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Tiroidite di Hashimoto: cause, sintomi e trattamenti

Tiroidite di Hashimoto: cause, sintomi e trattamenti

La Tiroidite di Hashimoto, nota anche come tiroidite cronica o tiroidite auto-immune, è un’infiammazione della tiroide causata da un processo auto-immune. In questa condizione, il sistema immunitario identifica erroneamente la tiroide come un elemento estraneo e la attacca. Questo disturbo è definito “cronico” poiché una volta iniziato, il processo non può risolversi spontaneamente e persiste per tutta la vita.

Tiroidite di Hashimoto: quanto è comune questo disturbo?

La Tiroidite di Hashimoto è ampiamente diffusa nella popolazione. È la forma più comune di tiroidite e una delle patologie endocrine più frequenti in assoluto. Inoltre, rappresenta la principale causa di ipotiroidismo.

Le cause

Come per molte patologie autoimmuni, le cause specifiche che innescano il processo patologico della Tiroidite di Hashimoto non sono completamente comprese. È noto che la comparsa della malattia è il risultato di una combinazione di fattori, tra cui una predisposizione genetica e l’esposizione a fattori ambientali non ancora completamente definiti. Di conseguenza, non è possibile prevedere né prevenire lo sviluppo della malattia, e non esistono condotte o comportamenti particolari che possano influenzarla in modo significativo.

I sintomi

Di per sé, la Tiroidite di Hashimoto non rappresenta una condizione pericolosa. Infatti, può rimanere asintomatica e del tutto innocua per lunghi periodi di tempo. Tuttavia, nel corso del tempo, l’infiammazione persistente della tiroide può causare un accumulo progressivo di danni e, in una certa percentuale di casi, può portare all’insorgenza dell’ipotiroidismo, ovvero una riduzione nella produzione degli ormoni tiroidei. Quando il deficit diventa significativo, possono comparire sintomi e segni tipici dell’ipotiroidismo, tra cui:

  • Stanchezza
  • Sonnolenza
  • Deficit di memoria e di concentrazione
  • Peggioramento dell’umore
  • Riduzione della frequenza cardiaca
  • Stitichezza

Come diagnosticarla

La diagnosi della Tiroidite di Hashimoto si basa su diversi metodi:

  • Ecografia della tiroide: Questa tecnica permette, nella maggior parte dei casi, di individuare la presenza della tiroidite. L’infiammazione cronica diffusa altera l’immagine della ghiandola, rendendola più disomogenea del normale. Tuttavia, queste alterazioni ecografiche non forniscono informazioni chiare sulla funzionalità tiroidea e vengono ripetute periodicamente per monitorare eventuali noduli tiroidei anziché la tiroidite stessa.
  • Anticorpi anti-tiroide: Questi anticorpi indicano l’aggressione della tiroide da parte del sistema immunitario e sono generalmente elevati nei casi di tiroidite cronica. Anche se questi valori possono variare nel tempo, rimangono solitamente alti per tutta la vita e non forniscono indicazioni sulla gravità dell’infiammazione.
  • Esami di funzionalità tiroidea: Questi esami sono fondamentali per valutare lo stato di salute della tiroide. Consentono di determinare se la ghiandola funziona normalmente nonostante l’infiammazione o se è stato danneggiata al punto da causare ipotiroidismo. Sono importanti anche per il monitoraggio nel tempo, poiché possono individuare eventuali peggioramenti che non possono essere previsti.

Possibili trattamenti

Quando la tiroide non è più in grado di produrre quantità sufficienti dei propri ormoni a causa del danno accumulato nel tempo, diventa necessario un trattamento. È lo specialista in Endocrinologia a valutare se e quando iniziare questo trattamento, basandosi sull’analisi della funzionalità tiroidea.

Il trattamento potrebbe consistere nell’assunzione orale di ormone tiroideo, chiamato Levo-tiroxina, che è praticamente identico alla forma naturale e indistinguibile da essa. Questa aggiunta di ormone tiroideo dall’esterno è considerata un “trattamento sostitutivo“. In altre parole, non risolve l’infiammazione né migliora lo stato di salute della tiroide, ma compensa efficacemente il deficit di produzione ormonale in modo che l’organismo non percepisca differenze rispetto alla situazione normale.

Consigli utili

In linea di massima, la tiroidite di per sé non richiede aggiustamenti significativi dello stile di vita. È tuttavia consigliabile sottoporsi a controlli periodici per monitorare la funzionalità tiroidea e eseguire ecografie della ghiandola.

Un’attenzione maggiore è raccomandata per le donne in età fertile che stanno pianificando una gravidanza. Durante questo periodo, sono previsti più frequenti controlli e talvolta modifiche nel trattamento.

Per quanto riguarda dieta e integratori, non ci sono evidenze scientifiche chiare che suggeriscano l’utilità di adottare particolari abitudini alimentari.

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