Negli ultimi anni molti genitori si sono trovati di fronte alla necessità di affrontare con i propri figli e figlie questioni legate alla crescita e all’orientamento sessuale. Termini come cisgender, transgender, LGBT, fluidità di genere, disforia di genere e molti altri sono diventati comuni, soprattutto tra gli adolescenti. In questo articolo vogliamo dunque assistere i genitori nella comprensione di questi concetti, spiegando in modo semplice e chiaro il loro significato, partendo dall’analisi dell’identità sessuale e delle sue componenti.
Come si caratterizza l’identità sessuale?
Alcuni giovani manifestano un’identificazione che non si limita ai tradizionali generi maschile o femminile e preferiscono essere chiamati con nomi più neutri. Cosa implica ciò e quali sono le ragioni dietro questa scelta?
Oggi, la definizione di identità sessuale non si limita più agli elementi biologici, ossia quelli strettamente legati al corpo (come cromosomi, ormoni, organi genitali esterni e aspetto fisico), ma comprende anche gli aspetti psicosociali, profondamente influenzati dall’ambiente culturale, dal contesto storico e dalle esperienze interpersonali e sociali di un individuo.
Esploriamo l’identità di genere: le componenti fondamentali
- Identità di genere: rappresenta come ci si sente interiormente riguardo al proprio genere, che può essere maschile, femminile o non-binario, e viene fortemente influenzata da fattori psicologici e socioculturali.
- Attrazione o orientamento sessuale: riguarda a chi si è attratti, che sia alle persone di genere maschile, femminile o entrambi.
- Espressione o ruolo di genere: indica come ci si mostra esternamente attraverso abbigliamento, comportamento e atteggiamenti, e può variare da maschile a femminile o ad altre espressioni non conformi alle norme tradizionali.
- Sesso biologico: è il sesso assegnato alla nascita in base agli organi genitali e stabilisce l’appartenenza al sesso maschile o femminile, determinato da cromosomi e ormoni sessuali.
Questi elementi interagiscono tra loro in modo complesso, dando vita a una vasta gamma di espressioni dell’identità sessuale. Immaginate una linea continua che va dal femminile al maschile, con una varietà di colori che simboleggiano le molteplici sfumature dell’identità di genere all’interno della galassia arcobaleno.
Cisgender, transgender e genderfluid
- In modo semplificato, il termine cisgender si riferisce alle persone il cui sesso biologico, identità di genere, attrazione e modo di esprimersi sono in linea con le aspettative sociali prevalenti. Ad esempio, una persona cisgender potrebbe avere genitali femminili, identificarsi come donna, essere attratta dagli uomini e vestirsi con abiti femminili.
- Le persone transgender, al contrario, non si identificano con il genere assegnato alla nascita e possono percepire di appartenere a un genere diverso, manifestando sentimenti o espressioni differenti. Ad esempio, un individuo transgender potrebbe avere genitali maschili, identificarsi come donna, essere attratto dagli uomini e vestirsi con abiti maschili.
- Infine, le persone genderfluid, o “fluide“, possono sperimentare un senso di appartenenza a uno o più generi, che può variare a seconda delle circostanze o dei momenti vissuti.
Considerazioni conclusive
È fondamentale che genitori, educatori e professionisti della salute mentale siano consapevoli e sostenitori dello sviluppo dell’identità sessuale dei giovani. Durante l’adolescenza, in particolare, possono emergere sfide significative legate all’identità di genere.
Segnali di allarme come disturbi alimentari, sintomi fisici ricorrenti (come mal di testa o dolori addominali), scarsa performance accademica e comportamenti autolesionistici possono indicare la necessità di supporto e attenzione dedicata a tali questioni. È importante riconoscere tali segnali e fornire il sostegno adeguato per affrontare queste sfide in modo efficace.
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