Si torna a parlare di disciplina, rispetto delle regole, condotta. Tanti sono i fatti di cronaca che spingono molti a riflettere sulla questione da diversi punti di vista. La disciplina è oggetto di animate dispute tra genitori, associazioni, insegnanti. La disciplina è diventata una questione politica.
La lettura del libro di T. Gordon può essere un buon inizio per comprendere come si possa apprendere un nuovo modo di gestire l’educazione dei figli, ma anche degli studenti e dei giovani in generale, per prevenire i tristi fenomeni di cui oggi tristemente si legge su ogni giornale.
PER APPROFONDIRE:
CORSO ONLINE: I BAMBINI E LE REGOLE – LINEE GUIDA
Bambini e Disciplina: Né con le buone Né con le cattive
Il grosso nodo della disamina che Gordon sviluppa nelle pagine del suo libro è la scelta tra insegnare oppure tenere sotto controllo. È importante…
[…] riconoscere che la disciplina del tipo insegnare-educare-informare rappresenta uno sforzo per influenzare i bambini, mentre la disciplina del tipo controllare-limitare-punire è sempre uno sforzo per tenerli sotto controllo.
Lo scopo dell’autore è cercare di tendere all’autodisciplina dei giovani. Con molteplici esempi dati dalle esperienze dei gruppi di lavoro con le famiglie e dalle conoscenze dedotte dallo studio di autorevoli autori di diverse parti del mondo, Gordon arriva a definire cosa sia il metodo tradizionale delle ricompense e delle punizioni e quali siano i suoi effetti specifici.
Illustra poi i metodi efficaci per modificare il comportamento dei bambini e delle bambine, per arrivare a una gestione partecipativa, democratica, attiva degli atteggiamenti educativi. Ritorna la sua intuizione sull’ascolto attivo, base fondamentale del rapporto interpersonale, ma si aggiungono strategie di gestioni della relazione per arrivare al metodo senza perdenti.
Senza dubbio la lettura di Thomas Gordon, Né con le buone Né con le cattive, aiuterà chi crede che i rapporti interpersonali, a iniziare da quelli tra adulti e bambini, possano efficacemente contribuire al benessere e alla salute in generale dei ragazzi che crescono. Sostenere quindi, per Gordon, una modalità alternativa di educazione slegata dal potere significa in fondo, fornire un insostituibile contributo alla costruzione di una società autenticamente democratica.
