Il periodo natalizio è intriso di tradizioni, e tra queste, le poesie di Natale occupano un posto speciale.
In questo articolo, esploreremo una selezione di poesie e filastrocche pensate appositamente per i bambini delle scuole d’infanzia e primaria.
Lasciate che la magia di queste parole arricchisca il vostro spirito natalizio e diventi parte delle vostre celebrazioni in famiglia.
Poesie di Natale per bambini della scuola d’infanzia
Campana piccina
Campana piccina, che attendi lassù,
intona il tuo canto, che nasce Gesù.
O stella, stellina, che brilli lassù,
ravviva il tuo lume, che passa Gesù.
O cuore piccino, che attendi quaggiù,
prepara i tuoi doni, che nasce Gesù.
Albero di Natale di Luisa Nason
Scende a fiocchi la candida neve,
scende lenta, scende sì lieve.
Copre col suo bianco mantello
l’albero verde che sembra più bello.
Esso è tutto coperto di neve,
è tutto imbiancato,
è tutto coperto di neve,
a lei è tutto abbracciato.
La buona novella
Splendete più belle, dolcissime stelle!
Sull’ali dorate, un angelo santo
ci porta Gesù.
È nuovo il suo canto: “Sia pace quaggiù!”
Lettera a Gesù di M. Lodi
Caro Gesù,
dà la salute a Mamma e Papà,
un po’ di soldi ai poverelli,
porta la pace a tutta la terra,
una casetta a chi non ce l’ha
e ai cattivi un po’ di bontà.
E se per me niente ci resta,
sarà lo stesso una bella festa.
Poesie di Natale per la scuola primaria
A di Alberello ben illuminato
A di alberello ben illuminato,
B di balocco tutto infiocchettato,
C di cartoline con tanti auguri,
D di dolcetti un po’ molli un po’ duri,
E di “ecco, ci risiamo!”
F di festa: tomboliamo!
G di guanti nuovi, rossi,
H ssss tutti son fermi, non si son mossi!
I di invitati alla grande cena,
L di luci accese appena,
M di monti, alti, innevati,
N di neve sopra i prati,
O di oro sopra i doni,
P di pacchi con fiocconi,
Q di quanti bimbi buoni!
R di renna che è partita,
S di stella un po’ smarrita,
T di tanti, tanti auguri,
U di uvetta e gusci duri,
V di vini chiari e scuri,
Zitti! Anche i cachi son maturi!
Le candeline accese di Roberto Piumini
Le candeline accese sui rami dell’abete
sembrano tutte liete di vegliar da vicino
dolce sonno di Gesù Bambino.
I gingilli d’argento, le belle arance d’oro,
chiedono fra di loro scampanellando piano:
Ci toccherà la sua piccola mano?
Gli angiolini di cera dalle manine in croce
sussurrano con voce quasi di paradiso:
Se avessimo soltanto un suo sorriso!
E la stella cometa che vide tutto il mondo
dice con un profondo sospiro di dolcezza:
Non vidi mai quaggiù tanta bellezza!
L’alberello di Natale di E. dell’Orso
Un allegro alberello di Natale
si mette all’improvviso a camminare,
afferra con il ramo un valigione
e si dirige in fretta alla stazione.
Prende un biglietto per il Monte Bianco,
poi si sdraia in cuccetta perché è stanco,
i viaggiatori che gli son vicini
gli chiedono di spegnere i lumini.
Quando arriva in montagna l’alberello
scende dal treno con valigia e ombrello.
Deve trovare presto un posticino
sul Monte Bianco, accanto a un altro pino.
-Cos’hai fatto?- gli chiedono i fratelli.
-Chi ti ha abbandonato con tutti quei gioielli?-
-Sono stati i bambini a farmi festa,
mi hanno messo una corona in testa,
ma avevo tanta tanta nostalgia
e ho deciso di venire via.
Volevo i miei monti, le mie stelle,
le favole del vento, così belle,
volevo la vostra compagnia,
ed è per questo che son venuto via-.
-E ora,- gli chiedono gli amici
che di averlo vicino son felici,
-cosa farai con tutti quei lumini?-
-Farò luce, d’inverno, agli uccellini-.
Poesie di Natale d’autore
Le ciaramelle di Gabriele D’Annunzio
Udii tra il sonno le ciaramelle,
ho udito un suono di ninne nanne.
Ci sono in cielo tutte le stelle,
ci sono i lumi nelle capanne.
Sono venute dai monti oscuri
le ciaramelle senza dir niente;
hanno destata ne’ suoi tuguri
tutta la buona povera gente.
Ognuno è sorto dal suo giaciglio;
accende il lume sotto la trave;
sanno quei lumi d’ombra e di figlio;
rischiaran l’acqua su l’orlo del fiasco.
Ci sono tutte le stelle in cielo.
Sono gli occhi del buon Dio bontà.
Ognuno è preso dal suo boccale;
l’acqua risplende di luce vermiglia.
Ecco il cielo, le stelle, le fronde.
Ogni luogo è diventato in festa.
Chinano il capo quei poverelli:
hanno veduto la santa visione.
Chi sa cantare ben canti ora;
chi sa ballare discenda la scala.
Io voglio dormire senza rimpianti
sentendo il sogno nel sogno che avanza.
Canzone di Natale di Gianni Rodari
È notte. Si odono
le stelle canterine
e i bimbi che aspettano
sotto le coperte.
Nella strada luccica
il lume della neve.
La neve è un bianco
lume che si accende.
Sui tetti, nei cortili,
scendono fiocchi bianchi
dal cielo di dicembre
come piccoli angeli.
E’ Natale! Natale!
E i cuori dei bambini
brillano, brilla il cuore
dei bimbi che aspettano.
E il lume della neve
è lume d’argento,
il lume dell’amore
che accende il cuore.
È Natale! Natale!
E i cuori dei bambini
brillano, brilla il cuore
dei bimbi che aspettano.
Il bimbo Gesù
in una grotta povera
dorme tra il bue e l’asinello,
un lume tra le dita.
Il lume è una candela
che brilla e non si spegne:
la luce di un sorriso
che non si spegne mai.
È Natale! Natale!
E i cuori dei bambini
brillano, brilla il cuore
dei bimbi che aspettano.
È Natale! Natale!
E i cuori dei bambini
brillano, brilla il cuore
dei bimbi che aspettano.
Queste poesie di Natale sono solo un assaggio della magia che la stagione può portare. Che tu sia un genitore, un insegnante o un bambino, spero che queste parole accendano la tua fantasia e riempiano il tuo cuore di gioia nel periodo natalizio. Buon Natale a tutti!
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