Al termine di una gravidanza non nasce solamente un bambino, ma anche una mamma ed un papà, che inizieranno ad esplorare il mondo della genitorialità. In questo articolo parleremo in particolare delle prime settimane dopo il rientro a casa dall’ospedale con il neonato.
Conoscere il neonato
Inizialmente le aspettative sono alte, anche perché è noto a tutti che a casa si sta meglio che in degenza, ma non sarà un percorso facile: c’è da conoscere e farsi conoscere dal neonato. Le abitudini cambieranno e la spensieratezza apparirà come una conquista estremamente lontana.
Si deve tenere a mente che si tratta di un cambiamento importante non solo per i neo genitori, ma anche per il bambino, questi ha infatti abbandonato il luogo confortevole dove è stato per nove lunghi mesi e dove aveva a disposizione tutto il necessario (cibo, caldo, ossigeno ed intimità). Noterete che nei primi momenti di vita il vostro piccolo ha bisogno soprattutto del contatto con la madre, tanto che se lo staccate dal vostro corpo sarà un pianto assicurato.
Questo è normale: per abituarsi all’esterno si concentrerà sul senso che conosce, il tatto. Il rapporto con la madre e con il padre nasce e si sviluppa attraverso il contatto fisico, coccolando, ninnando, allattando e parlando con il neonato. Il bambino piangerà e vi farà capire quando ha fame o ci sarà qualcosa che lo infastidisce (il pannolino da cambiare, ad esempio). Ogni bimbo è diverso dall’altro e avrà un proprio carattere, c’è chi è più tranquillo e chi più vivace.
L’obiettivo primario dei neo genitori è comprendere le esigenze del bambino quando inizia a piangere. Questa reciproca conoscenza richiederà tempo e pazienza, andranno messe da parte alcune “faccende” ed impegni personali.
Il “lavoro” di genitore
Un’accortezza importante è quella di sorreggere sempre la testa del neonato, i muscoli del collo non sono ancora in grado di svolgere il loro compito nel migliore dei modi.
Prendersi cura di un neonato è un lavoro che vi occuperà l’intera giornata e stravolgerà completamente i vostri ritmi. Non sarà più pensabile dormire per un’intera notte.
Con il tempo, i ritmi del bambino si stabilizzeranno, inquadrando tempistiche piuttosto specifiche. Nelle prime settimane bisognerà concentrarsi sul dormire e riposare nelle pause che ci concede il bambino; le pulizie, i panni da stirare e le varie faccende di casa passeranno per forza in secondo piano.
La madre che allatta andrà tutelata il più possibile, questo vuol dire che il compagno/a, la nonna, gli amici, dovranno cercare di aiutarla nelle incombenze domestiche, ad esempio nel preparare i pasti, per concederle tutto il tempo per riposarsi.
Ricordatevi: se il vostro è un caso di allattamento al seno esclusivo, la madre consuma durante quest’attività circa 500 calorie al giorno. Motivo per cui è necessario dimenticarsi della dieta e si devono bere almeno 2 litri di acqua al giorno. Il benessere della madre si riflette in quello del neonato.
Quando sarete esausti e demoralizzati pensate che non esistono genitori perfetti! Tutti commettiamo errori, è importante imparare da essi e relazionarsi al bambino con la massima empatia e tranquillità possibile. Sia la madre che il padre hanno insite le capacità per diventare genitori ed attraverso la pratica si acquisisce maggiore sicurezza nella gestione del neonato.
Il tema della neo-genitorialità è approfondito nel seminario gratuito online Genitori non si nasce e nei corsi online La maternità consapevole – Dalla nascita del figlio, alla nascita della madre e La paternità consapevole – Dalla nascita del figlio, alla nascita del padre.
Il ruolo del padre nella gestione del neonato
Il papà è una figura fondamentale in questo periodo, non solo come aiutante della mamma ma anche per il nuovo arrivato. Dovrà impegnarsi a passare più tempo possibile con lui, in modo da conoscerlo e imparare a distinguere quando ha fame, deve essere cambiato, ha le coliche oppure vuole essere semplicemente coccolato.
Non vergognatevi a chiedere una mano! Nei primi tempi può rivelarsi essenziale.
Può capitare, soprattutto nel primo periodo dopo il parto, che la madre subisca degli sbalzi ormonali che le causano un malessere emotivo. Questo sfocia in pianti incontrollati ed immotivati. Si ha paura di non essere all’altezza, di essere inadeguate ed impreparate. Il padre dovrà essere disponibile e paziente, dare sicurezza alla compagna e permetterle di superare con i suoi tempi questo delicato momento. Ricordandosi che quando ci si prende cura della mamma, ci stiamo prendendo cura anche del neonato.
Ricordatevi di rivolgervi al pediatra per qualsiasi dubbio riguardo la salute ed il benessere del neonato: quando cade il cordone, se iniziare a fargli il bagnetto e come si lava un neonato, quale creme usare e via dicendo.
Infine, anche se siete stanchi e questo sarà sicuramente uno dei momenti più tosti da affrontare, godetevi ogni singolo instante, il tempo corre veloce.