La diffusione del virus sinciziale respiratorio
Recentemente è stato isolato il primo caso autoctono di virus sinciziale respiratorio (VSR) a Roma, riaccendendo l’allarme su questa infezione respiratoria, soprattutto nei bambini. Il VSR è un virus a RNA che colpisce l’apparato respiratorio, con maggiore gravità nei più piccoli. Fabio Midulla, presidente della Società Italiana Malattie Respiratorie Infantili (SIMRI), ha dichiarato che l’epidemia stagionale da VSR è appena cominciata.
Sintomi e complicanze della bronchiolite nei bambini
Il VSR, simile al coronavirus, può causare bronchiolite, specialmente nei bambini al di sotto dell’anno di età. La bronchiolite è un’infezione virale dei bronchioli, le vie respiratorie terminali, che può portare a difficoltà respiratorie e, in alcuni casi, alla necessità di ricovero ospedaliero. Nei bambini più grandi e negli adulti con comorbidità, il VSR può causare malattie respiratorie simili all’influenza.
Il Prof. Midulla ha sottolineato che i sintomi iniziano con una forma respiratoria comune, come tosse, raffreddore e secrezione nasale. Dopo alcuni giorni, si può sviluppare una difficoltà respiratoria, evidenziata da sforzi del bambino nel respiro e “rientramenti” al torace. La bronchiolite può causare anche problemi alimentari nei bambini, poiché la difficoltà respiratoria impatta sull’assunzione di cibo.
Complicanze a lungo termine e prevenzione
Il Prof. Midulla ha evidenziato un’associazione tra l’infezione da VSR nei primi mesi di vita e la comparsa di asma in seguito. Pertanto, la prevenzione riveste un ruolo cruciale. Le raccomandazioni includono evitare il contatto con persone malate, indossare mascherine in caso di raffreddore, lavare frequentemente le mani, promuovere l’allattamento materno e evitare il fumo passivo.
Trasmissione del VSR e sua evoluzione durante la pandemia di COVID-19
Analogamente al COVID-19, il VSR si trasmette principalmente attraverso il contatto con secrezioni nasali e saliva. Il Prof. Midulla ha evidenziato un cambiamento nell’epidemiologia del VSR durante la pandemia di COVID-19. Dopo il lockdown, sono stati registrati picchi epidemici anticipati, possibilmente legati a una difesa immunitaria meno efficiente nei bambini che non sono stati esposti a infezioni durante quel periodo.
Terapie attuali e futuro scenario con vaccini e anticorpi monoclonali
Attualmente, non esiste una cura farmacologica specifica per la bronchiolite causata dal VSR. Il trattamento si basa su lavaggi nasali e aspirazione delle secrezioni nasali per mantenere libere le vie respiratorie. Tuttavia, il Prof. Midulla ha menzionato prospettive future promettenti, tra cui vaccini e anticorpi monoclonali.
In alcuni paesi europei, sono già disponibili anticorpi monoclonali contro il VSR. In Italia, sebbene approvati, la mancanza di un accordo sul prezzo ritarda la disponibilità. Gli anticorpi monoclonali agiscono come immunizzazione passiva, trasferendo anticorpi contro il virus attraverso un’iniezione. Potrebbero essere una risorsa preziosa per prevenire complicanze come l’insorgenza di asma nei bambini.
Prossime sfide e raccomandazioni per i genitori
Guardando al futuro, ci si aspetta un picco di casi di VSR tra novembre e dicembre, con un’incidenza meno grave rispetto all’anno precedente. Le sfide includono la necessità di educare le famiglie sull’importanza delle misure preventive, come la vaccinazione e l’uso di anticorpi monoclonali quando saranno disponibili.
In conclusione, la consapevolezza, la prevenzione e gli sviluppi nelle terapie possono contribuire a gestire l’epidemia da VSR e a mitigarne le conseguenze, specialmente nei bambini.
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