GUARDA I NOSTRI CORSI GRATUITI >>> ISCRIVITI SENZA IMPEGNO

Tutto quello che devi sapere sulla Partita IVA nel 2024: scadenze e costi

Tutto quello che devi sapere sulla Partita IVA nel 2024: scadenze e costi

Con l’avvicinarsi del nuovo anno, molti aspiranti imprenditori si pongono la domanda cruciale: quando è necessario aprire una Partita IVA e quali sono i costi da affrontare? In questa guida, esploreremo in dettaglio i tempi e i requisiti per l’apertura di una Partita IVA nel 2024, oltre a fornire una panoramica completa dei costi associati a questo passaggio fondamentale per chi desidera avviare la propria attività.

Guida alla partita IVA nel 2024

Aprire una Partita IVA è un passo importante per chi desidera avviare un’attività professionale o imprenditoriale nel 2024. Tuttavia, è essenziale comprendere quando diventa obbligatorio e quali sono i costi associati a questa operazione.

Contrariamente a quanto talvolta si pensi, non è solo superando la soglia dei 5.000 euro che si rende necessaria la sua apertura. Qualsiasi attività economica svolta in modo abituale e continuativo, indipendentemente dall’ammontare del reddito, ne richiede l’apertura.

Costi da considerare

La procedura di apertura della Partita IVA può comportare costi che vanno oltre il semplice pagamento della tassa di registrazione. È importante considerare anche:

  1. Costi Amministrativi: includono i costi per l’assistenza legale o contabile necessaria per compilare e presentare la documentazione richiesta.
  2. Contributi Previdenziali e Fiscali: i titolari di Partita IVA sono tenuti a versare i contributi previdenziali e fiscali, che possono variare a seconda del regime fiscale scelto e del reddito previsto.
  3. Costi di Gestione: potrebbero essere necessari investimenti in strumenti e risorse per gestire la contabilità, la fatturazione e altre attività amministrative.

È fondamentale essere consapevoli di questi costi e pianificarli accuratamente prima di avviare la procedura di apertura della Partita IVA nel corso del 2024. Ignorare questa fase o avviarla in modo inadeguato potrebbe comportare sanzioni fiscali e contributive significative.

Composizione e normative

La Partita IVA è un codice numerico fondamentale per identificare una persona fisica o una società impegnate in un’attività professionale o imprenditoriale. È composta da 11 numeri, suddivisi così:

  • I primi sette numeri identificano il titolare.
  • I successivi tre numeri designano l’Ufficio delle Entrate.
  • L’undicesimo numero ha una funzione di controllo.

Quando aprirla e a chi chiedere aiuto

Il contribuente deve aprirla all’avvio dell’attività e chiuderla solo quando necessario, sempre con il supporto di un commercialista per evitare errori.

E’ un obbligo per tutti coloro che svolgono un’attività in forma autonoma, sia che agiscano individualmente che attraverso una società. Questo riguarda i liberi professionisti e le imprese che forniscono servizi o beni.

In breve, deve essere aperta da lavoratori autonomi e imprenditori che offrono servizi o beni e non hanno un rapporto di lavoro dipendente.

L’apertura della partita IVA comporta l’obbligo di emettere fatture per regolare i compensi per i servizi resi o i beni venduti. Le fatture sono un requisito essenziale per gli adempimenti IVA e servono a determinare il reddito dell’impresa o del lavoro autonomo.

Quando è d’obbligo

L’apertura della partita IVA diventa obbligatoria quando un’attività viene svolta in modo professionale e abituale, anche se non esclusivamente. Questo vale sia per chi lavora singolarmente che per chi si avvale di collaboratori.

Quando si inizia a svolgere un’attività in modo abituale e continuativo, anche senza un volume di compensi significativo o un certo numero di giorni lavorativi, è necessario aprire la partita IVA. Tuttavia, non tutte le attività economiche richiedono l’apertura immediata della partita IVA, poiché ognuna ha caratteristiche diverse.

L’Agenzia delle Entrate chiarisce che per “abitualità” si intende un’attività che si ripete costantemente nel tempo, richiedendo un impegno intellettuale o materiale. La predisposizione dei mezzi necessari per svolgere l’attività viene considerata come abituale, come ad esempio la pubblicità su riviste o internet.

Contrariamente a quanto spesso si crede, non è il superamento di specifiche soglie di ricavi, come i 5.000 euro, a determinare l’obbligo di aprire la partita IVA. Il principio fondamentale è l’abitudine e la continuità nell’esercizio dell’attività.

Per il lavoro occasionale?

C’è una diffusa convinzione errata che il lavoro autonomo occasionale possa esonerare dall’obbligo di aprire una partita IVA. Tuttavia, la disciplina relativa al lavoro occasionale, regolamentata dall’articolo 2222 del Codice Civile e da circolari dell’INPS, si applica solo a attività autonome non soggette a vincoli di coordinamento da parte del committente e che sono saltuarie ed episodiche.

Il lavoro occasionale riguarda attività che non vengono svolte in modo continuativo nel tempo. Ad esempio, uno studente che offre ripetizioni di matematica durante i mesi estivi sta eseguendo un lavoro occasionale. La caratteristica fondamentale di questo tipo di lavoro è la sua natura saltuaria e la mancanza di continuità nel tempo.

Come aprire una partita Iva

Per aprire la partita Iva, è necessario seguire questi passaggi:

  1. Compilazione del modulo: Per le persone fisiche, è richiesto il Modello AA9/12; per le società, il Modello AA7/10.
  2. Presentazione entro 30 giorni: Il modulo deve essere presentato entro 30 giorni dall’avvio dell’attività professionale o di impresa.
  3. Modalità di presentazione: È possibile presentare il modulo telematicamente tramite i canali dell’Agenzia delle Entrate oppure in formato cartaceo, personalmente o tramite delega presso gli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate.
  4. Individuazione del codice Ateco: Nel momento dell’apertura della partita Iva, è necessario individuare il corretto codice Ateco relativo all’attività professionale o economica che si intende svolgere.
  5. Assenza di costi: L’apertura della partita Iva non comporta alcun costo se effettuata personalmente online o presso gli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate.

LEGGI ANCHE:

Consigli per prevenire il Burnout da lavoro e gestire la tua Partita IVA senza stress