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Crescita economia: reddito e potere d’acquisto in ascesa, riduzione della pressione fiscale

Crescita economia: reddito e potere d’acquisto in ascesa, riduzione della pressione fiscale

Nel terzo trimestre del 2023, l’Istat ha rivelato dati positivi sull’economia italiana, indicando un aumento del reddito disponibile, del potere d’acquisto e del risparmio delle famiglie. Contestualmente, si è registrata una diminuzione della pressione fiscale, segnando una tendenza incoraggiante nell’andamento economico del Paese.

Riduzione della pressione fiscale

L’Istat, nel suo recente Conto trimestrale delle amministrazioni pubbliche, ha evidenziato una riduzione della pressione fiscale nel terzo trimestre del 2023. La percentuale è scesa al 41,2%, mostrando una diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo segnale positivo potrebbe avere impatti significativi sulla dinamica economica complessiva.

Crescita del reddito e del potere d’acquisto

Durante il terzo trimestre del 2023, il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è cresciuto dell’1,8% rispetto al trimestre precedente. In parallelo, i consumi sono aumentati dell’1,2%. Il potere d’acquisto delle famiglie è salito dell’1,3% rispetto al trimestre precedente, nonostante un modesto aumento dei prezzi dello 0,5%. Questa tendenza positiva testimonia la solidità del recupero economico, iniziato nel primo trimestre del 2023, e conferma una costante ripresa dopo una breve interruzione nel trimestre successivo.

Propensione al risparmio

L’Istat ha evidenziato un aumento della propensione al risparmio delle famiglie, stimata al 6,9%, in crescita di 0,6 punti rispetto al trimestre precedente. Questo incremento è attribuito principalmente a una crescita nominale della spesa per consumi finali meno sostenuta rispetto a quella del reddito lordo disponibile. Tuttavia, l’Istat sottolinea che la propensione al risparmio, sebbene in aumento, rimane al di sotto dei livelli pre-Covid.

Investimenti delle famiglie e dinamiche economiche

Il tasso di investimento delle famiglie consumatrici si è attestato all’8,0%, segnando una lieve diminuzione dello 0,1% rispetto al trimestre precedente. Questo dato si confronta con una crescita degli investimenti fissi lordi dell’1,0%, evidenziando una variazione nelle strategie di spesa delle famiglie. Nonostante la riduzione degli investimenti delle famiglie, il reddito lordo disponibile ha continuato a crescere, consolidando la stabilità economica complessiva.

In sintesi, i dati rilasciati dall’Istat nel terzo trimestre del 2023 indicano un quadro economico positivo per l’Italia. La riduzione della pressione fiscale, l’incremento del reddito disponibile e del potere d’acquisto, insieme all’aumento della propensione al risparmio, evidenziano una robusta ripresa economica.

Tuttavia, è essenziale monitorare attentamente le dinamiche degli investimenti delle famiglie per comprendere appieno gli impatti a lungo termine di queste tendenze positive sull’economia italiana.

Guardando al futuro, sarà di fondamentale importanza valutare l’impatto delle norme della nuova legge di bilancio del governo sull’ambito economico e fiscale, specialmente per le famiglie in difficoltà. Le decisioni governative potrebbero influenzare significativamente la distribuzione del reddito, la pressione fiscale e la capacità delle famiglie di mantenere la loro propensione al risparmio.

La stabilità economica a lungo termine dipenderà, in larga misura, dalle politiche adottate per affrontare le sfide economiche e sociali in corso. Un monitoraggio attento e una valutazione accurata delle misure introdotte saranno essenziali per garantire un futuro economico sostenibile e inclusivo per tutti i cittadini italiani.

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