Il Governo ha lanciato Resto al SUD 2.0, un incentivo mirato ai giovani sotto i 35 anni interessati a fondare un’impresa nelle regioni meridionali d’Italia.
Questo articolo fornisce una spiegazione chiara e dettagliata di Resto al SUD 2.0, illustrando a chi è destinato, le tempistiche di attuazione e come accedere ai benefici del programma.
Cos’è “Resto al Sud 2.0”
Resto al Sud 2.0 è un incentivo rivolto ai giovani di età inferiore ai 35 anni che desiderano avviare un’impresa nelle regioni meridionali d’Italia. Nota anche come “Investire al SUD”, la misura offre sia voucher da 40.000 o 50.000 euro per l’acquisto di beni e servizi sia contributi a fondo perduto che coprono dal 70% al 75% degli investimenti, fino a un massimo di 200.000 euro. Questi aiuti sono disponibili esclusivamente per le regioni del Mezzogiorno, incluse quelle del centro Italia colpite dai sismi del 2009 e del 2016.
Creato con l’articolo 18 del Decreto Legge 07-05-2024 n.60 (noto come Decreto Primo Maggio 2024 o Decreto Coesione), Resto al Sud 2.0 si ispira alla misura originale “Resto al Sud”, ma introduce diverse novità. Sarà regolamentato da un provvedimento specifico.
A chi si rivolge
Resto al Sud 2.0 è destinato a giovani di età inferiore ai 35 anni che intendono iniziare una nuova attività imprenditoriale o libero-professionale nel Mezzogiorno d’Italia. I beneficiari devono soddisfare uno dei seguenti criteri:
- Residenza in condizioni di marginalità, vulnerabilità sociale o discriminazione come definito dal Piano nazionale Giovani, donne e lavoro 2021 – 2027;
- Stato di inoccupazione, inattività o disoccupazione da almeno 12 mesi;
- Disoccupati che ricevono ammortizzatori sociali o sono destinatari delle misure del programma GOL.
Requisiti per le imprese
Le iniziative ammissibili includono l’avvio di attività autonomo, imprenditoriale o libero-professionale, sia individuali sia collettive, incluse quelle che richiedono l’iscrizione ad ordini professionali. Le forme collettive di impresa ammesse comprendono:
- Società in nome collettivo;
- Società in accomandita semplice;
- Società a responsabilità limitata;
- Società cooperativa;
- Società tra professionisti.
Resto al Sud 2.0 offre aiuti economici sotto forma di:
- Voucher di avvio non rimborsabili per l’acquisto di beni, strumenti e servizi fino a 40.000 euro, o 50.000 euro per beni innovativi o ecocompatibili;
- Contributi a fondo perduto fino al 75% per investimenti non superiori a 120.000 euro, o fino al 70% per investimenti fino a 200.000 euro.
Come richiedere gli incentivi
Le modalità esatte per richiedere gli incentivi verranno stabilite tramite un decreto ministeriale. Si prevede che la domanda possa essere presentata attraverso Invitalia. Le informazioni dettagliate saranno disponibili una volta pubblicato il decreto attuativo.
Si prevede che Resto al Sud 2.0 sarà operativo entro la fine del 2024. Dettagli aggiuntivi e aggiornamenti saranno forniti man mano che diventano disponibili.
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