Oggi tutto è a portata di clic: nella storia dell’umanità non è mai stato così facile avere accesso alla soddisfazione dei nostri desideri, eppure, anziché renderci più felici, quest’abbondanza è diventata un fattore di stress, che contribuisce all’aumento dei tassi di dipendenza, depressione e ansia, e tutto questo con un solo obbiettivo : la constante ricerca della felicità, che porta alla constante ricerca della gratificazione della dopamina. In questo articolo cercherò di approfondire sull’argomento.
La dopamina è un neurotrasmettitore, cioè una molecola responsabile del trasporto di un messaggio dai neuroni che la producono alle altre cellule. Ecco perché è coinvolta in numerosi processi, come il controllo del movimento, la memoria, la ricompensa cerebrale (il meccanismo nel nostro cervello che rafforza la nostra capacità di ripetere un comportamento) e l’apprendimento. Influenza inoltre numerose funzioni esterne al cervello, come la motilità gastrointestinale, il rilascio di ormoni, la pressione sanguigna e perfino l’attività delle cellule del sistema immunitario.
La ricerca della gratificazione della dopamina si riferisce alla tendenza a cercare attività o situazioni che attivino il sistema di ricompensa del cervello, rilasciando dopamina e generando sensazioni di piacere o soddisfazione. Questo comportamento indotto dalla dopamina può essere naturale e sano, ma può anche portare alla dipendenza o a una ricerca eccessiva del piacere.
La ricerca della gratificazione dopaminergica può essere positiva se indirizzata verso attività come trascorrere del tempo con i propri cari, dedicarsi ad hobby, fare esercizio fisico o dedicarsi ad attività creative.
Tuttavia, la ricerca costante della gratificazione della dopamina, soprattutto attraverso attività malsane o artificiali, può portare a problemi come dipendenze (da droga, alcol, cibo spazzatura, gioco d’azzardo, social media, ecc.), stress, ansia e burnout.
Che Effetto ha la Dopamina sul Nostro Cervello?
La stessa molecola che ci spinge ad usare app che procurano piacere immediato ci spinge anche ad apprezzare cose che richiedono molto impegno.
La dopamina vieni rilasciata come risposta, è il messaggero chimico del cervello che elabora le ricompense e ci spinge a cercarle. Quando qualcosa ci fa sentire bene (che si tratti di cibo, droghe o like su Instagram), la dopamina ci spinge a volerne di più, a volte fino al punto di creare dipendenza.
Dopamina, Dipendenze e Motivazione
La dipendenza da dopamina non è una condizione clinicamente riconosciuta. Il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, Quinta Edizione (DSM-5), non include la dipendenza da dopamina tra i disturbi diagnosticabili, poiché la dipendenza è definita da comportamenti compulsivi e perdita di controllo, piuttosto che dalla dipendenza da un singolo neurotrasmettitore.
La dopamina svolge un ruolo chiave nella dipendenza perché, anziché essere semplicemente una sostanza chimica che induce piacere, funge da motivatore. Fondamentale per il sistema di ricompensa del cervello, la dopamina rafforza le ricompense e anticipa le gratificazioni future, rafforzando così i modelli comportamentali.
La dopamina è la responsabile delle nostre dipendenze, sia quelle gravi che quelle meno gravi. D’altro canto , le droghe aumentano la quantità di dopamina nel sistema di ricompensa del cervello, producendo uno stato di piacere che rafforza il nostro uso continuato. Qualcosa di simile accade con quelli meno dannosi, come i dolci o il cibo spazzatura.
Il comportamento di ricerca della dopamina è la ricerca ripetuta di attività che inducano il rilascio di dopamina, rafforzando così le abitudini legate al piacere e alla ricompensa.
Poiché il cervello, sotto l’influenza di attività che creano assuefazione, tende a privilegiare il piacere a breve termine rispetto al benessere a lungo termine, questo schema aiuta a spiegare comportamenti di dipendenza rischiosi, tra cui la dipendenza dal sesso, dall’alcol, dalla droga, i disturbi alimentari e le dipendenze digitali.
Inoltre, non ogni persona reagisce allo stesso modo a queste dipendenze. Il motivo è che non tutti proviamo lo stesso piacere quando mangiamo, ad esempio, una torta. Uno studio scientifico sostiene che ciò sia dovuto al numero di recettori a cui si lega la dopamina.
La dipendenza dalla dopamina per il piacere può ostacolare la capacità di godersi attività più semplici, ridurre la capacità di affrontare le sfide e creare una dipendenza da ricompense esterne.
