Una delle forme più comuni di violenza contro le donne è rappresentata da quella perpetrata dal marito o dal partner nei confronti della moglie o compagna. In quarantotto studi di popolazione condotti in tutto il mondo, infatti, una percentuale compresa tra il 10% e il 69% delle donne ha dichiarato di aver subito un abuso fisico da parte del partner almeno una volta nella vita.
La violenza domestica, conosciuta anche come Domestic Violence Against Woman (DVAW) o Intimate Partner Violence (IPV), sembra essere una questione in constante aumento, nonché oggetto di indagine, in quanto pone numerosi interrogativi sulla sua eziopatogenesi, costringendo una riflessione più ampia che non sia riferita soltanto al qui ed ora del fenomeno stesso.
Gli studi sulla genesi dell’attaccamento e violenza nella coppia sono numerosi, ma spesso non sono sufficienti per prevenire questo fenomeno. Per comprendere le dinamiche che possono scatenare atti di violenza all’interno della relazione, diverse ricerche hanno analizzato la teoria dell’attaccamento, particolarmente utile per delineare la possibilità di evidenziare le coppie a rischio e, quindi, per poter dar vita a programmi di prevenzione ed intervento mirati.
La teoria dell’attaccamento rappresenta attualmente una delle prospettive maggiormente studiate e validate in ambito di ricerca, in quanto fornisce un quadro molto complesso ed elaborato per la comprensione dello sviluppo delle relazioni interpersonali.
John Bowlby (1969) definisce l’attaccamento come una propensione dell’essere umano a costruire specifici legami affettivi con altri soggetti significativi, che attinge ai contributi in campo etologico come al concetto di bisogno di calore e di imprinting.
La prospettiva sociale dell’attaccamento assume che esso sia un’importante componente dell’amore romantico, il quale può essere definito come «uno stato dinamico che comprende i bisogni di entrambi i partner e le loro capacità di attaccamento, accudimento e sessualità», ciò determina l’importanza dell’attaccamento stesso come sistema motivazionale connesso al bisogno che gli esseri umani hanno di garantirsi la vicinanza e la disponibilità affettiva di una persona significativa. Per fornire una classificazione esaustiva degli stili di attaccamento nelle persone adulte, si è giunti alla formulazione di uno schema formato da quattro quadranti di uno spazio bidimensionale le cui dimensioni sono rappresentate rispettivamente dall’angoscia e dall’evitamento.
- Uno stile sicuro, appartenente ad individui che hanno una degna e amorevole considerazione di sé, capaci di intimità e autonomia e conforto delle proprie relazioni sociali. Generalmente sono persone che tendono ad avere una relazione stabile e soddisfacente.
- Uno stile ansioso, tipico delle persone che provano senso di inadeguatezza, tanto da non sentirsi degne di amore e dell’accettazione altrui. Si tratta di persone che hanno una bassa soddisfazione nelle relazioni.
- Uno stile distanziante, proprio delle persone che si sentono degne d’amore, ma si distaccano freddamente dagli altri per mancanza di fiducia. Sono persone poco interessate alle relazioni ed hanno bassa soddisfazione delle stesse.
- Uno stile sicuro, appartenente ad individui che hanno una degna e amorevole considerazione di sé, capaci di intimità e autonomia e conforto delle proprie relazioni sociali. Generalmente sono persone che tendono ad avere una relazione stabile e soddisfacente.
- Uno stile evitante-spaventato, tipico di persone che cercano di evitare il contatto con gli altri per anticipare un possibile rifiuto. Si innamorano meno facilmente ed evitano l’intimità.
Nell’esaminare il rischio di violenza nella relazione, la letteratura fornisce diversi esempi sull’importanza di comprendere e indagare l’impatto dello stile di attaccamento di un partner, combinato con lo stile dell’altro, pertanto, il conflitto di coppia sembra essere influenzato da questo fattore.
Uno studio (Feeney, J. A. 2003. The systemic nature of couple relationships: An attachment perspective. In P. Erdman & T. Caffery (Eds.), Attachment and family systems: Conceptual, empirical, and therapeutic relatedness) afferma che coppie con partner ansiosi si trovano spesso coinvolti in alti livelli di manipolazione emotiva e giochi di potere. Le aggressioni fisiche sono determinate spesso dall’unione di un partner ansioso con uno evitante, inoltre ci si aspetta che questi ultimi proiettino i propri tratti che non accettano sul partner per poi criticarlo e rifiutarlo. Le coppie in cui lo stile di entrambi i partner risulta essere sicuro, sono le coppie caratterizzate dal più basso livello di aggressività interna, in cui ciascun membro mostra fiducia in sé stesso e nella relazione.
Per quanto riguarda le vittime di abuso, le ricerche hanno evidenziato una dominanza dello stile di attaccamento ansioso e quello preoccupato. In particolare, quest’ultimo è risultato essere predittivo di violenza nella coppia, indipendentemente dal genere e dallo stile di attaccamento del partner. Gli individui con questo modello, infatti, sono combattuti tra la necessità di amore e di sostegno da parte degli altri e la paura di non vedere questo bisogno gratificato, pertanto, possono diventare sempre più esigenti e potenzialmente aggressivi, qualora i loro bisogni non vengano soddisfatti. Inoltre, gli individui preoccupati possono essere più disposti a tollerare abusi fisici e psicologici da parte del partner e potrebbero incorrere nel rischio, sempre più elevato, di tollerare e anche di sollecitare, abusi.
Grazie alla teoria dell’attaccamento si può dunque tentare di comprendere le motivazioni che inducono una vittima a rimanere in una relazione in cui viene maltrattata e, allo stesso tempo, esaminare le dinamiche che intervengono nella volontà di due partner di non mettere in discussione un legame che provoca sofferenza, dolore, umiliazione e vergogna. Purtroppo, però, questo concetto non è sufficiente per spiegare le dinamiche che caratterizzano la violenza di coppia, in quanto possono entrare in gioco altri fattori interagenti quali emozioni, personalità o vissuti di entrambi i partner.