La dipendenza rappresenta un problema complesso, che può avere gravi conseguenze per la persona dal punto di vista fisico e comportamentale. È quella condizione in cui la vita della persona ruota attorno a ciò da cui si è dipendenti, si tratti di una sostanza o una attività. Ogni altro aspetto di vita della persona, quindi perde di importanza e le varie sfere di vita della persona vengono compromesse.
Le dipendenze si dividono in tradizionali (droghe, alcol) e nuove (ad es. internet, shopping, lavoro).
La dipendenza da gioco d’azzardo rientra nelle nuove dipendenze, cioè in quelle dipendenze in cui ciò da cui si dipende è un’attività. Di per sé, le attività da cui si è dipendenti nelle nuove dipendenze non sono nocive, ma il criterio per poter parlare di dipendenza è rappresentato dal modo in cui le si svolge. Il limite sulla cui base si può discriminare quanto un’attività venga svolta nei limiti della norma e il fatto che venga svolta in modo dipendente è rappresentato dall’avere la necessità di svolgerle e concentrarsi solo su esse, escludendo qualsiasi altra attività, con la conseguente compromissione delle altre sfere della vita.
LA DIPENDENZA DA GIOCO D’AZZARDO
Il gioco, come per le altre attività da cui si può essere dipendenti, di per sé, non è dannoso. Anche in questo caso, la differenza la fa il modo in cui si gioca.
Il gioco viene definito “d’azzardo” sulla base di due elementi: giocare investendo del denaro e il fatto che l’esito del gioco sia affidato alla sorte.
Nella dipendenza da gioco d’azzardo, o gambling, si possono riscontrare gli stessi meccanismi presenti nelle altre dipendenze. Così come nelle dipendenze in generale, anche nella dipendenza da gioco d’azzardo la vita della persona ruota attorno a ciò da cui si è dipendenti, quindi al gioco. La persona dipendente dal gioco d’azzardo è completamente assorbita dal gioco e tralascia qualsiasi altro aspetto della sua vita (familiare, lavorativa, sociale), investendo una enorme quantità di tempo e denaro nel gioco, più di quanto avesse preventivato inizialmente.
La persona dipendente dal gioco d’azzardo trae gratificazione dal giocare e, man mano che aumenta la durata della dipendenza, ha bisogno di investire una maggiore quantità di denaro nel gioco per aumentare lo stato di eccitazione desiderata. Tenta, inoltre, di ridurre da sola o controllare la quantità di tempo e di denaro investita nel gioco, senza riuscirci e quando cerca di farlo è irrequieta. Quando perde torna a giocare per tentare di recuperare le somme di denaro perse, ma senza successo, arrivando, così, a indebitarsi. Mente, inoltre, a chi le sta intorno, negando di avere problemi o inventando scuse per la sua assenza da casa o dice di stare lavorando da casa, mentre gioca online. Mente anche a coloro i quali chiede denaro in prestito (denaro che è convinta di poter restituire proprio con le vincite successive). In questo modo, la persona dipendente dal gioco d’azzardo, mette a repentaglio le relazioni con le persone significative per lei e anche la possibilità di portare avanti il proprio lavoro.
LE TRE FASI DELLA DIPENDENZA DA GIOCO D’AZZARDO
Nella dipendenza da gioco d’azzardo, il giocatore patologico attraversa tre fasi: la fase vincente, la fase perdente e la fase della disperazione.
La fase vincente è quella in cui il giocatore inizia a giocare; in questa fase si alternano vincite e perdite, ma il pensiero della persona è un polarizzato, si focalizza, cioè, solo sulle vincite, senza considerare le perdite. Per questo motivo il giocatore si sente entusiasta, euforico ed è, quindi, incentivato a giocare sempre più sia in termini di tempo che di denaro.
Nella fase perdente, il giocatore continua a giocare. È la fase in cui perde sempre più spesso. Se ne rende conto, si arrabbia per questo e presenta cambiamenti dal punto di vista psicologico e comportamentale, chiudendosi in se stesso. Attribuisce la colpa delle perdite alla sfortuna. Si indebita per recuperare le somme di denaro perse; inizia ad avere problemi a casa, visto che i familiari cominciano ad accorgersi del fatto che manchi denaro. Il giocatore mente a chi gli sta intorno.
La fase della disperazione è quella in cui il giocatore ormai rimane solo, perde tutto ciò che ha nella sua vita (legami familiari, relazioni interpersonali e lavoro). In altre parole è la fase in cui arriva a toccare il fondo. Questa, però, è anche la fase in cui il giocatore ha la possibilità di chiedere aiuto, proprio perché si rende conto della condizione in cui si trova.
IL TRATTAMENTO DELLA DIPENDENZA DA GIOCO D’AZZARDO
La dipendenza da gioco d’azzardo può essere trattata, come le altre dipendenze, all’interno dei SE.R.D. (Servizi per le dipendenze) attraverso colloqui di psicoterapia e/o lavori in gruppo di auto-aiuto. Il suo trattamento della dipendenza da gioco d’azzardo rientra nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), quindi è garantito dal Sistema Sanitario Nazionale.