GUARDA I NOSTRI CORSI GRATUITI >>> ISCRIVITI SENZA IMPEGNO

Equilibrio familiare e carico mentale: le mamme ancora sotto pressione

Equilibrio familiare e carico mentale: le mamme ancora sotto pressione

Persistente disparità nei ruoli familiari

La gestione del carico mentale all’interno delle famiglie italiane mostra un’evidente disparità, con le madri che continuano a sopportare il peso maggiore delle responsabilità domestiche e della cura dei figli. Nonostante molti padri ritengano di contribuire in modo significativo alla gestione familiare, i risultati di una recente ricerca condotta da Eumetra su oltre 2100 genitori italiani svelano un quadro diverso.

Aumento del carico sulle spalle delle mamme

Secondo l’indagine, il 70% delle madri italiane gestisce da sola le attività quotidiane di casa e la cura dei figli, registrando un aumento dal 66% del 2018. Nonostante il desiderio dei padri di essere più coinvolti nella vita familiare, permane una netta disparità nei compiti domestici, segnalando un’accentuazione di questa tendenza nel corso degli anni.

Matteo Lucchi, CEO di Eumetra, ha evidenziato che nonostante la presunta partecipazione dei padri, le decisioni critiche per i figli sono sempre più frequentemente prese dalle madri, passando dal 28% nel 2018 al 46% attuale. L’equità domestica sembra ancora distante, mettendo a nudo la persistente sfida del carico mentale delle mamme.

Il carico mentale delle mamme: una realtà invariata

Nonostante l’aumento della consapevolezza sulla questione del carico mentale delle mamme, i risultati della ricerca indicano che la situazione potrebbe addirittura essere peggiorata negli ultimi anni. La partecipazione dei padri alla gestione domestica e all’educazione dei figli non sembra essere sufficiente a lenire il peso del carico mentale che continua a gravare sulle spalle delle mamme.

Decisioni di acquisto e coinvolgimento dei padri

Per quanto riguarda le decisioni di acquisto, la ricerca evidenzia una collaborazione maggiormente equa solo in alcune categorie, come le vacanze e il tempo libero (75% di collaborazione).

Tuttavia, nelle decisioni riguardanti prodotti di allattamento/svezzamento, cibo, igiene, medicinali e salute, articoli per l’infanzia, libri e materiali scolastici, e abbigliamento, le madri si sentono ancora le principali responsabili.

Nonostante le affermazioni dei padri riguardo al loro coinvolgimento, la realtà mostra una maggiore equità solo in alcune scelte, come passeggini, seggiolini, giocattoli, prodotti tecnologici e finanziari.

Preoccupazioni per il futuro

L’82% delle famiglie italiane si dichiara preoccupato o molto preoccupato per il futuro, in particolare per l’economia. Le madri, più ansiose dei padri, temono soprattutto l’inflazione e i cambiamenti climatici. La crescente paura di perdere il lavoro è evidente, con un aumento del 7-8% rispetto al 2022, coinvolgendo sia madri che padri. I genitori con figli dai 7 agli 11 anni, particolarmente colpiti dal caro-prezzi, mostrano maggiore apprensione rispetto ad altre fasce.

In conclusione, il carico mentale delle mamme rimane una sfida persistente, richiedendo un impegno continuo per promuovere una distribuzione più equa delle responsabilità familiari.

Leggi anche:

Bonus mamme 2024 in busta paga: requisiti e come richiederlo

Opzione Donna mobile 2024: la potenziale innovazione nelle pensioni italiane