Cambiamento nell’assegnazione dei docenti di sostegno
Recentemente, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha annunciato una significativa modifica riguardante la selezione dei docenti di sostegno nelle scuole italiane. Tale modifica è stata introdotta attraverso una revisione al decreto legislativo 66/2017, con l’obiettivo di garantire una maggiore continuità didattica agli studenti con disabilità. Secondo questa nuova disposizione, i genitori avranno il potere di richiedere la conferma dello stesso insegnante di sostegno per il proprio figlio nell’anno successivo.
Reazioni sindacali e del consiglio superiore della pubblica istruzione
Le organizzazioni sindacali e il Consiglio superiore della pubblica istruzione hanno espresso preoccupazione e critiche nei confronti di questa decisione ministeriale. In particolare, la Uil Scuola ha evidenziato la sua preoccupazione riguardo alla mancanza di trasparenza e criteri oggettivi nella selezione degli insegnanti. Secondo il segretario generale della Uil Scuola, Giuseppe D’Aprile, tale sistema potrebbe trasformare l’istruzione in un servizio soggetto alle preferenze individuali delle famiglie, contravvenendo così ai principi di laicità e pluralismo.
Criticità delle nuove normative
La modifica normativa proposta sembra introdurre un elemento di scelta da parte delle famiglie nell’assegnazione degli insegnanti, aspetto che preoccupa diversi attori del mondo dell’istruzione. La Uil ha sollevato dubbi sulla valutazione dell’interesse degli alunni da parte dei dirigenti scolastici e ha sottolineato la carenza di docenti specializzati nel sostegno agli alunni con disabilità. Inoltre, le opposizioni politiche hanno criticato l’approccio spot del governo, sottolineando la necessità di risorse adeguate per affrontare le sfide dell’inclusione scolastica.
Proposte alternative e soluzioni
Secondo la Uil, la soluzione ideale sarebbe l’eliminazione del numero chiuso per l’accesso ai corsi di specializzazione universitaria, al fine di aumentare il numero di docenti specializzati disponibili. Le opposizioni politiche hanno invece proposto di stabilizzare i docenti in deroga e di assumere più personale specializzato. Tuttavia, queste proposte richiedono risorse aggiuntive, che sembrano essere un ostacolo per il governo attuale.
Riserve del consiglio superiore della pubblica istruzione
Anche il Consiglio superiore della pubblica istruzione ha espresso riserve nei confronti della modifica proposta. Il CSPI ha evidenziato che il principio di continuità dovrebbe essere garantito non solo attraverso la selezione degli insegnanti, ma anche tramite un impegno collettivo dell’intera comunità scolastica. Inoltre, il Cspi ha sollevato dubbi sulla coerenza della proposta con il quadro normativo esistente, sottolineando la necessità di mantenere l’obiettività nelle procedure di selezione del personale docente.
Bilancio tra innovazione e criticità
La recente modifica normativa riguardante la selezione dei docenti di sostegno rappresenta un tentativo di garantire una maggiore continuità didattica agli studenti con disabilità. Tuttavia, le critiche sollevate dalle organizzazioni sindacali, dalle opposizioni politiche e dal Consiglio superiore della pubblica istruzione evidenziano la complessità e le sfide associate a questo cambiamento. È necessario trovare un equilibrio tra l’innovazione nell’ambito dell’inclusione scolastica e la tutela dei principi di trasparenza, equità e qualità dell’istruzione.
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