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Alzheimer e Parkinson: uno studio rivela l’associazione con l’abuso di alcol

Alzheimer e Parkinson: uno studio rivela l’associazione con l’abuso di alcol

Nel panorama delle malattie neurodegenerative, l’abuso di alcol emerge come un fattore di rischio significativo, contribuendo non solo alla compromissione della salute generale, ma anche all’aumento delle probabilità di sviluppare condizioni come l’Alzheimer e il Parkinson.

Uno studio anglo-canadese pubblicato su ‘Nature Communications‘ evidenzia l’abuso di alcol come una delle principali cause di aumento del rischio di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e il Parkinson, insieme al diabete e all’esposizione al biossido d’azoto dell’inquinamento atmosferico. Il presidente della Società italiana di neurologia, Alessandro Padovani, sottolinea l’importanza di sensibilizzare sul tema in occasione dell’Alcohol Prevention Day.

Un approccio olistico per la salute del cervello

Il presidente della Sin, Alessandro Padovani, richiama l’attenzione sul Manifesto One Brain One Health che evidenzia l’importanza di un approccio olistico alla salute del cervello, considerando non solo fattori come ipertensione, diabete e obesità, ma anche stili di vita come l’esercizio fisico e il consumo di alcol.

L’abuso di alcol: la vulnerabilità dei giovani

L’abuso di alcool tra i giovani rappresenta una preoccupante sfida per la salute pubblica, con conseguenze che vanno ben oltre gli effetti immediati dell’assunzione e coinvolgono rischi significativi per la salute a lungo termine. Tra i giovani, l’alcol è spesso associato a incidenti stradali, cadute, overdose, danni al fegato e problemi di salute mentale. La cultura del binge drinking, l’assunzione eccessiva di alcol in breve tempo, è particolarmente diffusa tra i giovani e può avere gravi implicazioni per la salute fisica e mentale. È importante promuovere una maggiore consapevolezza sui rischi legati all’abuso di alcol e fornire sostegno e risorse per prevenire e affrontare questo problema. L’abuso di alcol rappresenta una delle principali cause di morte prevenibili tra i giovani, influenzando incidenti stradali, omicidi e altre conseguenze negative. In Italia, nonostante la soglia di alcolemia sia zero per i neopatentati, il 4% dei guidatori tra i 18 e i 21 anni si mette al volante dopo aver bevuto.

Negli anziani

Gli anziani sono particolarmente vulnerabili agli effetti nocivi dell’abuso di alcol, con il binge drinking che colpisce anche il 11% degli over 65. Questo comporta rischi aggiuntivi legati alla salute, come interazioni farmacologiche e disturbi cognitivi.

Sensibilizzazione e prevenzione

L’Alcohol Prevention Day promuove la cultura della prevenzione, della consapevolezza e della responsabilità individuale e sociale riguardo all’abuso di alcol. Iniziative come questa sono cruciali per contrastare i rischi legati all’abuso di alcol, compresi quelli per la salute del cervello.

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