GUARDA I NOSTRI CORSI GRATUITI >>> ISCRIVITI SENZA IMPEGNO

Contratto di lavoro e contratto psicologico

Contratto di lavoro e contratto psicologico

Prima di iniziare un nuovo impiego sai bene che devi firmare un contratto di lavoro che stabilisce i tuoi diritti e i tuoi doveri come dipendente. Ma hai mai sentito parlare del contratto psicologico?

Il contratto di lavoro ufficiale è un contratto standard che riflette gli stessi termini le stesse condizioni per tutti i dipendenti, dove sono riportati i riferimenti al contratto quadro nazionale di categoria. Ovviamente, cambieranno i dati anagrafici del dipendente e quelli relativi all’inquadramento professionale, cioè quelli che riguardano il ruolo, il livello e la conseguente retribuzione.

Il contratto psicologico è diverso e potremmo anche dire unico, poiché riguarda le tue aspettative verso il datore di lavoro e quelle del datore di lavoro verso di te. Le difficoltà della gestione di questo contratto risiedono nel fatto che generalmente non si parla mai di queste aspettative né, tantomeno, si mettono per iscritto.

Lo scopo del contratto psicologico

Il contratto psicologico si riferisce al rapporto tra il datore di lavoro e i suoi dipendenti. Quando abbiamo un contratto psicologico sano significa che le aspettative di entrambe le parti vengono soddisfatte. Ciò significa che ci sono maggiori probabilità di avere impiegati motivati ad andare a lavorare, che si sentono apprezzati, degni di fiducia e rispettati dal loro datore di lavoro e che quindi hanno maggiori probabilità di dare il loro meglio. I datori di lavoro desiderano dipendenti leali, motivati e impegnati. Per raggiungere questo obiettivo, il contratto psicologico deve essere coerente con i tuoi valori, le tue competenze e i tuoi obiettivi.

Oggi assistiamo a molti casi in cui i dipendenti sono scontenti. Quando questo accade possono verificarsi tensioni nel rapporto di lavoro che potrebbero sfociare in uno sciopero. Se le aspettative dei dipendenti fossero soddisfatte (generalmente i dipendenti richiedono aumenti salariali e migliori condizioni di lavoro) non ci sarebbe bisogno di azioni per dimostrare il proprio malcontento.


L’importanza della soddisfazione sul lavoro è approfondita nel corso online Accrescere la propria soddisfazione sul lavoro: strategie e tecniche utili per la gestione nella vita quotidiana.


Caratteristiche principali del contratto psicologico

Il contratto psicologico è importante perché ha un impatto diretto sulla natura delle relazioni tra il datore di lavoro e il dipendente. Un contratto sano è basato sulla fiducia reciproca che consente una gestione più efficace ed efficiente del rapporto di lavoro.

Anche se non è scritto, il contratto psicologico è comunque molto importante. Qualora il rapporto di fiducia si rompesse o le aspettative non venissero corrisposte, si potrebbero creare le basi di un licenziamento da parte del dipendente o del datore di lavoro, perché entrambe le parti (lavoratore e datore di lavoro) hanno delle aspettative, che ovviamente variano da persona a persona.

È importante che le aspettative siano realistiche e che le risorse umane e i manager aiutino i loro impiegati a individuare delle attese realizzabili e non dei sogni astratti che non corrispondono alla realtà aziendale nella quale si è inseriti.

Per esempio, è legittimo aspettarsi che la sicurezza sul luogo di lavoro sia garantita in conformità alle norme di legge vigenti, ma questa stessa sicurezza non potrà essere garantita nel lungo termine perché le normative potrebbero cambiare nel corso degli anni. Lo stesso discorso vale anche per la formazione. Il datore di lavoro dovrà offrire una prospettiva di formazione e sviluppo che sia coerente con le mansioni svolte dal dipendente e non solo con i desideri del collaboratore. Per esempio, una persona assunta come assistente contabile non potrà aspettarsi di ricevere formazione come assistente alle risorse umane.

Contratto psicologico e retribuzione

Nel contratto di lavoro, si trovano informazioni riguardo al ruolo e al livello di inquadramento al quale corrisponde la tua retribuzione. Questo rappresenta già un primo elemento del contratto psicologico, perché se lo stipendio corrisponde alle tue aspettative, ed è un salario che ritieni equo, allora sarai motivato a fare un buon lavoro.

I datori di lavoro, da parte loro, normalmente credono di pagare bene i loro dipendenti e avranno delle aspettative riguardo alla qualità del lavoro svolto ed all’impegno verso il lavoro stesso.

Può capitare, però, che, anche se tecnicamente i termini del contratto di lavoro vengono rispettati, i dipendenti ritengano, per esempio, che i loro salari non siano equi e non rappresentino il valore che attribuiscono al lavoro che stanno facendo.

In questo caso, può accadere che il personale smetta di svolgere il lavoro in modo tale che le attese del datore di lavoro rispetto ad un risultato di buona qualità siano rispettate. A questo punto, sia i datori di lavoro che i dipendenti cominciano ad avanzare delle rimostranze o a inoltrare delle lamentele alle risorse umane creando, in questo modo, una crepa al contratto psicologico iniziale che ne uscirà, perciò, danneggiato.

Rapporti di lavoro e ruolo delle risorse umane

È importante comprendere il rapporto di lavoro in termini di contratto psicologico in quanto fornisce un’idea più profonda delle reazioni emotive e della sensazione di non contare o di non essere valutato come ci si aspetta dal datore di lavoro perché questo potrebbe portare alla rottura del rapporto di lavoro stesso.

Per questo è importante che il datore di lavoro conosca il livello di integrazione, motivazione e soddisfazione dei dipendenti, perché il personale insoddisfatto non è produttivo e in alcuni casi possono aumentare le assenze che potrebbero poi orientare i dipendenti verso altre scelte lavorative.

Data l’importanza del contratto psicologico e l’impatto che può avere sulle prestazioni dei dipendenti e sulla relazione dei dipendenti con i loro datori di lavoro, le risorse umane hanno un ruolo fondamentale da svolgere nel garantire relazioni armoniose con i dipendenti e nell’adottare misure per gestire le tensioni e i conflitti quando si presentano.

Comprendere le esigenze e le aspettative di entrambe le parti è un buon punto di partenza.

Pensa al tuo rapporto di lavoro, come lo descriveresti? Hai delle aspettative che non sono soddisfatte?