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La scuola, la figura dell’insegnante e la didattica

La scuola, la figura dell’insegnante e la didattica

La scuola in pedagogia

In ambito pedagogico la scuola è definita come l’agenzia educativa più importante dopo la famiglia.

È un’ agenzia di tipo formale in quanto presenta al suo interno una gerarchia, ha delle regole scritte e dei ruoli stabiliti non facilmente modificabili.

La scuola può essere vista come una società embrionale in cui il bambino svolge un ruolo da protagonista.

L’istituzione scolastica svolge tante funzioni tra cui le principali sono:

  • didattica, perché permette al bambino di apprendere le conoscenze che gli serviranno in futuro;
  • pedagogica, in quanto interviene attivamente nella formazione e nella crescita dell’individuo in determinati periodi della vita;
  • sociale, poiché permette al bambino di acquisire le regole della socializzazione;
  • civile, alla scuola è affidato il compito di crescere, formare ed aiutare i cittadini del domani.

La scuola è lo specchio della società e dei tempi che cambiano.

In passato la scuola era considerata il luogo in cui si studiava soltanto ma come vedremo non è proprio così.

Il pilastro principale della vita scolastica è la didattica intesa come l’insieme delle metodologie messe in pratica per uno scopo che risente anche di una società in continuo cambiamento.

La scuola oggi sta attraversando una profonda crisi dovuta a molteplici fattori e perché non interagisce con le altre agenzie educative.

Breve storia sulla figura dell’insegnante

La didattica è un elemento importante nella scuola così come l’altro protagonista della vita scolastica è l’insegnante.

Fin dai tempi più antichi il “maestro” ha avuto un ruolo di prestigio nell’antica Grecia ad esempio filosofi e letterati del tempo venivano chiamati a corte per occuparsi dell’educazione e formazione dei principi; Aristotele, ad esempio, fu precettore di Alessandro Magno.

Uno dei primi filosofi che diede importanza al maestro fu Socrate che introdusse il metodo della maieutica.

Il maestro doveva tirar fuori il meglio dall’allievo, dando modernità alla storia della pedagogia moderna.

Nella società romana invece il maestro si interessava solo dell’istruzione dei patrizi e di coloro i quali dovevano ricoprire ruoli pubblici infatti le principali materie studiate erano la retorica e la dialettica.

La scuola, così come la presenza di un’insegnante, era preclusa alle bambine, ai plebei.

Nella società medievale, intrisa di una visione teocentrica, l’insegnante era un esponente della Chiesa in quanto molte lezioni si tenevano nei conventi dove si studiavano le materie del trivio e del quadrivio.

Nel 500 la figura dell’insegnante risentiva del Rinascimento e dell’Umanesimo che focalizzava l’attenzione sulla valorizzazione del ‘uomo e delle lingue antiche greco e latino.

L’Illuminismo valorizza la figura dell’insegnante; infatti Rousseau sosteneva che egli doveva essere una guida per l’allievo e doveva aiutarlo a superare le varie traversie della vita.

La storia della pedagogia moderna considera l’insegnante come una figura di riferimento che aiuta il bambino, intercettandone le necessità ma rispettando le inclinazioni e favorendo la conoscenza spontanea del mondo passando attraverso prove ed errori.

Vecchie e nuove forme di didattica

La didattica è definita come la messa in pratica delle teorie delle scienze dell’educazione.

In passato il tipo di didattica più diffusa era quella frontale e si basava sull’idea del rispetto assoluto dell’autorità del maestro che non poteva essere contestata.

Oggi questa concezione è stata sostituita dalla didattica incentrata su uno stile educativo autorevole in cui docente e alunno sono posti sullo stesso piano.

L’ultima metodologia didattica usata è stata la DAD.

La didattica a distanza ha come caratteristica principale quella di svolgere le lezioni in un’aula virtuale.

La didattica può svolgersi anche in altri setting come la natura, come nel caso dell’outdoor education.

Una modalità particolare di didattica: i progetti

La metodologia didattica oggi è cambiata e si basa su una serie organizzata di azioni mirate a raggiungere obiettivi definiti.

Le varie fasi possono essere modificate in base alle esigenze che si presentano nel corso del suo svolgimento.

Tutto questa disamina dimostra come la pedagogia è sempre più la scienza che risponde ai diversi bisogni dell’individuo.

La didattica delle emozioni a scuola – IGEA Notizie (igeacps.it)