“La psicologia positiva è lo studio scientifico di ciò che rende la vita degna di essere vissuta” (Peterson, 2008)
Psicologia positiva e benessere
Il centro fondamentale di indagine della psicologia positiva è il benessere, costrutto al centro della qualità della vita, e il suo focus è sulle risorse, qualità e sui punti di forza che consentono alle persone e alle comunità di essere felici e raggiungere un benessere soggettivo.
“Il suo scopo è quello di migliorare la qualità della vita e prevenire l’insorgenza di disturbi o patologie mentali” (Poseck, 2006)
La psicologia positiva è un approccio teorico e pratico che si inserisce in un panorama psicologico, caratterizzato prevalentemente dallo studio del disagio e delle patologie mentali, integrando alla sofferenza e alle fragilità aspetti legati alla felicità e al benessere, a partire dalle emozioni positive.
Viene introdotta alla fine degli anni ’90, grazie agli studi sul benessere di Martin Seligman, uno dei fondatori della psicologia positiva, e parte dall’assunto che le persone desiderano una vita appagante e vogliono accrescere i propri lati positivi, così da migliorare le proprie esperienze in diversi ambiti della vita: amore, lavoro, amici, longevità, tempo libero e realizzazione personale.
La psicologia positiva studia i fattori e i processi che concorrono al benessere psicologico delle persone, sia come individui sia come membri di un gruppo. Il suo obiettivo è, quindi, quello di individuare e valutare le risorse, le abilità e la capacità di reagire agli eventi stressanti di una persona, approfondendo tutti gli aspetti che ne possono determinare il benessere.
Quali sono gli obiettivi della psicologia positiva?
Gli scopi principali della psicologia positiva sono:
- Cambio di focus da ciò che non funziona, ciò che manca, al potenziamento delle qualità personali e alle risorse interiori come il coraggio, la speranza, l’ottimismo, la creatività.
- Dare delle basi empiriche a temi come: il benessere, le emozioni positive, l’esperienza di flow (pieno coinvolgimento), i punti di forza personali, la saggezza e le relazioni positive.
- Far sviluppare un senso di ottimismo nei confronti della vita.
- Lavorare sull’accettazione del proprio passato per un maggior benessere nel presente.
- Promuovere interventi psicologici volti a favorire e a mantenere il benessere.
Il fine degli interventi è permettere di fiorire ed esprimere se stessi, ponendo l’attenzione su ciò che la persona possiede, su ciò che già le riesce.
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A chi si rivolge e campi di intervento
Gli interventi di psicologia positiva si rivolgono soprattutto a persone che non presentano difficoltà psicologiche specifiche e non attraversano necessariamente periodi di crisi, ma desiderano “stare ancora meglio”, occupandosi attivamente del proprio benessere psicofisico.
Il focus sulle esperienze positive facilita lo sviluppo di programmi per migliorare la qualità di vita e prevenire la psicopatologia e può essere utilizzata per ridurre lo stress e gestire le emozioni e in tutti gli ambiti e nei casi in cui può essere necessario affrontare situazioni spiacevoli o che creano disagio o sofferenza alla persona.
All’intervento psicologico tradizionale, volto a eliminare o ridurre ciò che ostacola la potenzialità della persona, affianca e integra l’intervento positivo, che mira a potenziare tutte le componenti che rendono possibile il benessere personale
L’intervento è basato sullo sviluppo delle risorse e delle potenzialità dell’individuo; infatti, grazie al potenziamento delle abilità e dei comportamenti, e attraverso l’utilizzo di test ed esercizi pratici e specifici, si può migliorare la propria vita e far fronte a situazioni spiacevoli, stressanti e difficili della quotidianità.