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Analisi del disegno di legge Valditara: cosa cambia per gli studenti

Analisi del disegno di legge Valditara: cosa cambia per gli studenti

Il ddl Valditara, noto come “ddl sul voto in condotta“, è in fase di approvazione al Senato e si trova nelle fasi finali in Commissione Cultura. Questo disegno di legge, promosso dal ministro Giuseppe Valditara, mira a rivedere le norme sulla valutazione del comportamento degli studenti, ponendo un’enfasi maggiore sulla responsabilizzazione dei giovani. In particolare, si intende valorizzare il comportamento sia in classe che nella scuola, attribuendo al voto di condotta un ruolo più significativo nell’insieme della valutazione degli studenti, specialmente in caso di comportamenti violenti o aggressivi verso insegnanti, personale scolastico o altri studenti.

Voti bassi e comportamento scorretto

Una delle principali modifiche riguarda il concetto di sospensione: anziché rimanere a casa, che potrebbe essere vista come una sorta di “vacanza” supplementare, gli studenti dovranno frequentare la scuola per un periodo aggiuntivo e partecipare a attività di cittadinanza sociale. L’obiettivo è contribuire a ripristinare il rispetto nel contesto scolastico, riaffermando l’autorità degli insegnanti e ripristinando un clima di serenità nei rapporti con gli studenti e le loro famiglie.

Implicazioni per la promozione e gli esami di stato

Nel disegno di legge in esame, vengono introdotte significative modifiche riguardanti la valutazione del comportamento degli studenti, con conseguenze dirette sulla loro promozione e partecipazione agli esami di Stato.

Per gli studenti della scuola secondaria di primo grado, il ddl prevede l’introduzione del voto del comportamento in decimi. Se lo studente ottiene una valutazione inferiore a sei decimi, non sarà ammesso alla classe successiva o all’esame di Stato conclusivo.

Le disposizioni per gli studenti della scuola secondaria di secondo grado variano a seconda dell’anno di corso. Gli studenti dell’ultimo anno con una valutazione del comportamento pari o superiore a sei decimi affronteranno un elaborato su temi di cittadinanza attiva e solidale durante l’esame di Stato. Tuttavia, coloro che ottengono una valutazione inferiore a sei decimi non saranno ammessi all’esame di Stato.

Nuove linee guida per la valutazione del comportamento degli studenti

Il disegno di legge in discussione prevede modifiche riguardanti la valutazione del comportamento degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, con conseguenze dirette sulla loro promozione e partecipazione agli esami di Stato.

Per gli studenti dell’intera scuola secondaria di secondo grado, è prevista l’attribuzione di un voto in condotta inferiore a sei decimi. In caso di comportamenti configuranti mancanze disciplinari gravi e ripetute, ciò comporterà la non ammissione alla classe successiva e all’esame di Stato finale.

Per gli studenti iscritti alle scuole secondarie di secondo grado che abbiano riportato una valutazione pari a sei decimi nel comportamento, è prevista la sospensione della promozione all’anno successivo. Tale sospensione sarà subordinata alla presentazione, prima dell’inizio dell’anno scolastico successivo, di un elaborato in materia di cittadinanza attiva e solidale assegnato dal consiglio di classe in sede di scrutinio finale e da preparare nel corso dell’estate. La mancata presentazione dell’elaborato o una sua valutazione non sufficiente comporteranno la non ammissione dello studente all’anno scolastico successivo.

Credito scolastico e responsabilità: il collegamento con il comportamento degli studenti

Il riconoscimento del credito scolastico, fondato sulla media dei voti riportati nello scrutinio finale, dipenderà strettamente dal comportamento degli studenti, riservando la fascia più alta solo a coloro il cui voto del comportamento è pari o superiore a nove decimi. Questo principio è stato sottolineato ripetutamente dal Ministro, evidenziando che comportamenti scorretti nei confronti di insegnanti e coetanei non sono compatibili con l’essere considerati “bravi studenti”.

La promozione della cittadinanza attiva e solidale nelle scuole costituisce lo sfondo di queste disposizioni. Durante l’intero anno scolastico, gli studenti che si siano resi responsabili di comportamenti sanzionati con provvedimenti disciplinari parteciperanno a programmi di sensibilizzazione sulla cittadinanza attiva e solidale. L’obiettivo è far comprendere loro le ragioni e le conseguenze dei comportamenti che hanno portato a un voto in condotta inferiore a sei decimi.

Il DDL Valditara sul voto in condotta

Il disegno di legge sul voto in condotta richiede l’approvazione di regolamenti che delineino i criteri per la valutazione del comportamento degli studenti. Tra i principali criteri enunciati vi sono:

  1. Sospensione e Riflessione: La sospensione dello studente, fino a un massimo di due giorni, comporta il suo coinvolgimento in attività di approfondimento e riflessione sulle conseguenze dei propri comportamenti sanzionati.
  2. Attività di Cittadinanza Sociale e Solidale: In caso di sospensione superiore a due giorni, lo studente è tenuto a svolgere attività di cittadinanza sociale e solidale presso strutture convenzionate con le istituzioni scolastiche. Su decisione del consiglio di classe, queste attività possono proseguire anche dopo il rientro dello studente dalla sospensione.

Implicazioni delle Sanzioni Finanziarie

Un punto cruciale del disegno di legge è l’introduzione di sanzioni finanziarie per coloro che commettono reati nei confronti del personale scolastico.

La misura prevede una riparazione pecuniaria determinata dal giudice a favore dell’istituzione scolastica, finalizzata a tutelare l’autorevolezza e il decoro delle istituzioni, degli insegnanti e del personale scolastico. Questa sanzione viene applicata quando una sentenza di condanna per reati commessi contro il personale scolastico è emessa nell’ambito dell’esercizio delle proprie funzioni. È importante sottolineare che questa misura non sostituisce il risarcimento del danno provocato dallo studente, ma è aggiuntiva allo stesso.

Inoltre, va considerato l’impatto che l’annuncio di questi provvedimenti ha avuto sugli studenti, specialmente durante le recenti occupazioni scolastiche. Si è notato un significativo calo negli atti vandalici e nei danni materiali, suggerendo un possibile ritorno a un modello educativo basato sul rispetto per le persone e le istituzioni.

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