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Bugie e menzogne: come riconoscerle

Bugie e menzogne: come riconoscerle

Le persone dicono le bugie per cause diverse: per evitare una punizione, proteggere la propria immagine, proteggere la sensibilità altrui, darsi importanza, ispirare compassione, sedurre o sminuire l’altro.

Le regole di Walters per riconoscere le bugie

Partendo dal presupposto che non è possibile formulare due pensieri contemporaneamente, si può dire che mentire implica un grande dispendio di energie. Infatti, obbliga a tenere insieme molte cose tra loro contraddittorie. È, quindi, necessario pensare alla scelta delle parole giuste per rendere la bugia più credibile e c’è il timore di farsi scoprire.

È possibile smascherare le bugie se si decodificano le incoerenze tra i vari elementi della comunicazione: corpo, viso, tono di voce e parole.

Stan Walters, studioso della “menzogna” di fama mondiale, conosciuto anche come “The Lie Guy“, ha enunciato alcune regole per decifrare i segnali della comunicazione:

  1. Individuare la costante della persona osservata.
    È necessario identificare il comportamento consueto di una persona e il suo repertorio di gesti e parole. Quando mentiamo siamo in qualche misura diversi da quando diciamo la verità. Ad esempio alcuni gesticolano quando parlano e la loro costante quindi è gesticolare. Un cambiamento improvviso nei gesti potrebbe essere significativo perché rappresenta uno scarto dalla norma.
  2. Registrare i comportamenti.
    È importante fare attenzione alle parole che precedono il cambiamento. Prima di reagire ad uno stimolo, il corpo impiega in genere da tre a cinque secondi. Il cambiamento è una reazione a ciò che è stato detto.
  3. Individuare un gruppo di comportamenti.
  4. Attenzione alla costanza nel tempo.
    L’insieme dei comportamenti che avete osservato compaiono ogni volta che si affronta un determinato argomento? Se è così è possibile che l’interlocutore stia dicendo una bugia.
  5. Evitare le idee preconcette.
    Le osservazioni fatte a partire da pregiudizi non sono affidabili. Gli psicologi chiamano “ascolto selettivo” quel tipo di ascolto per cui tendiamo a recepire solo ciò che conferma i nostri punti di vista.

Il corpo nel suo insieme

Gli automatismi corporei sono i segnali più affidabili perché incontrollabili: la respirazione, arrossire, sono indipendenti dalla nostra volontà.

Le parti più lontane dal viso in genere sfuggono al controllo degli occhi e sono le meno controllabili. Le parole sono le meno affidabili, perché si possono camuffare meglio.

I sette codici del corpo, dai più affidabili ai meno affidabili:

  • traspirazione, rossore, respirazione
  • movimenti dei piedi e delle gambe
  • movimenti del busto
  • movimenti delle spalle, braccia e mani
  • espressioni del volto
  • tono di voce
  • parole

I piedi

I piedi sono la parte più franca e sincera. In genere sono puntati in direzione di chi ci interessa.

Battere il piede è un segno di collera o impazienza. Dondolare il piede può essere un modo per allentare la tensione. Allungare le gambe davanti a sé è un modo per esprimere noia.

Il busto

Quando si è interessati ad una conversazione, si inclina il busto verso l’interlocutore. In caso contrario l’altro è disinteressato ed è necessario dargli la possibilità di cambiare discorso prima che la sua attenzione venga meno.

In alcuni casi il busto che si avvicina, può indicare desiderio di controllo o di dominare l’altro. Nel caso in cui l’altro dondoli in avanti e indietro, significa che prova ambivalenza.

Le spalle

Le spalle che ruotano nella direzione opposta rispetto a noi, significa che l’altro non ha più voglia di partecipare al discorso. Alzare le spalle è una forma di rifiuto.

Le mani e le braccia

I gesti delle mani accompagnano le parole: sottolineano, accentuano, precisano le cose dette.

Se l’altro nasconde le mani nelle tasche, è probabile che stia nascondendo qualcosa. Una persona poco franca, possiede mani poco espressive. Chi tiene i pugni serrati è in genere sotto stress o infastidito.

Aggrapparsi ai braccioli di una poltrona è una variante del tenere i pugni chiusi, un modo per mantenere la calma e nascondere la tensione o la paura.

L’improvviso desiderio di grattarsi la parte interna delle braccia indicherebbe il desiderio represso di stringere e abbracciare la persona che è con noi in quel momento. Chi si gratta invece la parte esterna starebbe respingendo un’aggressione verbale o psicologica. Stavolta non è attrazione, ma rifiuto.

Il viso

Quando una persona ascolta veramente, la testa tende a pendere da una parte. Inclinata a sinistra rivela empatia e dolcezza, verso destra tensione e preoccupazione.

