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San Nicola e la leggenda di Babbo Natale: un viaggio nella storia delle tradizioni natalizie

San Nicola e la leggenda di Babbo Natale: un viaggio nella storia delle tradizioni natalizie

Le radici della figura di Babbo Natale affondano nel IV secolo con la figura di San Nicola, un vescovo venerato per la sua generosità e dedizione al bene. La tradizione vuole che San Nicola abbia compiuto atti di carità, donando una dote a tre ragazze povere per evitare che cadessero nella prostituzione e salvando altresì tre fanciulli.

 La sua festa, celebrata il 6 dicembre, inizialmente prevedeva lo scambio di doni, una pratica ancora in corso in Paesi come i Paesi Bassi, la Germania, l’Austria e alcune regioni italiane.

L’evoluzione della tradizione: da Samichlaus a Santa Claus

Nel corso del Medioevo, l’usanza di celebrare San Nicola si è diffusa in Europa, ma nei Paesi protestanti ha perso l’aspetto cattolico del vescovo, conservando comunque il ruolo benefico con nomi come Samichlaus, Sinterklaas o Santa Claus.

L’immagine dell’uomo panciuto con la barba bianca e il sacco di regali, com’è universalmente riconosciuto oggi, ha preso forma in America grazie alla poesia scritta da Clement C. Moore nel 1822.

San Nicola: storia di un vescovo storicamente documentato

San Nicola, a differenza di Babbo Natale, è una figura storicamente documentata. Nato a Patara nel 270, fu vescovo di Myra, in Licia, l’odierna Turchia. Nonostante la mancanza di dettagli storici certi sulla sua vita, gli indizi archeologici confermano la sua esistenza, con il suo nome presente nelle liste dei partecipanti al Concilio di Nicea del 325.

La vita enigmatica di San Nicola

La vita di San Nicola è avvolta nel mistero, ma le biografie, anche se spesso arricchite con elementi presi da altre vite di santi, narrano la sua infanzia come figlio unico di genitori ricchi. Sin da piccolo, avrebbe manifestato segni di santità, come il poppare una sola volta al giorno nei giorni di mercoledì e venerdì per rispettare l’astinenza cristiana.

Dalla morte alla leggenda: il culto di questo santo

A differenza di morti spettacolari da martire, San Nicola sarebbe morto tranquillamente di vecchiaia tra il 345 e il 352. Anche dopo la sua morte, la sua figura rimase un punto di riferimento per la comunità, difendendola addirittura dai suoi resti attraverso un olio profumato dai poteri miracolosi.

San Nicola, patrono dei marinai bizantini

La fama di questo Santo si espanse tra il VII e l’VIII secolo quando divenne il patrono dei marinai bizantini, trasformandosi da santo locale a figura di rilevanza internazionale. Il suo culto si diffuse lungo le rotte marittime del Mediterraneo, raggiungendo città come Roma, Gerusalemme, Costantinopoli, e successivamente, la Russia e l’Occidente.

Leggende e simboli: San Nicola e i bambini

La leggenda include episodi famosi, tra cui la storia delle tre fanciulle a cui donò sacchi d’oro come dote, conferendogli la fama di generoso dispensatore di doni. La sua connessione speciale con i bambini è sottolineata da una storia medievale in cui salva tre ragazzi trucidati da un’oste e sua moglie, riportandoli in vita dalla salamoia.

San Nicola in Italia: tra Bari e Venezia

Il culto di San Nicola ha radici profonde anche in Italia, con città come Bari e Venezia che vantano il possesso delle sue reliquie. Nel 1087, i baresi portarono via le ossa del santo da Myra, seguiti dai veneziani circa dieci anni dopo. Le analisi del DNA condotte nel 1992 hanno confermato che i resti appartengono alla stessa persona, gettando luce su una delle figure più enigmatiche della storia cristiana.

Nuovi capitoli di mistero: ricerche archeologiche

Recenti scoperte in Turchia hanno aggiunto ulteriori misteri alla storia di San Nicola, aprendo nuovi capitoli nella ricerca della sua sepoltura. Nonostante ciò, la figura di San Nicola rimane un simbolo di generosità e altruismo, e la sua eredità continua a vivere attraverso le tradizioni natalizie che oggi associamo a Babbo Natale.

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