Uno studio condotto dall’Università di Oxford rivela che la prevenzione delle demenze è possibile per la maggior parte delle persone, con la potenzialità di evitare fino al 70% dei casi.
Questa scoperta emergente è fondamentale, considerando che in Italia oltre un milione di individui convive con diverse forme di demenza. I risultati dello studio, pubblicati sulla rivista Nature Human Behaviour, evidenziano 62 fattori di rischio prevenibili che, se adeguatamente gestiti, potrebbero portare a una significativa riduzione delle incidenze di demenza.
Fattori di rischio e prevenzione
L’indagine ha coinvolto più di 344.000 cittadini britannici seguiti per una media di quindici anni, identificando 62 fattori di rischio prevenibili presenti in quasi il 73% dei casi di demenza. Contrariamente alla convinzione comune che le demenze siano parte inevitabile dell’invecchiamento, lo studio sottolinea l’importanza di adottare uno stile di vita sano per abbassare le probabilità di sviluppare tali patologie.
Comportamenti salutari
Tra i comportamenti salutari identificati, la riduzione della vita sedentaria, evitare il riposo eccessivo (meno di 7 ore o più di nove) sono essenziali. Inoltre, il controllo dello stress, la gestione delle tensioni emotive e il mantenimento di relazioni sociali possono contribuire a ridurre il rischio di demenza. L’importanza di una corretta idratazione e l’adozione di uno stile di vita attivo emergono come elementi cruciali nella prevenzione.
Debolezza muscolare e condizioni mediche
La presa debole della mano, la debolezza muscolare e la presenza di condizioni mediche come il diabete o un ictus precedente risultano essere tra i fattori di rischio più significativi. Tuttavia, gli esperti sottolineano che uno stile di vita sano, che include l’attività fisica regolare e una dieta equilibrata, può ridurre notevolmente questi rischi.
Demenze:influenza dei fattori socioeconomici
Il contesto socioeconomico gioca un ruolo rilevante nella prevenzione delle demenze. La disoccupazione o un basso reddito possono contribuire per il 13,5% alle probabilità di sviluppare la malattia. Inoltre, la solitudine e l’isolamento sociale sono fattori cruciali da considerare nella promozione della salute mentale.
In definitiva, l’importanza della prevenzione delle demenze è sottolineata dai risultati dello studio dell’Università di Oxford. La consapevolezza dei 62 fattori di rischio prevenibili fornisce un quadro completo per adottare stili di vita salutari e ridurre significativamente il carico di demenze nella società.
La promozione di abitudini quotidiane più sane può rappresentare una soluzione concreta e accessibile per molti individui, contribuendo a migliorare la qualità della vita e a ridurre l’impatto sociale ed economico delle demenze.
Affidarsi agli esperti: garanzia di diagnosi precise e supporto adeguato
L’importanza di consultare esperti in presenza di sintomi o dubbi di demenza è cruciale. Solo un approccio professionale può garantire una diagnosi precisa e tempestiva, consentendo un intervento precoce per migliorare la qualità di vita del paziente. Gli specialisti possono fornire supporto emotivo e consigli utili per affrontare la malattia, coinvolgendo anche familiari nel processo di cura.
Ricerca promettente: speranze per il futuro nella lotta contro le demenze
La ricerca in corso offre prospettive entusiasmanti per il futuro nella lotta contro le demenze. Avanzamenti nelle neuroscienze, terapie farmacologiche innovative e nuove strategie di intervento aprono la strada a trattamenti più efficaci. Questi progressi promettono non solo una migliore gestione dei sintomi, ma anche la possibilità di rallentare o prevenire lo sviluppo delle demenze. L’impegno continuo nella ricerca scientifica offre speranze concrete per un futuro con maggiori opzioni terapeutiche e una riduzione dell’impatto sociale delle demenze.
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