Il naso

Toccarsi il naso è un gesto inconscio che indica che la persona ha qualcosa da nascondere. Mentire fa aumentare la tensione nervosa e anche la pressione del sangue, con fenomeni fisiologici minori che eccitano la sensibilità della cavità nasale e causano pizzicore.

Il pizzicore alla base del naso è un buon rivelatore di bugie. Ci si sfrega il naso quando si riflette.

Occhi

Uno sguardo normale non supera i tre secondi. In caso contrario indica attrazione o repulsione.

Il bugiardo è sempre un po’ teso e il suo sguardo fisso è un tentativo per mantenere il controllo.

Interrompere lo sguardo può avere molti significati: l’argomento mette a disagio, un senso di inferiorità; il disprezzo verso l’altro. Pensare velocemente aumenta la velocità del battito delle palpebre.

Labbra

Coprirsi la bocca, toccarsi le labbra o passarsi la lingua sulle labbra può essere un segno di reticenza o di bugia. Un modo per scoprire se qualcuno vi invidia, è osservare se deglutisce con un po’ di sforzo quando gli avete appena detto qualcosa di bello che vi riguarda!

La voce

Tono di voce: il volume si alza quando si è eccitati o in collera e si abbassa quando vogliamo mantenere il controllo della situazione costringendo gli altri ad avvicinarsi. Una voce troppo acuta viene spesso associata alle bugie. Infatti le forti emozioni rendono più acuta la nostra voce.

La velocità della parola: Un cambiamento nel flusso delle parole (un numero di parole entro un tempo dato) indica un cambiamento nell’atteggiamento psicologico di chi sta parlando. Le cause per cui aumenta il flusso di parole sono la collera, il nervosismo, l’impazienza e la paura o l’eccitazione. Spesso dire una bugia induce a parlare più velocemente. Il rallentamento del flusso può suggerire la difficoltà di affrontare un determinato argomento.

Stili di voce

  • Voce che trema: si è infastiditi o nervosi oppure si ha paura.
  • Voce grave: eccitazione e desiderio rendono la voce grave. Seduttori abbassano il tono di voce.
  • Voce melliflua: tono mieloso, la persona ha qualcosa da chiedere o vuole portarvi dalla sua parte.
  • Voce frenetica: collera nascosta. Stile di voce frequente nel disturbo bipolare.
  • Voce seccata: fastidio. Tono di voce episodico e temporaneo.
  • Voce spenta: tipica dei depressi, che tengono gli altri a distanza con tono privo di entusiasmo.
  • Voce piatta e monotona: la persona sta riflettendo.

In genere i bugiardi parlano velocemente e con tono acuto; chi invece dice bugie sporadicamente e si sente in colpa, tende a mentire a voce bassa.

Le parole

Le disfunzioni verbali sono indizi di confusione mentale e di mancanza di chiarezza. I bugiardi balbettano, esitano, si mangiano le parole molto più di chi dice la verità. Inoltre, hanno la tendenza ad articolare male, a saltare le parole a ripetersi e ridere nervosamente.

  • Farfugliare: Si farfuglia quando ci si rende conto che la verità sta per sfuggire dalla bocca.
  • Balbettare: Un bugiardo può balbettare quando si sente messo alle strette.
  • Esitare: Pause molto lunghe ed esitazioni frequenti nella risposta possono indicare una reticenza o una bugia. Si è osservato che nei bugiardi, l’intervallo prima della risposta è più lungo che nella media delle persone.
  • Omettere parole e frasi: La persona che non termina la frase, vuole dire la verità, ma non tutta.
  • Ripetere le parole: La ripetizione di parole è indice di stress, ansia, inquietudine.
  • Articolare male le parole: Una persona che articola male le parole, può essere sommersa da un insieme di pensieri tra i quali cerca di orientarsi proprio mentre sta parlando. È un buon indicatore di menzogna.

Segnali d’allarme delle bugie

Segnali che possono far sospettare un atteggiamento bugiardo sono:

  • fornire informazioni personali non richieste (perché lo fa? Tentativo di nascondere altro?)
  • dare risposte troppo lunghe e dettagliate o troppo corte e sbrigative per alterare la verità
  • rispondere ad una domanda con un’altra domanda evita di dare una risposta
  • dichiarare continuamente la propria onestà
  • battute e humor spesso nascondono sentimenti più profondi.

In conclusione, i principali indicatori di comportamenti menzogneri sono i seguenti:

  • un acuto nella voce
  • evitare il contatto visivo
  • un minor numero di movimenti del capo
  • un calo di efficacia espressiva
  • utilizzo del discorso indiretto
  • pause ed errori di linguaggio
  • respiro veloce o meno profondo
  • un aumento del battito delle palpebre
  • dilatazione delle pupille
  • espressioni soffocate
  • innalzamento del tono, accelerazione del discorso
  • rossore e pallore in viso

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