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Sette regole per un invecchiamento sano e attivo

Sette regole per un invecchiamento sano e attivo

Il principale obiettivo è offrire indicazioni pratiche e realistiche per favorire un invecchiamento ottimale, evitando di seguire consigli privi di basi scientifiche o di efficacia comprovata.

Recentemente, il New York Times ha presentato sette “chiavi” per un invecchiamento sano, basate su evidenze scientifiche. È cruciale riconsiderare questo tema, considerando l’ampia varietà di indicazioni riguardanti un “invecchiamento di successo“, una traduzione fuorviante dall’inglese “successful aging” che ha acquisito connotazioni commerciali. Attualmente, ci sono troppi interessi legati a questo argomento, che generano aspettative irrealistiche e spese inutili per molte persone.

L’obiettivo non è tanto evitare lo spreco di denaro, ma piuttosto evitare le delusioni e le aspettative irrealistiche. È cruciale distinguere chiaramente tra speranze più o meno fondate e l’esigenza reale di trattamenti medici per eventuali malattie. In ultima analisi, l’obiettivo principale è fornire indicazioni realistiche che consentano a persone di ogni età di invecchiare nel miglior modo possibile, senza seguire indicazioni prive di basi scientifiche.

Di seguito vengono presentate sette regole, con la consapevolezza che si tratta di linee guida generali che ciascun individuo deve adattare alla propria situazione personale, considerando la propria salute, relazioni, sensibilità e disponibilità di tempo. In caso di incertezza su quale azione intraprendere, è importante consultare un medico informato. Tuttavia, una volta ricevuti i consigli, è fondamentale seguirli, poiché agire in modo indipendente, talvolta, può comportare rischi.

  • Prima regola: per un invecchiamento sano è affrontare con attenzione e serietà eventuali malattie croniche. È fondamentale mantenere un equilibrio nel comportamento; ad esempio, è consigliabile monitorare periodicamente la pressione arteriosa, il colesterolo e la glicemia. Tuttavia, queste pratiche non devono diventare un’ossessione o una dipendenza. Se i valori rientrano nei parametri di normalità, è importante seguire le indicazioni del medico evitando di creare ansie che potrebbero causare danni maggiori di quelli che si vorrebbero evitare.
  • Seconda regola: importante è il movimento. È ormai ampiamente riconosciuto il beneficio dell’attività fisica per la salute. Il vero ostacolo non è teorico, ma pratico: bisogna combattere la sedentarietà, rompendo la consuetudine della poltrona e la tendenza alla pigrizia. L’Associazione Americana di Cardiologia raccomanda almeno 150 minuti di esercizio moderato alla settimana, il che equivale a circa 20 minuti di camminata al giorno. Anche se può sembrare poco, comprendo le difficoltà nel rinunciare alle comodità della casa o del luogo di lavoro, anche solo per brevi periodi. Tuttavia, l’importante è iniziare: una volta superato il momento cruciale dell’avvio, l’attività fisica diventa parte della routine quotidiana.
  • Terza regola: aumentare il consumo di frutta e verdura. Questo non dovrebbe essere un compito difficile. È sufficiente iniziare, magari impegnandosi a scegliere questi alimenti quando si è a tavola, sia a casa che fuori.
  • Quarta regola: garantire un adeguato sonno. Con l’avanzare dell’età, è consigliabile dormire dalle 7 alle 9 ore a notte. Studi dimostrano che dormire meno di 5 ore aumenta il rischio di sviluppare demenza. Benché queste indicazioni siano indicative, è importante non allontanarsene troppo.
  • Quinta regola: evitare il fumo e il consumo eccessivo di alcol. Questa è una regola di grande importanza per i danni che possono causare alla salute.
  • Sesta regola: coltivare relazioni sociali e contatti umani. Questa regola è fondamentale e non ammette deroghe, poiché la solitudine e l’isolamento possono essere dannosi per la salute tanto quanto il fumo. Durante una visita medica, è importante che il medico chieda all’anziano: “Quanti amici e parenti hai incontrato nella scorsa settimana?” Se la risposta è imbarazzante, ciò può suggerire la necessità di prescrivere interazioni sociali, quasi come una medicina, poiché possono aiutare a prevenire demenze, malattie cardiache e ictus.
  • Settima regola: forse la più importante. Cercare di mantenere un atteggiamento ottimista e trovare il lato positivo delle piccole cose quotidiane. Questo atteggiamento permette di affrontare la vita senza ansie e di prendersi cura di sé stessi e delle proprie relazioni sociali.

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