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L’importanza del contatto con i genitori nella crescita del bambino

L’importanza del contatto con i genitori nella crescita del bambino

Secondo il pediatra Sergio Conti Nibali ai bambini non servono prodotti particolari: fondamentale per loro è la relazione di affetto e sostegno che costruiscono giorno dopo giorno con i genitori.

Di cosa ha bisogno il bambimo?

Quando nasce un bambino, i genitori si chiedono che cosa sia indispensabile fare ed avere pronto in casa per il suo arrivo.

Troppi prodotti, infatti, vengono pubblicizzati come importanti per la crescita e lo sviluppo del bambino. Per orientarsi all’interno di queste offerte, secondo Nibali, la domanda da porsi è una: di che cosa hanno veramente bisogno i bambini per crescere?

Ognuno di noi è dotato alla nascita di una spinta Vitale innata, legata al patrimonio genetico e che consente di sviluppare funzioni tipiche della nostra specie. Tutto ciò indipendentemente dagli stimoli esterni che riceviamo nei primi anni di vita. Questi permettono però di fare esperienze che in futuro si riveleranno utili. I bambini iniziano a sorridere, ad afferrare oggetti, stare seduti a cercare un oggetto nascosto e a camminare in momenti diversi e l’ambiente adatto a sviluppare queste capacità non è quello che generalmente pubblicizzano, ovvero quello pieno di stimoli e giocattoli.

Il ruolo dei genitori

Essenziale è invece il ruolo attivo dei genitori, che spronano i propri figli ad esplorare e a scoprire. Ritornando così al consiglio principale: per la crescita serena dei figli è necessario che i genitori instaurino con questi una relazione calda ed accogliente, in modo che si sentano al sicuro e spronati a conoscere le loro potenzialità ed il mondo che li circonda.

In questo percorso può essere utile leggere insieme dei libri o utilizzare dei giochi ideati per esercitare il movimento e la creatività.

Il neonato è già dotato di alcune competenze, sufficienti a favorire l’adattamento nel nuovo ambiente, ha capacità: interattive, di memoria, di imitazione, di interazione. Ha già la sensazione di essere percepito dall’adulto. In questo modo sappiamo che il bambino riesce già a partecipare attivamente alle relazioni. Anche il sonno è fondamentale per lo sviluppo degli organi, il cervello, ad esempio, impara e consolida la memoria.

L’importanza del contatto con i genitori

Dopo il parto, le ostetriche sconsigliano vivamente l’uso dei guanti per i neonati, anche se con le loro unghie si possono graffiare. Questo perché il tatto era il senso dominante quando si trovavano nell’utero materno ed è importante per i nuovi arrivati conservare quelle sensazioni e continuare a  sperimentarle.

Il tatto favorisce la nascita e lo sviluppo della relazione tra neonato e genitori, grazie a carezze, abbracci e coccole. Secondo lo psicologo e psicoterapeuta Rosario Monterosso i genitori toccano il figlio, nei primi mesi di vita, fino all’80% del tempo. Questo contatto rafforza il legame affettivo e il senso di sicurezza del neonato nei confronti degli adulti; inoltre, ha riscontri positivi anche sulla salute fisica e sulla maturazione cerebrale.

La carezza trasmette intimità ed affetto, è un gesto che può essere compiuto anche come ricompensa se il bambino ha raggiunto un determinato obiettivo, oppure si è comportato in modo consono. Lo stesso si può dire per l’abbraccio. Questi gesti relazionali vengono compiuti anche quando il bambino ha un malessere, che sia fisico of emotivo, servono infatti per calmarlo, consolarlo o dargli sollievo. Noi adulti tocchiamo i nostri figli anche per richiamare la loro attenzione su un’attività o su un oggetto. Il contatto può avere anche scopo educativo, basti pensare a quando per imparare i nomi delle dita della mano ad esempio, le tocchiamo e li pronunciamo per farli capire ed imparare al bambino.

Rosario Monterosso, in un articolo della rivista Uppa, scrive in particolare che “negli innumerevoli scambi dei primi mesi di vita i corpi arrivano prima delle parole a costruire un “noi”: gli incontri tattili sono un segnale tangibile del mutuo riconoscimento e del fondamento di un “io” e di un “tu” in divenire“.

Giochi tattili

Allo stesso modo, il famoso psicoanalista e pediatra britannico Donald Winnicott affermava che il gioco e la giocosità in generale nella relazione con i figli è un elemento fondamentale per consentire sia ai bambini, che ai genitori, di esprimere loro stessi senza filtri, favorendo un sano sviluppo della personalità nei più piccoli (un approfondimento sul pensiero di Winnicott si può trovare nel suo libro “Gioco e realtà“).

Al tatto ha dedicato un albo illustrato Helen Oxenbury, una delle più importanti autrici e illustratrici contemporanee per bambini.

Le mani hanno un potere conoscitivo, in quanto la pelle è l’organo di senso più esteso, considerata, come già accennato in precedenza, la linea di confine tra l’io e il mondo che ci circonda. È un ponte tra la vita intrauterina e la nascita. Ogni cosa infatti ha tante qualità che si possono tastare: la temperatura, la superficie (levigata,ruvida..), la consistenza e così via.

Il contatto neonatale: le raccomandazioni di Save the Children

Il sito internet di Save the Children incoraggia il contatto neonatale e ne spiega l’importanza. Subito dopo la nascita viene favorito il contatto pelle a pelle, con la madre in caso di parto naturale, con il padre, in caso di taglio cesareo. Anche in questo ultimo caso la prima persona a cui viene accostato il neonato è la madre, ma essendo sul tavolo operatorio non è possibile fare subito il contatto pelle a pelle.

Questo contatto riduce il livello di stress patito dal bambino subito dopo la nascita.

Sempre Save the Children spiega l’importanza del massaggio neonatale, ritenuta una  pratica fondamentale, in quanto contribuirà a fare diventare il neonato un bambino ed un adulto equilibrato e sano. Non solo aiuta anche i genitori a conoscere meglio loro figlio ed aiuta a creare con lui una relazione di amore e fiducia.

I benefici sono evidenziati in particolar modo in una importante  ricerca scientifica, quella del progetto “Massaggio neonatale” del team di ricercatori dell’IRCCS Fondazione Stella Maris, la Scuola Superiore Sant’Anna, le Neonatologie dell’AOU Meyer e dell’AOU Careggi, coordinata dal prof. Giovanni Cioni.


L’importanza del massaggio infantile è approfondita anche nel corso online Massaggio infantile, che fornisce conoscenze di base teoriche e pratiche a neomamme e neopapà.