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NASpI 2023: tutto quello che c’è da sapere

NASpI 2023: tutto quello che c’è da sapere

NASpI è l’abbreviazione di “Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego”. Si tratta di un sostegno economico mensile fornito a coloro che hanno perso il loro lavoro involontariamente. Per ottenere questo supporto, i lavoratori dipendenti con un rapporto di lavoro subordinato che abbiano perso il lavoro devono presentare una domanda all’INPS.

La NASpI è stata istituita dal Decreto Legislativo 4 marzo 2015, n. 22, ed è entrata in vigore il 7 marzo 2015. Questa misura ha sostituito le indennità di disoccupazione ASpI e mini-ASpI.

A partire dal 21 aprile 2023, è possibile accedere alla NASpI utilizzando un nuovo sistema digitalizzato. Questo sistema digitale rappresenta l’unico modo per presentare la domanda di indennità NASpI dal 27 giugno 2023, insieme alla possibilità di farlo tramite il Contact Center INPS.

Destinatari

La NASpI è destinata ai seguenti gruppi di lavoratori:

  1. Lavoratori dipendenti, inclusi apprendisti e dipendenti pubblici assunti a tempo determinato.
  2. Soci lavoratori di cooperative con un rapporto di lavoro subordinato.
  3. Personale artistico con un rapporto di lavoro subordinato.

Dal 1° gennaio 2022, la NASpI è stata estesa anche agli operai agricoli a tempo indeterminato dipendenti da cooperative e loro consorzi che trasformano, manipolano e commercializzano prodotti agricoli e zootecnici prevalentemente propri o conferiti dai loro soci.

I collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto, devono fare riferimento alla Dis-Coll, un’indennità di disoccupazione specifica per i lavoratori con un rapporto co.co.co.

Requisiti

Per avere diritto alla NASpI, i lavoratori devono soddisfare i seguenti requisiti:

  1. Devono essere disoccupati a causa della perdita involontaria del lavoro.
  2. Devono aver accumulato almeno 13 settimane di contribuzione contro la disoccupazione nei 4 anni precedenti alla disoccupazione.
  3. La contribuzione deve provenire da contributi previdenziali, contributi figurativi, periodi di lavoro all’estero, periodi di astensione dal lavoro per malattia dei figli, o periodi di lavoro nel settore agricolo (cumulabili con il lavoro in altri settori, a condizione che la contribuzione non agricola sia prevalente).

Dal 1° gennaio 2022, è stato abolito il requisito delle 30 giornate di lavoro effettivo nei 12 mesi precedenti l’inizio della disoccupazione, semplificando l’accesso alla NASpI.

Richiesta della NASpI nel 2023

La richiesta della NASpI per il 2023 può essere effettuata seguendo una delle seguenti modalità:

  1. Domanda Online: Puoi presentare la tua richiesta direttamente online attraverso il portale web dell’INPS. Per farlo, puoi utilizzare una delle seguenti identità digitali: SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), Carta d’identità elettronica (CIE), o Carta Nazionale dei Servizi (CNS). Basta seguire il percorso: “Sostegni, Sussidi e Indennità” > “Per disoccupati” > “NASpI: indennità mensile di disoccupazione” > “Utilizza il servizio” > “NASpI – Domanda” > “Utilizza il servizio” > “NUOVA DOMANDA.”
  2. Enti di Patronato: Puoi anche rivolgerti agli Enti di Patronato, che possono presentare la domanda NASpI online per tuo conto utilizzando la procedura digitale dell’INPS.
  3. Contact Center INPS: Se preferisci, puoi contattare il Contact Center dell’INPS chiamando il numero gratuito 803 164 da una rete fissa o il numero 06 164 164 da una rete mobile.

Documenti Necessari

Prima di presentare la tua richiesta NASpI online, assicurati di avere i seguenti documenti a disposizione:

  • Documentazione relativa all’ultimo rapporto di lavoro contenente i dati necessari per la compilazione della domanda online.
  • Se desideri ricevere il pagamento NASpI sul tuo conto corrente bancario, assicurati di avere il Modulo SR163 scaricato dal portale web dell’INPS. Compilalo e completa con il visto della tua banca. Successivamente, digitalizza il modulo e caricalo nella procedura come prova della correttezza dell’IBAN indicato nella domanda.

Una volta presentata la domanda, riceverai automaticamente una notifica SMS dall’INPS che comunicherà l’accoglimento della tua richiesta di NASpI. Questo messaggio ti inviterà a guardare un video personalizzato nell’area riservata MyINPS. Il video spiegherà il calcolo, l’importo, la durata e le regole di compatibilità della prestazione in modo interattivo. Potrai consultarla sia da un computer che da un dispositivo mobile. Inoltre, avrai accesso a ulteriori dettagli sugli importi delle rate e sui pagamenti disposti, oltre a poter gestire le comunicazioni obbligatorie necessarie per la prestazione.

