Quante volte vi è capitato di litigare con il vostro compagno (o con la vostra compagna)? Quante volte vi è capitato di urlarvi contro o di augurarvi le peggiori cose? L’obiettivo di questo articolo è quello di svelare un piccolo segreto: i conflitti nei rapporti di coppia sono un qualcosa di inevitabile. Non possono essere bloccati. D’altronde un vecchio detto recitava: “l’amore non è bello, se non è litigherello”.
Detti e proverbi a parte, un minimo di conflitto nella coppia “prende il sapore” di confronto costruttivo, il che sembra più che positivo. Senza litigi né confronti la coppia diventa insipida. Una di quelle coppie in cui si aderisce al volere dell’altro, perdendo la propria individualità.
Un altro piccolo segreto che, quindi, potrebbe essere svelato è che le coppie che litigano potrebbero avere delle maggiori possibilità di durare nel tempo, rispetto alle coppie che preferiscono il silenzio.
Bisogna, comunque, intervenire quando il conflitto da costruttivo diventa distruttivo.
Ricapitolando: i conflitti, di qualsiasi tipo, non possono essere bloccati. Essi sono inevitabili. La nota positiva è che possono essere gestiti.
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Quali sono le cause dei conflitti?
Perché si litiga? Le cause possono essere molteplici.
Prima di tutto è opportuno sapere che le due parti in cause sono due persone diverse. Esse presentano, quindi, due “menti diverse”. Diverse opinioni, diversi punti di vista, diversi modi d’agire ma soprattutto diversi bisogni.
Vi ricordate l’ultima volta che avete litigato con la vostra metà? Quali bisogni sono stati insoddisfatti? Il bisogno di essere rispettati, ammirati, apprezzati. Il bisogno di essere ascoltati e perché no anche il bisogno di stare in silenzio.
Quando questi bisogni vengono violati può scaturire un brutto litigio.
Un’altra causa del litigio potrebbe essere ricondotta ad una diversa storia familiare o, per meglio dire, un diverso background familiare. Se una persona viene da una famiglia d’origine che non è stata in grado di impartire regole opportune sulla gestione dei conflitti, ci sono alte provabilità che “da grande” avrà un comportamento litigioso e anassertivo.
Si litiga, inoltre, perché diversi sono i modi di vedere e vivere un rapporto di coppia.
Anche questo è inevitabile, d’altronde stiamo parlando di due persone diverse.
Cosa fare?
Avete presente quando si scuce una gonna o un qualunque indumento? Le nostre nonne provvedevano subito a riparare il danno, facendo diventare l’indumento nuovamente indossabile. Oggi, invece, la maggior parte di noi (non tutti, per fortuna) preferisce buttare “il vecchio e l’usato”. Non si vuole perdere tempo a riparare quello che è danneggiato.
La stessa cosa vale per i rapporti di coppia. Essi sono come una piantina: vanno curati con amore e pazienza, altrimenti vanno a male. Importanti ingredienti sono la condivisone e l’assertività. È necessario uscire dall’autoreferenzialità che porta a dire: “esisto solo io e i miei bisogni”. È necessario entrare nella concezione “del noi”, concezione che include anche l’altra persona.
Quando si parla di rapporta di coppia viene spontaneo parlare d’assertività. Essa viene definita come la capacità di stare in relazione con l’atro ed è l’ingrediente principale per una buona gestione dei rapporti di coppia. Il comportamento assertivo mira ad equilibrare la differenza di dominanza di potere che inevitabilmente subentra nella coppia (esiste sempre una persona che domina e una che soccombe). È importante, quindi, riuscire a trovare un compromesso tra quello che “voglio io e quello che vuoi tu”, senza per questo mettere in secondo piano i propri bisogni.
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Un ulteriore importante consiglio è quello di saper ascoltare in modo empatico. L’ascolto empatico aiuta a mettersi nei panni dell’altra persona che di conseguenza si sente ascoltata e accolta.
Inoltre risulta essenziale “saper litigare”. La maggior parte di noi litiga urlandosi contro quando invece può provare ad esprimere i propri sentimenti ed emozioni con chiarezza ma soprattutto con calma. D’altronde non esiste la capacità di leggere nel pensiero e, se non esprimete quello che pensate, nessuno potrà farlo al vostro posto.