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Concorso scuola: prove iniziali dal 11 marzo per ridurre il precariato e valorizzare i docenti

Concorso scuola: prove iniziali dal 11 marzo per ridurre il precariato e valorizzare i docenti

A partire dal 11 marzo, prenderanno il via le prove scritte del concorso scuola ordinario per l’assunzione in ruolo dei docenti nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I e II grado. Un significativo passo avanti, secondo il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, nel contrastare il precariato e promuovere la valorizzazione dei docenti.

Numeri e candidati

Circa 373.000 candidati si sfideranno per 15.340 posti nella scuola dell’infanzia e primaria, e 29.314 posti nella scuola secondaria.

Struttura delle prove

La struttura delle prove è stata rivisitata, con 50 quesiti a risposta multipla di contenuto non disciplinare. Ogni aspirante dovrà affrontare 10 domande di contenuto pedagogico, 15 di contenuto psicopedagogico (inclusi gli aspetti relativi all’inclusione), 15 di contenuto metodologico-didattico (con aspetti legati alla valutazione), 5 sulla conoscenza della lingua inglese e 5 sull’uso didattico delle tecnologie digitali.

Prova orale e accesso concorso scuola

Gli aspetti disciplinari saranno trattati nella prova orale, accessibile solo ai candidati che otterranno almeno 70/100 nella prova scritta.

Organizzazione delle prove

Le prove del concorso scuola si svolgeranno nelle regioni di appartenenza dei candidati e potranno essere distribuite su più sessioni mattutine e pomeridiane, in base al numero di partecipanti. Il 11 e 12 marzo saranno dedicate alle prove per la scuola dell’infanzia e primaria, mentre dal 13 al 19 marzo, esclusi sabato e domenica, si terranno le prove per la scuola secondaria.

Il commento del Ministro

Il Ministro Valditara sottolinea l’importanza di questo concorso scuola e delle future assunzioni come passo cruciale per garantire un’educazione di qualità su tutto il territorio nazionale, favorendo la continuità didattica. Questa iniziativa è vista anche come un mezzo per affrontare il precariato nel settore educativo, fornendo stabilità e valorizzazione ai docenti.

Nuovo approccio nella valutazione

Il cambio di approccio nelle prove scritte, con l’inclusione di quesiti non disciplinari, mira a valutare le competenze trasversali dei candidati. I 10 quesiti di contenuto pedagogico focalizzeranno l’attenzione sulle metodologie educative, mentre i 15 domande di contenuto psicopedagogico mireranno a valutare la preparazione del candidato sugli aspetti legati all’inclusione degli studenti con bisogni speciali.

Concorso scuola: competenze metodologico-didattiche e linguistiche

I 15 quesiti di contenuto metodologico-didattico valuteranno le competenze nell’insegnamento e nella valutazione, mentre i 5 quesiti sulla lingua inglese rifletteranno l’importanza delle competenze linguistiche nell’ambito educativo contemporaneo. Infine, i 5 quesiti sull’uso didattico delle tecnologie digitali evidenzieranno l’importanza della competenza tecnologica nel contesto educativo moderno.

Equilibrio tra competenze trasversali e disciplinari

Il processo di selezione prevede un approccio equilibrato tra competenze trasversali e disciplinari, con la prova orale che completerà la valutazione complessiva del candidato. L’obiettivo è assicurare che i docenti selezionati non solo abbiano solide competenze disciplinari ma anche le abilità trasversali necessarie per affrontare le sfide dell’insegnamento contemporaneo.

In conclusione, il concorso scuola rappresenta un passo importante verso la stabilizzazione del corpo docente e la valorizzazione delle competenze dei candidati, promuovendo così un ambiente educativo di qualità per gli studenti in tutto il paese.

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