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La primavera è arrivata: aspetti positivi e negativi

La primavera è arrivata: aspetti positivi e negativi

È arrivata la primavera, la cosiddetta “stagione della rinascita”: la natura è tornata a fiorire, gli alberi spogli si rivestono di punte colorate di piccoli fiori, le giornate si allungano e il sole illuminando di più le rende più piacevoli. Con la primavera arriva anche il risveglio dei sensi; infatti dopo l’inverno rigido e cupo, il corpo reagisce ai cambiamenti esterni influenzando anche la mente.

Quali aspetti positivi si possono verificare sulle persone?

Innanzitutto un miglioramento dell’umore: molte persone con l’arrivo della primavera si sentono, senza fare tanti sforzi, di buonumore.

Questo stato d’animo ha una precisa spiegazione fisiologica. La serotonina, l’ormone del buonumore, aumenta con un’esposizione più prolungata alla luce solare: infatti, nei mesi invernali, non essendoci tanto sole, i livelli di proteina SERT, deputata al trasporto della serotonina, sono più alti del 5%  rispetto alla primavera. Questa proteina ha la funzione di riportare la serotonina nella cellule nervose dove non è più utilizzabile e, mentre in primavera o in estate, la luce del sole mantiene bassi i livelli di SERT,  in inverno con il buio i livelli di SERT aumentano andando a sottrarre la preziosa serotonina nell’organismo. Siamo, per così dire, meteoropatici!

Un altro aspetto positivo è la possibilità di riscoprire la natura e il verde che ci circonda. A tal proposito diversi studi hanno infatti riscontrato reazioni di rilassamento, osservabili ad esempio dalla frequenza cardiaca, in persone a contatto con paesaggi naturali verdi e rassicuranti. Con la primavera si riprendono a fare delle belle lunghe passeggiate sulla spiaggia, nei parchi o in montagna, andando a piedi o in bicicletta… Anche il giardinaggio ci dà la possibilità di stare a contatto con la natura, curare le piante rende attivi e piacevolmente impegnati, in un ambiente rilassante come il giardino. Il giardinaggio, a tal proposito, può aiutare le persone che soffrono di depressione a migliorare i tempi di recupero da diverse patologie. Secondo Richard Thompson, scienziato inglese, questa pratica dovrebbe essere maggiormente considerata per gli effetti benefici che fornisce.


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Con le belle giornate avendo la possibilità di trascorrere più tempo all’aperto, a contatto con la natura, si può fare più attività fisica. Preferire le passeggiate o la bicicletta all’auto, può essere un buon inizio per sconfiggere la pigrizia. È però opportuno, soprattutto se siamo fuori allenamento, non lanciarsi in sforzi al di fuori della nostra portata, ossia non occorre correre a perdifiato ma semplicemente con delle lunghe passeggiate possiamo riattivare la muscolatura in maniera lenta e più idonea, soprattutto dopo il letargo e la pigrizia dei mesi invernali.

Da evidenziare poi che il movimento stimola la produzione di endorfine, ormoni che inducono sensazioni di benessere, da questo ne scaturisce la voglia di fare tante cose, dalle pulizie primaverili al sentirsi attivi fino a sera impegnandosi in tante attività.

Possibili effetti negativi della primavera

Ci sono anche degli aspetti negativi legati alla primavera come la sensazione di stanchezza ed irritabilità.

Spesso l’arrivo della primavera ci vede stranamente irritabili, a volte spossati e con la sensazione di non aver riposato bene, in questo caso si parla di “sindrome del letargo”: ossia l’organismo è stressato dai cambiamenti improvvisi, soprattutto dai frequenti sbalzi di temperatura che caratterizzano la stagione. Questo reca difficoltà di adattamento che si riflettono sull’umore, sulla difficoltà di concentrazione, talvolta causando un desiderio impellente di consumare carboidrati con conseguente aumento di peso.

Con i cambiamenti climatici legati alla primavera, inoltre, a volte sopraggiunge anche l’insonnia. Cambiare stile di vita e renderlo più attivo (grazie all’allungarsi delle giornate e le variazioni ormonali legate alla stagione), può portare una maggiore difficoltà ad addormentarsi. Questa problematica colpisce più frequentemente le donne, per ragioni legate al ciclo ormonale.

Bisogna darsi del tempo per abituarsi alla nuova stagione, almeno un mese di assestamento per trovare le energie giuste in vista dell’Estate.