Dipendenza dal Sesso
La dipendenza dal sesso si riferisce all’impegno o alla partecipazione compulsiva all’attività sessuale – con particolare attenzione ai rapporti sessuali – nonostante le conseguenze dannose. La dipendenza dal sesso, o ipersessualità, è estremamente pericolosa e causa problemi relazionali a numerose persone.
L’orgasmo rilascia dopamina e attiva i centri del piacere nel cervello. Pertanto, la dipendenza dal sesso ha molto a che fare con il rilascio di dopamina. Una persona dipendente dal sesso continua a cercare attività sessuali per provare lo stesso livello di soddisfazione.
Col tempo, il sistema di ricompensa del cervello si desensibilizza sempre di più, richiedendo un uso più attivo del comportamento sessuale per ottenere la stessa risposta dopaminergica. La ricerca di una maggiore stimolazione porta alla formazione di dipendenza, quando la persona attribuisce ai comportamenti sessuali una priorità maggiore rispetto ad altri aspetti significativi della propria vita.
La Dopamina è Collegata a Numerose Malattie
Ma non tutto è gioia. La dopamina è inoltre collegata a numerose malattie psichiatriche e neurologiche.
Quando abbiamo un eccesso di dopamina possono manifestarsi disturbi come la schizofrenia o il disturbo bipolare.
Quando la quantità di dopamina diminuisce, si verificano disturbi depressivi maggiori, disturbi da deficit di attenzione e iperattività, morbo di Huntington e neuro degenerazione associata all’HIV-1 e morbo di Parkinson.
Come Capire se si ha Poca Dopamina?
Il deficit di dopamina può comportare una vasta gamma di conseguenze, sia a livello fisico sia di manifestazioni psichiche. Per quanto riguarda la prima tipologia di sintomi, la carenza di dopamina può causare rigidità muscolare, difficoltà nel movimento e tremito.
Da un punto di vista psichico, invece, la scarsa produzione di questo neurotrasmettitore può incidere negativamente sull’umore della persona, favorendo anche la comparsa dei segnali tipici delle sindromi depressive quali:
- scarsa motivazione
- disturbi della concentrazione e dell’attenzione
- disturbi del sonno
- problemi di memoria
- compromissione della salute mentale in generale.
Si ritiene, inoltre, che possa esistere una correlazione tra le anomalie nella sintesi di ormoni, tra cui appunto la dopamina, e lo sviluppo di patologie psichiche quali, ad esempio, il disturbo bipolare.
Cosa Succede se si ha Troppa Dopamina?
Anche un livello troppo elevato di dopamina può compromettere le funzioni del sistema nervoso. Un suo eccesso può alterare infatti la normale trasmissione dei segnali cerebrali e interferire così con la capacità di controllare i movimenti, favorendo la comparsa di tic e gesti involontari.
Inoltre, un surplus dopaminergico può avere ripercussioni negative sulle capacità cognitive. Può causare problemi di concentrazione, sensazioni di ansia e azioni compulsive. Tali conseguenze derivano da un’eccessiva attivazione dei recettori della dopamina nel cervello, interferendo con le usuali capacità cognitive e comportamentali.
Un’eccessiva attività dopaminergica nei circuiti mesolimbici, che hanno il compito di controllare le sensazioni di piacere e di ricompensa, può causare, come si è accennato, tendenze alla dipendenza e condizioni psicotiche, quali la schizofrenia. Queste condizioni si manifestano con deliri, allucinazioni e un distacco dalla realtà: sintomi che possono peggiorare a causa di una sovra stimolazione dei recettori dopaminergici.
Conclusione
La dopamina è un buon servitore ma un cattivo padrone. Quando è perfettamente bilanciata, ti senti soddisfatto e motivato. Il problema sorge quando cedi alle tentazioni della dopamina a basso costo che ti soddisfa solo momentaneamente e ti spinge a cercarne un’altra dose. Questo può portare facilmente alla dipendenza dai social media, dallo shopping online o dai videogiochi. È più salutare limitare queste attività e sostituirle con fonti più benefiche di dopamina, come l’esercizio fisico, la meditazione o il trascorrere più tempo offline.
Bibliografia:
- Dopamina. La Chimica dei Desideri. Cos’è e come funziona la molecola che decide di chi ci innamoriamo e cosa desideriamo, e che determina il nostro futuro . Daniel Z. Lieberman, Michael E. Long ( Autori ).
- Principles of Neural Science di Eric Kandel.
- La mente alterata. Cosa dicono di noi le anomalie del cervello di Eric R. Kande