Purtroppo, nel 2023, il numero di richieste NASpI accolte è in aumento, come evidenziato dai dati dell’Osservatorio sulla cassa integrazione pubblicati a luglio 2023. Nei primi cinque mesi del 2023, sono state presentate un totale di 637.104 richieste di NASpI e DIS COLL, con un incremento dello 0,64%.

Calcolo della NASpI

L’importo della NASpI viene calcolato come il 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali percepita dal lavoratore negli ultimi 4 anni. Questo importo viene rivalutato annualmente in base all’indice ISTAT. La NASpI è erogata mensilmente per un massimo di 24 mesi.

La NASpI può essere erogata su conto corrente bancario, postale o libretto postale del beneficiario, oppure tramite bonifico presso un ufficio postale.

Sanzioni per Inosservanza degli Obblighi della NASpI

Chi non rispetta gli obblighi previsti dalla legge per i beneficiari dell’indennità di disoccupazione NASpI può affrontare diverse sanzioni. Queste sanzioni variano dalla riduzione di una parte o dell’intera mensilità dell’indennità alla completa decadenza dal diritto alla prestazione e dallo stato di disoccupazione.

In particolare, il diritto alla NASpI decade nei seguenti casi:

  1. Perdita dello stato di disoccupazione: Se il beneficiario trova un lavoro a tempo pieno o a tempo indeterminato di durata superiore a 6 mesi e non comunica all’INPS il reddito presumibile entro un mese dall’inizio dell’occupazione.
  2. Mancata comunicazione del reddito da altri lavori part-time: Se il beneficiario non comunica entro un mese dalla domanda della NASpI il reddito derivante da altri lavori part-time quando almeno uno dei lavori a tempo parziale che ha contribuito a ottenere la NASpI cessa.
  3. Inizio di un’attività lavorativa autonoma o parasubordinata senza comunicare il reddito presumibile: Se il beneficiario inizia un’attività autonoma o parasubordinata senza comunicare il reddito presumibile entro un mese dall’inizio dell’attività.
  4. Raggiungimento dei requisiti pensionistici: Se il beneficiario raggiunge i requisiti per la pensione.
  5. Diritto all’assegno ordinario di invalidità: Se il beneficiario ha diritto all’assegno ordinario di invalidità ma non opta per la NASpI.
  6. Mancata partecipazione alle iniziative di orientamento: Se il beneficiario, senza giustificato motivo, non partecipa alle iniziative di orientamento previste dai Centri per l’Impiego, come previsto dall’articolo 21, comma 7, del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150.

Regime Fiscale della NASpI

Per quanto riguarda il regime fiscale, la NASpI è considerata un reddito della stessa categoria di quello perduto o sostituito. Pertanto, l’INPS agisce come sostituto d’imposta e applica le ritenute Irpef sulle somme erogate a titolo di NASpI. Inoltre, riconosce le detrazioni fiscali per reddito e carichi di famiglia se richieste. Alla fine dell’anno, viene effettuato un conguaglio fiscale e viene rilasciata la Certificazione Unica.

Prestazioni Accessorie della NASpI

Durante il periodo in cui si riceve la NASpI, vengono riconosciuti automaticamente i contributi figurativi fino a un limite di retribuzione pari a 1,4 volte l’importo massimo mensile della NASpI per l’anno in corso. Questo periodo di contribuzione figurativa contribuisce all’anzianità contributiva per i fini pensionistici. Inoltre, si conferma il diritto all’assegno per il nucleo familiare per questa indennità.

Ricorso contro le Decisioni sulla NASpI

È possibile presentare un ricorso contro le decisioni prese in merito alla NASpI. Il ricorso va presentato al Comitato Provinciale della struttura che ha emesso il provvedimento entro 90 giorni dal ricevimento della decisione amministrativa. È possibile farlo online attraverso il sito dell’INPS o tramite i Patronati e intermediari dell’Istituto. La procedura di ricorso contro la concessione o il diniego della prestazione va invece proposta entro un anno.

Servizi INPS e Consultazione Domande NASpI

L’INPS mette a disposizione dei richiedenti della NASpI servizi informativi per monitorare lo stato della loro domanda, l’esito, la data di inizio, la durata e l’importo della prestazione. Questi servizi possono essere utilizzati su PC, smartphone o tablet attraverso l’app Inps Mobile e il portale web dell’INPS.

Speriamo che questa guida ti sia stata utile nel comprendere come richiedere e ottenere la NASpI nel 2023 per affrontare la tua situazione di disoccupazione con maggiore tranquillità.

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