I contributi per i genitori disoccupati o monoreddito sono pagamenti economici che possono arrivare fino a un massimo di 500 euro al mese, destinati a genitori senza lavoro o a genitori con un solo reddito, che hanno figli con disabilità.
Questo programma è stato istituito dalla Legge di Bilancio 2021, con fondi stanziati per gli anni 2021, 2022 e 2023, ciascuno con un budget di 5 milioni di euro. Le regole e i criteri per identificare i beneficiari e le modalità di presentazione delle domande sono stati successivamente definiti mediante il Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 12 ottobre 2021.
Per il 2023, le domande per accedere ai contributi potevano essere presentate dal 1° febbraio 2023 fino al 31 marzo 2023, come indicato dall’INPS nel messaggio n. 422 del 27 gennaio 2023.
Come specificato in seguito dall’INPS tramite un messaggio interno, i pagamenti relativi agli anni 2021 e 2022 sono stati completati. Successivamente, dal 28 giugno al 7 agosto 2023, sono state effettuate anche le erogazioni mensili per il contributo relative al periodo da gennaio a luglio di quest’anno. Al momento, non sono disponibili informazioni o ipotesi riguardo a una possibile estensione del programma per il 2024.
A Chi Spettano i Contributi?
I destinatari dei contributi previsti dal governo sono i genitori con figli a carico che hanno una disabilità riconosciuta in misura non inferiore al 60%. I “figli a carico” sono quelli che, essendo economicamente dipendenti, continuano a essere mantenuti dai propri genitori. In particolare, per essere considerati a carico dei genitori, i figli devono rispettare i seguenti criteri:
- Un reddito non superiore a 4.000 euro fino a 24 anni;
- Un reddito non superiore a 2.840,51 euro se hanno più di 24 anni.
Per ottenere i contributi, i genitori devono anche soddisfare i seguenti requisiti:
- Essere disoccupati, cioè essere privi di lavoro o avere un reddito da lavoro dipendente inferiore a 8.145 euro all’anno o un reddito da lavoro autonomo inferiore a 4.800 euro all’anno;
- Essere monoreddito, ovvero ottenere tutto il proprio reddito esclusivamente dall’attività lavorativa, anche se prestata a diversi datori di lavoro, o essere percettori di un trattamento pensionistico previdenziale, senza considerare altri benefici assistenziali. In ogni caso, la proprietà di una casa di abitazione non influisce sulla qualificazione di monoreddito;
- Appartenere a nuclei familiari monoparentali, ovvero nuclei in cui c’è solo un genitore con uno o più figli disabili a carico, con un reddito da lavoro dipendente non superiore a 8.145 euro o un reddito da lavoro autonomo non superiore a 4.800 euro all’anno.
Importo dei Contributi per i Figli Disabili
Il beneficio viene erogato dall’INPS su richiesta dei genitori, mensilmente, per un importo di 150 euro. Questo riconoscimento inizia a partire dal mese di gennaio e copre l’intero anno.
Se un genitore ha due o più figli a carico con una disabilità riconosciuta in misura non inferiore al 60%, l’importo erogato sarà rispettivamente di 300 euro o 500 euro al mese in totale.
Come Richiedere i Contributi per Genitori Disoccupati o Monoreddito
Per ottenere i contributi, i genitori dovevano presentare una domanda annuale e fornire una dichiarazione di autocertificazione dei requisiti. Le domande potevano essere presentate esclusivamente online dal 1° febbraio al 31 marzo per gli anni 2022 e 2023. Attualmente non ci sono informazioni sul rinnovo per il 2024.
Le domande potevano essere inviate attraverso:
- Accesso autonomo al sito INPS con SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
- Contattando il Contact Center INPS, chiamando il numero gratuito 803 164 da rete fissa o il numero 06 164 164 da rete mobile.
- Rivolgendosi a Enti di Patronato e intermediari INPS che offrono servizi telematici.
Una volta inviata la domanda e completata la procedura di registrazione, i genitori potevano trovare la ricevuta della domanda con il protocollo attribuito nella sezione “Ricevute e provvedimenti” dello stesso portale. Nel Messaggio n.471 del 31-01-2022, l’INPS aveva specificato i documenti da allegare alle domande.
Erogazione del Beneficio
L’INPS ha comunicato tramite un messaggio interno (n. 1527 del 28 aprile 2023) che i pagamenti dei bonus per gli anni 2021 e 2022 sono stati avviati quest’anno ma sono terminati entro giugno 2023. Inoltre, dal 28 giugno al 7 agosto, sono state effettuate le erogazioni relative al periodo da gennaio a luglio 2023. In dettaglio:
- La mensilità di gennaio 2023 è stata pagata a giugno 2023.
- Gli arretrati da febbraio a maggio 2023 sono stati pagati a luglio.
- Le mensilità di giugno e luglio 2023 sono state pagate il 7 agosto dello stesso anno.
Le persone che hanno presentato domanda potranno ricevere notifiche sull’esito dell’istruttoria tramite SMS o email, e gli esiti delle domande saranno consultabili tramite le sedi INPS attraverso l’accesso alla procedura intranet.
Casi di Revoca o Decadenza dei Contributi
I contributi possono decadere se uno dei requisiti non è più soddisfatto o per le seguenti circostanze:
- Decesso del figlio.
- Decadenza dai diritti genitoriali.
- Affidamento del figlio a terzi.
Se il figlio con disabilità è temporaneamente ricoverato in istituti di cura di lunga degenza o altre strutture residenziali a totale carico dello Stato o di altre amministrazioni pubbliche, il beneficiario deve notificarlo tempestivamente all’INPS, che sospende l’erogazione del contributo per tutto il periodo di ricovero.
Il genitore ha l’obbligo di segnalare tempestivamente all’INPS qualsiasi situazione che potrebbe comportare la revoca dei contributi. Se durante verifiche e controlli emerge che non si soddisfano più i requisiti, il beneficio viene revocato immediatamente, con la conseguente restituzione delle somme percepite indebitamente e l’applicazione delle sanzioni previste dalla legge.
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