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INTELLIGENZA ARTIFICIALE: Dalle origini a oggi

INTELLIGENZA ARTIFICIALE: Dalle origini a oggi

L’Intelligenza Artificiale è un ramo dell’informatica che mira a dotare le macchine di caratteristiche considerate tipicamente umane, come percezioni visive, spazio-temporali e decisionali.

La nascita ufficiale dell’IA viene fissata nel 1956 durante un convegno in cui furono presentati programmi capaci di effettuare ragionamenti logici, come il Logic Theorist sviluppato da Allen Newell e Herbert Simon.

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Sviluppo dell’Intelligenza Artificiale

Negli anni successivi, ci fu un fervente sviluppo di programmi sofisticati e l’introduzione del linguaggio di programmazione Lisp, fondamentale per l’IA per oltre trent’anni.

Gli anni Cinquanta-Sessanta furono caratterizzati da un ottimismo diffuso, ma iniziarono a emergere le prime limitazioni, poiché l’IA sembrava incapace di replicare l’intuizione e il ragionamento umano.

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Contributo della biologia all’Intelligenza Artificiale

Il campo biologico diede un nuovo impulso alla ricerca sull’Intelligenza Artificiale, con il programma DENDRAL (1969), che ricostruiva molecole basandosi su informazioni dallo spettrometro di massa. Questo portò alla nascita dei sistemi esperti, che fornivano soluzioni specifiche basate su informazioni di base.

Negli anni ’80, l’IA fu utilizzata per scopi commerciali e si diffuse in diverse regioni del mondo, inclusi Stati Uniti, Giappone ed Europa. L’utilizzo di algoritmi per l’apprendimento delle reti neurali segnò un passo significativo, culminando nella vittoria di Deep Blue contro il campione di scacchi Garry Kasparov.

Machine Learning

L’apprendimento automatico è un progresso fondamentale che consente alle macchine di migliorare il comportamento tramite l’esperienza. Viene diviso in diverse categorie:

  • Apprendimento Supervisionato: In questa modalità, la macchina apprende da esempi etichettati, dove sono forniti input e output corrispondenti. Ad esempio, nel riconoscimento di immagini, alla macchina vengono presentate immagini con etichette che indicano cosa rappresentano. La macchina impara a associare correttamente gli input agli output.
  • Apprendimento Non Supervisionato: Qui, la macchina deve trovare modelli e relazioni senza avere esempi etichettati. È come se la macchina esplorasse autonomamente i dati per identificare schemi o cluster. Questo approccio è spesso utilizzato per analisi dell’insieme dei dati e per individuare correlazioni sconosciute.
  • Apprendimento per Rinforzo: In questo contesto, la macchina apprende attraverso il processo di interazione con un ambiente dinamico. La macchina prende decisioni, riceve un feedback in base alle sue azioni e regola il proprio comportamento di conseguenza. Questo approccio è spesso usato nell’addestramento di agenti per giochi o task complessi.

Reti Neurali Artificiali

Le reti neurali artificiali sono modelli matematici ispirati alla struttura delle reti neurali biologiche. Queste reti sono composte da unità di calcolo chiamate neuroni artificiali, organizzati in strati. Ogni connessione tra i neuroni ha un peso, che viene adattato durante il processo di apprendimento.

Adattabilità delle Reti Neurali

Assomigliando alle reti neurali biologiche, le reti neurali artificiali mostrano un’adattabilità alla variazione delle informazioni durante il processo di apprendimento. Ciò significa che le reti possono modificare la loro struttura interna per migliorare la loro capacità di risolvere compiti specifici.

Ruolo Chiave nell’Apprendimento Profondo (Deep Learning)

Le reti neurali sono fondamentali nel campo del Deep Learning, che è una sottoarea dell’apprendimento automatico. Il Deep Learning utilizza reti neurali profonde con molti strati (da qui il termine “profondo”) per apprendere rappresentazioni sempre più complesse dei dati.

Il futuro dell’Intelligenza Artificiale

L’IA è ampiamente utilizzata in vari settori, come il riconoscimento vocale, veicoli autonomi, giochi, mercato azionario, medicina e robotica. Anche dispositivi mobili moderni incorporano IA per migliorare comfort e sicurezza nelle interazioni con gli utenti.

Nonostante l’IA sia diventata una realtà, le preoccupazioni riguardano l’impatto sociale ed economico, compresa la possibile sostituzione di posti di lavoro da parte delle macchine.

L’evoluzione dell’IA potrebbe portare a nuove figure professionali e ad una rivoluzione culturale e industriale, ma ci sono anche questioni etiche e morali da considerare.

L’uso responsabile dell’IA è cruciale. Questioni etiche includono la trasparenza degli algoritmi, la privacy dei dati, il bias nei modelli e la necessità di evitare discriminazioni o manipolazioni.

Oltre alle sfide, ci sono opportunità di crescita economica e sviluppo sociale. Tuttavia, è essenziale gestire attentamente gli impatti per garantire benefici diffusi.

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