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Sicurezza e prevenzione: difendersi da un’aggressione quando si è in auto

Sicurezza e prevenzione: difendersi da un’aggressione quando si è in auto

Prendiamo spunto dai sempre più numerosi episodi di cronaca che vedono come sfortunati protagonisti conducenti di auto e moto, per proporre alcune piccole ma importanti regole da seguire per prevenire e ridurre il rischio di un’aggressione a scopo di rapina o sequestro mentre si è alla guida di un mezzo di trasporto a due o quattro ruote.

1. Siate creativi.

Cercate di variare i percorsi abituali e, se possibile, cambiate ogni tanto mezzo di trasporto per disorientare eventuali pedinatori.

2. Pensate sempre ad una via di fuga.

Quando siete incolonnati nel traffico lasciate almeno un metro di distanza dal veicolo che vi precede per poter sterzare ed uscire facilmente dalla fila, non rimanendo così incastrati tra le auto in balia di un eventuale aggressore.

3. Aguzzate la vista.

Controllate, con moderata frequenza, gli specchietti retrovisori per accertarvi che non vi siano inseguitori e ponete attenzione ai veicoli, soprattutto a due ruote, che cercano di accostarsi insistentemente al vostro ed i cui occupanti mostrino particolare interesse a voi o ai gioielli che indossate (orologi, bracciali, collane, ecc.).

4. Fate tanto rumore.

Se avete il sospetto che qualcuno stia per aggredirvi, non aspettate conferme, agite subito suonando insistentemente il clacson del vostro veicolo: attirerete l’attenzione di chi vi è intorno, mettendo così in difficoltà l’eventuale aggressore che si troverà costretto a desistere dal suo intento criminoso per evitare di essere scoperto.

5. Squarciate l’oscurità.

Come tutti i predatori, gli aggressori agiscono nell’ombra e sfuggono la luce. Installate dei faretti dotati si accensione con sensore di movimento in corrispondenza dell’entrata del garage o del cancello d’ingresso della vostra abitazione in modo da illuminare abbondantemente l’area circostante. Fatelo soprattutto se abitate in una villa o in una casa isolata.

 

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6. Utilizzate la tecnologia – 1.

Motorizzate porte e cancelli, da comandare a distanza per evitare di fermarsi e, soprattutto, di scendere dal veicolo per procedere alla loro apertura, esponendovi così al rischio di un’aggressione senza la protezione dell’autovettura e precludendovi una possibilità di fuga con il vostro veicolo, auto o moto che sia.

7. Utilizzate la tecnologia – 2.

Fate installare sul vostro veicolo un antifurto satellitare con sistema antirapina dotato di “pulsante panico” e “pulsante di allarme”m che in caso di necessità possono essere premuti per allertare la centrale operativa attiva 24 ore su 24, la quale potrà contattare le forze dell’ordine per un controllo ed inviarvi un messaggio per verificare cosa sta accadendo, o addirittura localizzare il vostro cellulare e quindi la vostra posizione.

8. Seguite il vostro “sesto senso”.

Le migliori armi di prevenzione e difesa da un’eventuale aggressione sono i nostri sensi. Impariamo a svilupparli e soprattutto ad ascoltarli, difficilmente ci tradiranno. Se notate un veicolo non abituale sostare in prossimità dell’ingresso della vostra abitazione, non indugiate, allontanatevi e chiamate le Forze dell’Ordine. Se qualcosa o qualcuno vi insospettisce ascoltate i segnali che vi manda il vostro “sesto senso”.

9. Non fate l’errore di considerare la vostra auto una fortezza inespugnabile.

Quando siamo nella nostra auto, fermi o in movimento, ci sentiamo in una sorta di “comfort zone”, un’area nella quale nulla può toccarci e metterci in pericolo. Ma non è così. L’auto ha dei punti deboli e a meno che non sia blindata, può essere attaccata ed “espugnata” con estrema facilità. Pensate ai finestrini che sono frangibili e possono rappresentare una facile via d’accesso per un aggressore. Ma l’auto, come anche un mezzo a due ruote, ha una eccezionale caratteristica: è mobile e, quindi, può spostarsi velocemente per sfuggire ad un’aggressione.

10. La miglior difesa: la fuga!

Difendersi da un’aggressione, contrastando la violenza di un predatore, non è semplice e comporta sempre conseguenze spiacevoli, sia fisiche che psicologiche. Confrontarsi con un aggressore, spesso esperto nelle “arti” criminali, determinato e risoluto, richiede esperienza e conoscenza di tecniche di autodifesa, nonché consapevolezza delle proprie capacità di reazione e dei propri limiti, che non sono patrimonio di tutti. E allora dobbiamo assolutamente cercare di evitare lo scontro fisico, adottando soluzioni alternative che vedono nella fuga la miglior via di salvezza, unitamente e direi preliminarmente, ad una attenta attività di prevenzione che ci metta nella condizione di evitare tutte quelle situazioni di potenziale pericolo per noi e per i nostri cari.

Essere attenti e prudenti non significa essere paranoici, ma solo aver cura di sé e della propria vita.