Il panorama fiscale italiano è destinato a subire significativi cambiamenti nel corso del 2024, con l’entrata in vigore di una riforma che mira a ridefinire le regole del gioco per i contribuenti.
Questa trasformazione, delineata con attenzione dal governo nel corso degli ultimi mesi, si propone di influire su diversi settori, con l’obiettivo di stimolare la crescita economica e garantire una distribuzione più equa del carico fiscale.
In questo articolo, esploreremo le principali novità introdotte dalla riforma fiscale del 2024 in Italia, analizzando le loro implicazioni per i cittadini e le imprese. Da nuove aliquote fiscali a incentivi per gli investimenti, scopriremo come queste modifiche potrebbero plasmare il panorama finanziario del Paese nei prossimi anni.
Riforma dell’IRPEF:
- Nuove aliquote progressive dell’IRPEF: 23% per redditi fino a 28.000 euro, 35% per redditi tra 28.000 e 50.000 euro, 43% per redditi superiori a 50.000 euro.
- Revisione degli scaglioni di reddito e delle addizionali regionali e comunali.
No Tax Area:
- Aumento della detrazione per i percettori di redditi da lavoro dipendente fino a 15.000 euro, estendendo la soglia di “no tax area” fino a 8.500 euro per i redditi da lavoro dipendente.
Nuove regole per deduzioni e detrazioni:
- Riduzione della detrazione per specifiche spese sostenute da contribuenti con reddito superiore a 50.000 euro.
- Potenziamento dei fringe benefit a 1.000 euro per tutti e a 2.000 euro per i genitori nel 2024.
Aumento delle pensioni:
- Incremento delle pensioni nel 2024, con un primo anticipo già a dicembre 2023, soprattutto per pensioni basse.
Taglio del cuneo fiscale
- Esenzione contributiva del 6% per redditi fino a 35.000 euro e del 7% per redditi fino a 25.000 euro per dipendenti del settore privato e pubblico.
Aumento stipendio per gli statali:
- Incremento delle retribuzioni per i redditi bassi con il taglio del cuneo fiscale confermato nel 2024.
Tassazione agevolata sui premi di produzione:
- Potenziamento della tassazione agevolata sui premi di produzione fino a 3.000 euro, riducendo l’aliquota dal 10% al 5%.
No pagamenti anticipati per partite IVA:
- Le partite IVA con ricavi fino a 170.000 euro non sono più tenute a pagare anticipatamente le imposte nel 2023.
Proroga del bonus estate:
- Conferma del “bonus estate 2023” per agevolare il lavoro festivo e notturno nel settore turistico.
Nuove regole per gli aiuti di Stato e Global Minimum Tax:
- Introduzione di regole diverse per gli aiuti di Stato per garantire una politica di incentivi fiscali compatibile con la disciplina europea.
- Adozione del “Global Minimum Tax” per imprese multinazionali al fine di prevenire la riduzione delle aliquote fiscali e promuovere la concorrenza equa.
Regole per i bonus impatriati:
- Nuovo regime agevolato per i lavoratori che tornano a risiedere in Italia per un massimo di 5 anni.
Nuove regole sulla residenza fiscale:
- Nuove definizioni e criteri per il domicilio delle persone fisiche e la residenza delle persone giuridiche.
Incentivi per le assunzioni:
- Introduzione di incentivi per le nuove assunzioni con attenzione a categorie di dipendenti bisognose di maggiore tutela.
Lotta all’evasione fiscale:
- Nuove misure per la lotta all’evasione fiscale, inclusi più controlli nel settore del lavoro domestico e modifiche alla disciplina fiscale sulle locazioni brevi.
Altre disposizioni
- Esenzione IVA per la chirurgia estetica a fini terapeutici.
- Applicazione dell’aliquota IVA del 10% agli integratori alimentari.
- Proroga della Rottamazione-Quater.
- Modifiche alla trasmissione telematica dei corrispettivi e alla fatturazione elettronica B2C.
- Nuove regole per gli affitti brevi, inclusa l’assegnazione di un Codice Identificativo Nazionale (CIN) alle unità immobiliari destinate a locazioni turistiche.
- Esenzione IVA per le prestazioni di chirurgia estetica a fini terapeutici.
- Applicazione dell’aliquota IVA del 10% agli integratori alimentari.
- Proroga della Rottamazione-Quater.
- Modifiche alla trasmissione telematica dei corrispettivi e alla fatturazione elettronica B2C.
- Nuove regole per gli affitti brevi, inclusa l’assegnazione di un Codice Identificativo Nazionale (CIN) alle unità immobiliari destinate a locazioni turistiche.
Ricorda che le informazioni possono essere soggette a modifiche, e ti consiglio di verificare con fonti ufficiali o consulenti fiscali per ottenere gli ultimi aggiornamenti sulla riforma fiscale del 2024 in Italia.
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