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IL MEDIATORE DIDATTICO NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA Idee su come usarlo

IL MEDIATORE DIDATTICO NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA Idee su come usarlo


INTRODUZIONE


Il mediatore didattico è un valido strumento nelle mani delle insegnanti. Questo articolo fornisce indicazioni generali su come possa essere realizzato e utilizzato nei contesti educativi per la prima infanzia. Nell’articolo troverai spunti per uscire dalla routine metodologica.


COME NASCE IL MEDIATORE

Il mediatore nasce dalla capacità di un insegnante, di rilevare, dall’osservazione dei suoi studenti, interessi latenti.

Saranno la sua creatività e la sua passione a dargli una forma.

Essendo uno strumento didattico, sarà sempre coerente con gli obbiettivi previsti nella scuola.

Il mediatore è uno strumento didattico, che:

·      Desta curiosità negli alunni

·      Stimola e mantiene l’interesse

·      Consente di perseguire più obbiettivi contemporaneamente

COME SI PROPONE

  • può essere utilizzato da solo: potrebbe simboleggiare l’obbiettivo (una palla morbida per un’esperienza senso-percettiva)
  • può integrare altri metodi didattici (progetti, unità didattica d’apprendimento, laboratori, ecc…) come una fata dei colori per il laboratorio espressivo – pittorico
  •   è estremamente versatile (pensiamo a una palla animata, con due espressioni, triste e felice, con la quale si introduce la conoscenza di un gruppo nuovo, si scoprono due emozioni, con la quale si conduce l’attività motoria, e di un colore primario)
  •   può essere riproposto a distanza di tempo per recuperare i concetti in precedenza esposti e consolidare l’apprendimento

CARATTERISTICHE

  • Animato. L’ideale sarebbe che fosse nuovo, non riconducibile a soggetti già noti

  • Caratterizzato, corrispondendo il desiderio di sapere degli alunni

  •   Dovrebbe essere utilizzato con facilità dai bambini stessi, consentendogli di recuperare in modo autonomo il processo metodologico per cui è stato usato e l’obbiettivo didattico a cui è associato, rendendoli protagonisti del loro percorso di apprendimento

CLIMA CLASSE

Quando lo sguardo dell’insegnante converge con gli interessi degli alunni nel mediatore, la docente sarà facilitata nel mantenere l’attenzione e la sua azione sarà potenziata e ottimizzata.

Si instaura un clima partecipato, il mediatore determina un coinvolgimento emotivo che associa uno stato di piacere all’apprendimento e aiuta la sedimentazione di nuovi concetti.


IL MEDIATORE NON VA CONFUSO CON IL SEMPLIFICATORE E IL FACILITATORE

Il primo dipende dall’obbiettivo: il metodo predisposto dall’insegnante per raggiungerlo viene semplificato, per esempio ridotto a step oppure estrapolati solo i nuclei più importanti. Il facilitatore è invece uno strumento che parte dalle difficoltà dell’alunno e cerca di ridurle, aiutandolo a raggiungere l’obbiettivo.

Diversamente il mediatore parte dagli alunni, dalle loro curiosità, raccolte dall’insegnante che le modella in una nuova forma. Il mediatore è servile agli alunni.


CONCLUSIONE


Introdurre novità nella metodologia d’insegnamento, è stimolante per i bambini, che sono più coinvolti, ma anche per l’insegnante che dà spazio alla sua creatività e può riscontrare nell’immediato gli esiti delle sue proposte.