In Italia, secondo i dati provenienti dai sistemi di sorveglianza nazionali Passi (dedicato alla popolazione tra i 18 e i 65 anni) e Passi d’Argento (oltre i 65 anni) coordinati dall’Istituto Superiore di Sanità e in collaborazione con le Regioni, sono ben 24 milioni gli italiani che vivono con malattie croniche e hanno bisogno di cure continue. Tuttavia, non tutti hanno diritto a un codice di esenzione che consentirebbe l’accesso a trattamenti e servizi medici gratuiti.
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Un esempio di questa situazione è rappresentato dalla vitiligine, una malattia autoimmune della pelle. Nonostante sia una patologia cronica, chi ne soffre non riceve automaticamente un codice di esenzione, a meno che non vi siano altre patologie croniche correlate per le quali sia attribuito tale codice. Questa carenza di esenzione è stata sottolineata da Ugo Viora, vicepresidente dell’associazione nazionale “Gli amici per la pelle”, durante la giornata mondiale sulla vitiligine.
Le associazioni che rappresentano i pazienti con patologie croniche “dimenticate” stanno denunciando questa situazione alle istituzioni. È necessario rivedere e ridefinire i criteri per l’assegnazione dei codici di esenzione, specialmente considerando il notevole costo sociale associato a queste malattie. Nel caso della vitiligine, ad esempio, il costo annuale stimato ammonta a circa 500 milioni di euro. Un’attenta revisione di tali codici potrebbe garantire una migliore assistenza e supporto a coloro che vivono con queste patologie croniche.
Quali patologie sono escluse dall’esenzione?
La vitiligine e molte altre patologie non danno diritto ad esenzioni. Le norme stabilite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità determinano quali malattie sono esenti da ticket e consentono l’accesso a prestazioni ambulatoriali specialistiche per il monitoraggio e la prevenzione di complicazioni e peggioramenti. Un elenco completo delle malattie esenti è presente nell’allegato 8 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) ed è consultabile sul sito del Ministero della Salute nella banca dati.
Come si richiede l’esenzione?
Per ottenere l’esenzione per malattie croniche, il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta fornisce le indicazioni ai pazienti. Per le malattie croniche, è la struttura pubblica che rilascia il certificato medico che attesta la presenza di una o più malattie croniche. Successivamente, il certificato di esenzione deve essere presentato all’Azienda Sanitaria di residenza (ASL), che rilascerà un attestato contenente la definizione della malattia, il codice identificativo per l’esenzione e le prestazioni sanitarie erogabili a titolo gratuito.
Qual è la durata dell’esenzione?
La durata dell’esenzione per malattia cronica è stabilita in base a periodi minimi di validità, variabili a seconda delle specifiche patologie e delle possibilità di miglioramento, tenendo conto di evidenze scientifiche. Tuttavia, questa durata non ha alcun impatto sull’assistenza farmaceutica. I farmaci sono classificati in diverse fasce (A, A con nota AIFA e C) e possono essere gratuiti o a pagamento a seconda della categoria di appartenenza. In alcune Regioni, è stato introdotto un ticket sui farmaci di fascia A, e tali regioni stabiliscono autonomamente le categorie di persone esenti dal pagamento, che includono i malati cronici.
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