una rete di 28 organizzazioni nazionali, lavora per promuovere e tutelare i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, a partire dalle esigenze delle comunità locali e facendo pressione sulle istituzioni affinché mettano al centro delle loro politiche gli interessi die minori.
La seconda, l’UNICEF (United Nations Children’s Fund), dal 1953 ma fondata ancora prima nel 1946 per aiutare i bambini vittime della seconda guerra mondiale, ha sede centrale a New York ed è presente in 193 paesi. Si occupa di assistenza umanitaria per i bambini e le loro madri in tutto il mondo, principalmente nei paesi in via di sviluppo, e ha ricevuto il premio Nobel per la pace nel 1965.
Come possiamo essere utili al progetto di tutela dei diritti dell’infanzia?
Nella nostra vita quotidiana possiamo fare tanto per contribuire al raggiungimento di qualche obiettivo fondamentale del minore, basta seguire dei criteri semplici e fondamentali come ad esempio:
- RISPETTARE IL BAMBINO: significa considerarlo un essere umano a sè, con i propri pensieri e le proprie emozioni.
- INCORAGGIARE L’AUTONOMIA: è importante incoraggiare l’indipendenza e il senso di sè, guidarlo al compimento di una scelta.
- EDUCARE I BAMBINI AL SENSO CIVICO: è uno dei pilastri fondamentali per vivere nella società. Ai bambini va insegnata la convivenza e il rispetto delle regole per vivere bene insieme.
- GARANTIRE IL DIRITTO AL GIOCO: l’articolo 31 della convenzione sui diritti dell’infanzia sancisce il diritto al gioco e richiama tutti gli adulti ad adoperarsi perché sia soddisfatto.
- GARANTIRE IL DIRITTO ALLO STUDIO: favorire indipendentemente dalle condizioni socio-economiche il diritto all’istruzione, sia come diritto di frequentare la scuola, ma anche come dovere a sostenere e incoraggiare le aspirazioni del bambino in ambito scolastico.
- FAVORIRE UN’ALIMENTAZIONE SANA: i bambini hanno diritto ad un’alimentazione adeguata in termini di quantità e qualità, in base alla loro età ed ai loro bisogni nutrizionali, di conseguenza a questo, i bambini hanno diritto a godere di un ottimo livello di salute fisica e mentale, impossibile da raggiungere senza una corretta alimentazione.
- PRESERVARE IL BAMBINO DA SITUAZIONI CONFLITTUALI IN FAMIGLIA: ad esempio nei casi di separazioni tra genitori, cercare di tutelare il bambino facendo del tutto per evitare situazioni in cui il minore sia l’elemento conteso tra i due genitori, perché questo potrebbe far scaturire nel minore sentimenti di tristezza, paura e senso di colpa.