La suicidologia è una disciplina che si occupa dello studio scientifico del suicidio, delle sue cause, delle sue manifestazioni e delle strategie di prevenzione. Essendo una tematica complessa, richiede un approccio multidisciplinare che integra psicologia, psichiatria, sociologia, epidemiologia e persino filosofia. In questo articolo, esploreremo i principali aspetti teorici e pratici della suicidologia, con particolare attenzione alla prevenzione del rischio suicidario e agli interventi efficaci.
Il suicidio è definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (2014) come “un atto deliberato con esito mortale intrapreso con la consapevolezza o l’aspettativa di un risultato letale”. Secondo i dati più recenti, ogni anno oltre 700.000 persone muoiono per suicidio, rendendolo una delle principali cause di morte a livello globale. L’incidenza varia significativamente tra paesi e gruppi demografici ed è influenzata da fattori culturali, economici e sociali.
Modelli teorici del suicidio
La comprensione del suicidio è stata arricchita da numerosi modelli teorici. Tra i più influenti troviamo:
- il Modello Interpersonale del Suicidio di Joiner, che individua due fattori chiave che predicono il suicidio, ovvero: il senso di non appartenenza e la percezione di essere un peso per gli altri. Quando queste condizioni si combinano con una capacità acquisita di compiere atti autolesivi, il rischio di suicidio aumenta significativamente;
- la Teoria della Motivazione Cognitiva-Emotiva di O’Connor suggerisce che il suicidio è il risultato di uno stato di sofferenza emotiva insopportabile combinata con la mancanza di alternative percepite dal soggetto;
- secondo l’approccio sociologico di Durkheim il suicidio può essere classificato in quattro categorie principali: egoistico, altruistico, anomico e fatalistico. Questo approccio evidenzia l’importanza che i fattori sociali e culturali hanno nella comprensione del comportamento suicidario.
Fattori di rischio e protettivi
Il rischio di suicidio è influenzato da una combinazione di fattori biologici, psicologici e sociali. Tra i fattori di rischio, ovvero tutti quei fattori che aumentano il rischio di commettere un atto suicidario, Hawton et al. (2012) individuano: i disturbi mentali come la depressione e il disturbo bipolare, l’abuso di sostanze, eventi di vita traumatici, isolamento sociale, disoccupazione e accesso a mezzi letali.
Al contrario, tra i fattori protettivi, ovvero quegli elementi che riducono il rischio di suicidio, possiamo trovare caratteristiche come: la presenza di una rete sociale forte, l’accesso a cure psichiatriche, le competenze di problem-solving e una buona capacitò di coping.
Prevenzione del suicidio
La prevenzione del suicidio è una priorità per la salute pubblica. Le strategie possono essere distinte in interventi a livello individuale, comunitario e sociale.
Gli interventi individuali come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) e la terapia dialettico-comportamentale (DBT) si sono dimostrate efficaci nel ridurre i comportamenti suicidari. In alcuni casi queste terapie vengono accompagnate da terapie di tipo farmacologico con l’utilizzo di farmaci antidepressivi.
Gli interventi comunitari più efficaci sono i programmi di sensibilizzazione nelle scuole e nei luoghi di lavoro, insieme ad una adeguata formazione volta al riconoscimento dei segnali di allarme. Inoltre, la restrizione dell’accesso ai mezzi letali, come armi da fuoco e pesticidi, è un’altra strategia comprovata.
Gli interventi realizzati a livello sociale devono affrontare le cause strutturali del suicidio, come la povertà, la disuguaglianza e lo stigma verso i disturbi mentali. L’implementazione di linee di emergenza e di servizi di supporto risulta cruciale per prevenire il suicidio.
Conclusioni
Nonostante i progressi nella prevenzione del suicidio, permangono diverse sfide. La stigmatizzazione e la mancanza di risorse per la salute mentale rappresentano ostacoli significativi. Inoltre, come evidenziato da Gunnell et al. (2020) la pandemia di COVID-19 ha messo in luce nuove vulnerabilità, con un aumento dei fattori di rischio come l’isolamento sociale e lo stress economico.
La suicidologia rimane una disciplina indispensabile per affrontare una delle principali sfide della salute pubblica. Un approccio integrato e multidisciplinare è essenziale per comprendere e prevenire il suicidio, riducendo l’onere che esso rappresenta per individui, famiglie e società.